GERRY BAU DOG

CRONACA DI FOGGIA-AVELLINO


Foggia regala il pari all'Avellinodomenica 30 ottobre 2011  17.18.42
 - Venitucci sbaglia un rigore nel deludente primo tempo. Altra musica nella ripresa e rimedia Agodirin. Solo un pari per ilFoggia nella gara interna con l’Avellino. Ma quanta sofferenza c’è voluta per conquistare il punticino che, alla fine, sta molto stretto airossoneri. Infatti i ragazzi di Stringara hanno fatto di tutto per complicarsi la vita. Innanzitutto hanno regalato la prima frazione nella quale hanno pure fallito un calcio di rigore con Venitucci. Poi un “infortunio” di Lanzoni ha consentito a Thiam di siglare il gol del vantaggio per gli irpini. Solo nella ripresa i satanelli hanno cambiato marcia costringendo gli avversari all’angolo e dopo aver ripetutamente fallito diversi palloni per pareggiare, ci ha pensato Agodirin a rimediare alla quasi certa sconfitta. E’ questo il motivo sul quale Stringara dovrà lavorare per comprendere le cause della metamorfosi della squadra. E soprattutto dovrà pur decidere su quali uomini e modulo puntare. Il Foggia della seconda frazione è sicuramente piaciuto di più. Non solo per aver interpretato finalmente la gara nel modo giusto ma anche per come è riuscito a posizionarsi in campo, accorciando le distanze tra i reparti. E, a parte la solita sfortuna sotto porta, s’è avvertita l’assenza di un attaccante con la “A” maiuscola.Dal punto di vista tattico, come dicevamo, Mister Stringara, rispetto alla trasferta di Foligno varia l’assetto. Difesa a “tre” con D’Orsi, Gigliotti e Lanzoni e centrocampo che prevede l’arretramento di Venitucci davanti alla difesa a far coppia con Meduri. In avanti Agodirin e Defrel in appoggio a Tiboni. Le novità non producono gli effetti sperati dall’allenatore. La squadra è notevolmente allungata poiché il centrocampo non riesce a tenere le giuste distanze tra difesa ed attacco. Si evidenziano troppi gli errori nei passaggi e scarsa predisposizione al gioco collettivo. Tomi e compagni, infatti, portano troppo palla e puntualmente finiscono per perderla, innescando la ripartenza del “solido” Avellino. Gli irpini, dal loro canto, sono calmi ed attendisti. Fanno circolare palla mettendo spesso in ansia la retroguardia rossonera. La gara però stenta a decollare e non vi sono particolari azioni degne di nota da segnalare. Sull’unica “fiammata” del Foggia, propiziata dal cross di Molina per Tomi (24’), i rossoneri ottengono il calcio di rigore per fallo di Zammuto.Sul dischetto ci va Venitucci (25’) che batte debole e centrale e Fumagalli non deve fare l’impresa per neutralizzare il tiro dagli undici metri. Il Foggia reagisce in modo più convinto ma senza impensierire gli avversari. Anzi, su un lungo lancio dalle retrovie Lanzoni scivola e consente a Thiam (33’) di trovarsi solo davanti a Ginestra e di superarlo sulla disperata uscita. Nel Foggia, ad inizio ripresa c’è Meduri per Wagner e Venitucci si sposta dietro alle punte. Il Foggia è trasformato e la gara cambia volto. Nei primi 2’ Tiboni, a pochi metri dalla linea di porta si fa clamorosamente respingere da Fumagalli due tiri a colpo sicuro. I rossoneri continuano a pressare e mettono in difficoltà gli irpini ormai rintanati nella propria area. Intanto nel Foggia entra Frigerio (11’) per l’inconsistente e “nervoso” Tomi (graziato più volte dall’arbitro). I satanelli continuano a spingere e al 19’ si procurano una doppia opportunità con Tiboni e Agodirin che colpisce la traversa a porta sguarnita. Finalmente si vede il gioco sulle corsie esterne e Frigerio e Defrel portano scompiglio sulle rispettive fasce. Il gol del pari non arriva e, nonostante l’Avellino resta in dieci per l’espulsione diretta di Ricci (22’), sugli spalti si teme l’ennesima sconfitta interna. Per un soffio, Defrel (31’) manca il pallonetto vincente ben servito da Venitucci.Subito dopo Stringara inserisce anche Cruz e proprio da una iniziativa sulla corsia destra del brasiliano parte l’assist per Agodirin (39’) che deve soltanto accompagnare la palla in rete. E’ il gol liberatorio. Dell’1-1 finale, sul quale il Foggia deve riflettere a lungo e rammaricarsi per tutte le occasioni sprecate. FONTE FEDEROSSONERA.IT