ufosophia

conseguire la via della verità


La natura delle cose, quale si offre al nostro sguardo investigatore, incommensurabile intorno a noi, imperscrutabile nel nostro interno, è una e sempre uguale a se stessa. Perciò anche la verità, non essendo che il riflesso dell’ essere nella ragione umana, è necessariamente una e uguale per tutti; e ciò che i grandi maestri dell’ umanità, antichi e moderni, trassero dalla contemplazione della natura ed esposero sotto forma religiosa o filosofica, non potrà mai contraddirsi , per quanto diversa possa esserne la veste esterna a seconda delle varie condizioni di civiltà e di tradizione. Se noi dunque riusciamo a collocarci da quel punto di vista dal quale la natura dell’ essere si rivela pura alla coscienza, noi potremo sperare che in esso tutte io rivelazioni del passato s’incontrino interiormente e si possano conciliare.Tale punto di conciliazione di tutte le opinioni contrarie noi crediamo che l’ umanità abbia raggiunto, almeno in principio, nell’idealismo fondato dal Kant e reso perfetto dallo Schopenhauer, perché esso rivela un triplice accordo che ci appare sempre più evidente quanto più noi lo approfondiamo: accordo con se stesso, accordo con la natura, accordo con le idee dei maggiori pensatori di tutti i tempi. Inoltre, solo la distinzione fra fenomeno e cosa in sé permette di lasciare la più ampia libertà di azioni alle scienze naturali, che propendono al naturalismo, e di fondare in pari tempo su basi solidissime una concezione dell’ universo nella quale tutte le verità essenziali e salutari della religione sono desunte dall’ analisi dell’ esperienza stessa, e che col tempo sarà riconosciuta per quello che essa è veramente: un Cristianesimo rigenerato, purificato e costruito su basi scientifiche e incrollabili.