TuxiaMarcia

Oriana Fallaci.


Non dovrei essere stupita.Appena morì la Fallaci pensai e dissi a qualcuno: "Ora che è morta tutti quelli che ne hanno sempre parlato male la porteranno su un piatto d'argento", si sa che muoiono sempre i migliori, ma sa di ipocrisia sputare in faccia ai vivi, e compiangerli una volta che sono morti.Mi dissocio, a me Oriana è sempre piaciuta, non mi interesso di politica, e quindi non ho mai letto i suoi libri come educazione politica, posso condividere qualcosa, posso non trovarmi d’accordo con altre cose, ma Oriana aveva una qualità che si trova raramente in uno scrittore contemporaneo: sapeva scrivere. Stop.Il primo libro che ho letto di lei non era nemmeno politico, era “Lettera a un bambino mai nato”, seguito da “Il sesso inutile”, finché posso cerco di non farmi toccare dalla politica, qualsiasi ideologia politica è sbagliata e nasconde scheletri nell’armadio. Contare chi ha più o meno scheletri non rende un partito migliore dell’altro. E Sbaglio. Perché un libro -e un autore- andrebbe letto soprattutto se non si condividono le idee, specialmente poi se questo autore conosce la propria lingua madre, e giustifica le proprie idee. Le idee di Oriana, estreme quanto vi pare non sono mai state campate in aria, ma poggiavano su sue esperienze, e sul suo vissuto. Poiché nessuno è uguale ad un altro io non mi permetto di giudicare le idee altrui.
Adesso in croce ci metto Firenze. Firenze non è mai stata innamorata della Fallaci quanto lei lo era della sua città, non le è mai stato riconosciuto niente, e meno male che è morta, mi viene da dire, adesso ne viene elogiata addirittura la sua "fiorentinità".Come mai è sempre ai cadaveri che si riconoscono gli onori?Mi sarebbe piaciuto andare alla mostra, ma forse ha ragione Niccolauser quando gliel'ho proposto "Che tristezza" mi ha risposto.