« conseguire la via della verità

realismo e idealismo

Post n°3 pubblicato il 15 Gennaio 2010 da ufosophia
 

 Tutte le teorie morali esistenti possono ridursi a due sole, che hanno per insegna, l’una la parola felicità ,,, l’altra la parola”rinuncia ,,,cosi anche nello studio teorico del mondo sono possibili solo due punti di vista: il realismo che suppone, (se anche non può per nulla dimostrare), la realtà, ossia l’ esistenza, del mondo, indipendentemente dalla coscienza nella quale essa a volta a volta risiede, e l’idealismo che si  attiene alla prima e più originaria fra tutte le realtà, al fatto cioè che tutto 1’ universo esteso nello spazio non esiste in nessun luogo e in nessun tempo tranne che nella nostra coscienza, e quindi è solo ideale, ossia è solo rapprèsentazione, è solo la forma sotto la quale’essere  appare  nella mia coscienza,poiché da questa io non esco ne alcuno mai poté uscire.

il realismo, credendo a una realtà del mondo indipendente dalla coscienza, porta di necessità al materialismo, e tutti coloro che si dicono realisti, positivisti, empirico-critiisti, ideo-realisti, ecc., dovrebbero, se volessero mostrarsi  coerenti, passare senza ambagi nel campo del materialismo, che, per il punto di vista empirico proprio delle scienze naturali, è e rimane l’ unica concezione dell’ universo plausibile conseguente e senza contraddizioni. Difatti, chiunque è suscettibile di comprendere una dimostrazione, si lascerà senza fatica persuadere che lo spazio da cui siamo circondati è infinito in tutte le direzioni; ma nello spazio può trovar luogo solo ciò che lo riempie, il che appunto noi chiamiamo materia : la quale, definita nel modo più esatto, “ e ciò che riempie uno spazio ,,. Questa  concezione empirica che conduce inevitabilmente al materialismo, resta vera anche dal punto kantiano:solo che il Kant dimostra che questo universo,in tutto e per tutto materiale, che si estende nello spazio, è puramente e semplicemente la forma nella l quale le cosa non già esistono  in sé, ma si manifestano a noi. Ciò dischiude la possibilità di un ordine di cose diverso, non costretto nello spazio e nella materia, per quanto il nostro intelletto, schiavo dello spazio deI tempo e della causalità, possa a gran fatica riconoscere un tale ordine di cose,trascendente, ultra-terreno, divino. Oltre a questi due punti di vista, il realismo,che porta al materialismo e considera il mondo esterno come reale,e l’idealismo fondato dal Kant, secondo il quale esso è,nel più ampio senso della parola,irreale,non può esistere un terzo;e noi dobbiamo de3ciderci o ad accedere in qualsivoglia forma alle idee fondamentali del Kant,o a cadere in pieno materialismo: aut Kantianismus aut materialismus:non ci è dato scegliere una terza via.

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