...RIFLESSI DI VITA

Il gioco delle due carte


“C’era una volta un re, che aveva una figlia. Quando venne il momento di trovarle marito, il re indisse un torneo d’armi, promettendo la mano della fanciulla al vincitore. Essa però amava già un giovane studioso, il quale purtroppo, era   tanto abile con la  matematica quanto inetto a maneggiare la spada. La fanciulla allora si rivolse al padre, supplicandolo di dare al suo innamorato una possibilità come agli altri pretendenti, ma senza obbligarlo a gareggiare nel torneo. Il re, che non voleva apparire ingiusto, acconsentì a malavoglia. Sottopose così il giovane ad una  prova diversa, servendosi di due carte. Un re bianco e un re nero. Estraendo l’una o l’altra, il giovane avrebbe avuto in sposa la fanciulla o sarebbe finito sotto la scure del boia. 50% delle probabilità: l’esito della prova era affidato dunque al caso.Il re, però, era un vecchio volpone e non intendeva dare la figlia in sposa ad un topo di biblioteca e aveva deciso quindi di truccare io gioco.Venne finalmente io giorno del torneo. Il palazzo del re si mostrava nel tutto il suo splendore: 4 bracieri ardenti illuminavano con le loro fiamme la sala del trono; i sudditi erano accorsi tutti.Dopo aver mostrato, quindi, le carte, il sovrano fece effettuare con molta destrezza una sostituzione in modo che il giovane si trovasse di fronte a due carte entrambe nere. Il matematico si accorse dell’inganno, ma non poteva rifiutarsi di giocare.Avrebbe potuto sbugiardare pubblicamente il re …ed essere giustiziato seduta stante per lesa maestà!La situazione sembrava disperata, ma il giovane con l’astuzia riuscì a volgere a suo vantaggio quella situazione che sembrava senza scampo! Come ha fatto?”Buona giornata a tutti!