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Il terzo punto esiste nell’ordinamento (dunque prima di prendere in giro l’illogicità dell’ordinamento sarebbe sensato chiedersi cosa significhi) e non prevede un diretto intervento sulle partite, ma un generico intervento atto a procurare un vantaggio in classifica. Come si fa senza alterare una gara?
Si possono alterare molte gare, ad esempio. Non comprando singole partite esplicitamente e in maniera diretta, bensì creando un clima di pressione, una rete di relazioni che, ad esempio, faccia capire agli arbitri che fanno carriera soltanto se si comportano in maniera benevola verso la squadra potente di turno.
Ebbene, questo è sufficiente a spiegare come si possano assolvere gli arbitri – non ci sono certo corruzioni dirette – ma considerare alterato il campionato. Perché la pressione avveniva non tanto sul tentativo di comprare una certa partita, ma nel tentativo, attraverso l’alterazione della terzietà dell’arbitro, per esempio tentando di influire sulle designazioni e con reazioni pesanti a livello di federazione se l’arbitro non arbitrava in un certo modo, e dunque sulle sue prospettive di carriera, di accaparrarsi atteggiamenti benevoli.
Questo rende impossibile determinare un singolo atto di corruzione. Ma tuttavia è sufficiente ad alterare la terzietà del ruolo dell’arbitro, a favore dei moggiegiraudo. Come prova indiretta, vi è anche la considerazione del numero inferiore di cartellini subiti dalla juve in Italia rispetto a quelli subiti in europa. Dove peraltro, guardacaso, ha sempre vinto molto meno. Se la statistica non inganna, la differenza potrebbe suggerire qualcosa, cioè che in Italia una mano “generica” l’ha ricevuta. Ovviamente non è una prova (finché non si fa un test di significatività...). [continua]
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