U2WORLD

THE UNFORGETTABLE FIRE PARTE I


Una vena di nostalgia pervade le mie impressioni su The unforgettable fire… era il 1992, anno in cui scopersi questo disco che in realtà uscì 8 anni prima… La canzone che dà il titolo al disco mi travolse e per un periodo abbastanza lungo scrivevo il suo testo in ogni dove, persino sui muri della mia classe (che atto di civiltà direte… ma in classe mia c’era il silenzio-assenso dei professori che ci permettevano di esprimerci citando le nostre canzoni preferite). La canzone si apre in un’atmosfera sognante… il sound degli U2 è diverso…ha ricevuto l’impronta di Brian Eno maestro di inconfutabile bravura.Il titolo della canzone e del disco si deve a una mostra di quadri eseguiti da alcuni superstiti della strage di Hiroshima. Ogni testo degli U2 si presta a svariate interpretazioni e The Unforgettable Fire può essere interpretata come una bellissima canzone d’amore…Stay this timeStay tonight in a lieI'm only asking but II think you knowCome on take me awayCome on take me awayCome on take me homeHome againL’amore che conduce a casa è un po’ il filo conduttore del disco. Se qui può essere interpretato come il sentimento che salva l’altro, in A sort of homecoming, la canzone che apre il disco, il concetto è ancora più profondo poiché è l’amore che salva in generale l’essere umano, una sorta di sicurezza dell’esistenza al di là della finitezza umanaAnd you know it's time to goThrough the sleet and driving snowAcross the fields of mourning toA light that's in the distanceOh, don't sorrow, no don't weepFor tonight at last I am coming homeI am coming home… la luce lontana dell’inizio della canzone è il sollievo finale del ritorno a casa