...RIFLESSI DI VITA

Una lucertola ingannevole: "Il Brontosauro".


Buongiorno a tutti.Anche quest'anno i dinosauri fanno notizia! Ma questa volta i riflettori non sono puntati sull'ormai  feroce carnivoro di tutti i tempi, poiché è il Brontosauro, un pacifico erbivoro di oltre cento tonnellate, vissuto nel Giurassico, la nuova "guest-star". Sapevate, per esempio, che la coda-frusta del Brontosauro si muoveva più veloce del suono?   La scoperta ci arriva dagli Usa dove Nathan Myhrvold, ricercatore presso la Microsoft di Seattle, è giunto a questa inaspettata conclusione quasi per caso, dopo un lungo viaggio via Internet, in coppia con uno dei più grandi esperti internazionali di dinosauri, il paleontologo canadese Philip J. Currie. Una ricerca intrapresa con la sola ambizione di creare una nuova simulazione digitale, che vedesse unita la sua grande passione per i giganti preistorici con la sua indiscutibile esperienza in campo informatico. Ecco come è iniziata la ricostruzione di una sorprendente abitudine del gigantesco sauro: fendere l'aria con la sua coda di quasi due tonnellate, facendola vibrare in continuazione con una forza incredibile (da qui deriverebbe una sorta di "stress meccanico" di cui Myhrvold notò tracce sulle vertebre di alcuni scheletri esaminati).La muoveva in senso orizzontale, piegandola a destra e a sinistra, e disegnando cerchi del diametro di un metro: un'oscillazione così rapida da spezzare la barriera del suono! Il vizio di agitare la coda a  quella velocità costituiva senza dubbio un'arma efficace contro i suoi avversari. E timore ne incuteva di certo, visto che a ogni suo passo, bang supersonici, simili a cannonate, risuonavano minacciosi nelle foreste di milioni d'anni fa. Per quanto sospesa nel limbo della pura ipotesi, la scoperta di Myhrvold avvalora la recente tesi scientifica che, al contrario di quanto finora creduto, il placido gigante non appoggiasse mai la sua coda a terra (difatti sono state ritrovate sempre solo impronte delle sue zampe, mai della coda), bensì l'usasse come elemento stabilizzatore per la sua mole mastodontica. Proprio in ragione di questa nuova tesi, il Brontosauro è stato da poco ribattezzato Apatosauro, ovvero "lucertola ingannevole": infatti, è riuscito a "ingannare" tutti per anni circa le sue abitudini di vita.E anche per oggi  è tutto!