ULTIMO AFFLATOIL sogno e' solo uno scudo contro la solita monotonia della nostra vita,libera la nostra immaginazione dalle sue catene ed essa sovverte tutte le immagini del giorno e irrompe nella nostra serieta' d'adulti come se fosse il gioco allegro di un fanciullo. |
UNO STRANO PIANETA.
Vi è un Pianeta dove le persone possono conoscersi a fondo senza aver mai parlato tra loro, nè avuto a che fare. Si temono e si rispettano per uno strano alone energetico che circonda i loro corpi. Nelle strette di mano, poi, vengono scambiate tantissime informazioni e guardandosi negli occhi riescono a cogliere il dolore o la serenità interiore di chi gli sta di fronte.In questo posto l’energia vitale primaria, quella contenuta in ogni singola cellula di ogni singolo individuo, aumenta o diminuisce, si restringe o si espande, a seconda che le persone, durante il percorso della loro vita, amano o odiano, fanno del bene o fanno del male. Anche l’invidia, l’arroganza e tutti gli abusi verso i propri simili contribuiscono allo sfiaccamento ed alla perdita della brillantezza e del vigore di quest’energia che, diventando scialba, non riesce più a difendere l’organismo dai molteplici attacchi esterni: virus, batteri ecc. In non rari di questi casi, la bioenergia, può tramutarsi in negativa, autodistruttiva, portare a terribili malattie ed anche alla morte. Sempre su questo Pianeta l’energia delle persone umili ed altruiste, quelle “positive” per intenderci, gli uomini di buona volontà, è talmente tanta, carica e luminosa che fuoriesce da tutti i pori della loro pelle e tutti la possono percepire. Un alone caldo, invisibile agli occhi ma non ai sensi, specie a quelli degli altri animali, che riescono a coglierla anche a parecchi metri di distanza. Loro, “i positivi”, possono trasmettere quest’energia ad un altro essere vivente tramite il semplice contatto delle mani ricaricando localmente quel corpo seppur momentaneamente. Quasi tutti hanno imparato che i neonati, i bimbi, i più piccini, sono colmi di quest’energia. Libera, pura, positiva e splendente, che fluisce nei loro corpi come un limpido fiume di luce. Gli adulti li accarezzano e li stringono a loro continuamente cosa che consente di stimolare e di arricchire la forza di ognuno. Tanti hanno poi imparato a mettere i propri piccoli a dormire tra loro nel lettone matrimoniale per assicurarsi questi vantaggi per tutta la durata della notte.Di mattina, questi, si notano e si riconoscono facilmente: sono i più felici di tutti.Benvenuti sulla Terra! Edward
CHI SONO E COSA VOGLIONO VERAMENTE GLI HACKERS
Gli Hackers seguono una sorta di codice cavalleresco,fanno Hacking seguendo un etica ben precisa:mai fare danni,mai rubare,mai farsi scoprire.Solo una sfida pratica di inteligenza,nessun intento criminale.L'hacking e' l'atto di penetrare nei sistemi per assimilare conoscenze sul sistema e su come esso lavora.Questa azione viene definita illegale perche' si guadagna l'accesso a tutti i dati con la possibilita' di prelevarli.Al contrario di quello che viene detto dai governi e dai media,gli hackers non sono pericolosi,appunto perche' non hanno nessuna intenzione criminale o fine a danneggiare,quello che vogliono e' solo capire ed imparare dal sistema cui accedono traendone nozioni sul funzionamento dello stesso essendo questa l'unica vera maniera di constatare come realmente opera.Se si danneggia un sistema la possibilita' di essere individuato e arrestato e' di gran lunga superiore rispetto al semplice accesso,se non si danneggia nulla e' molto difficile che riescano a prenderti senza spendere molti soldi (e non tutti,governi e grandi industrie apparte,li posseggono).Quindi il loro fine si limita ad interagire con un computer senza uno scopo ben preciso se non divertirsi ed esplorare;esplorazione casuale (random) senza secondi fini di computer remoti,senza provocare danni e senza farsi scoprire.Tutto qui.
CHI SONO I VERI PIRATI INFORMATICI
Quello che i governi intendono per Hacker non e' la figura della persona sopra citata,bensi' colui che avendo la conoscenza tecnica e gli strumenti dell'Hacker li utilizza per rompere le sicurezze di un sistema con lo scopo di rubare o per puro vandalismo.Gli stessi Hackers,nel 1985,hanno coniato un termine per difendersi dall'uso improprio da parte dei giornalisti della parola "Hackers" definendo questi pirati/vandali con il termine di Crackers.Di solito questi Crackers sono mediocri Hackers che tendono a riunirsi in una sorta di societa' segrete per commettere reati.Comunita' di questo genere sono fiorenti in Australia,Usa,Gran Bretagna,Germania e paesi nordici,ma il fenomeno e' mondiale.Anche l'Italia e' degnamente rappresentata.
IO E LA RETE
Avevo appena 14 anni quando mi fu regalato il primo computer,aveva la grandezza di un tavolo da cucina e la lentezza di una lumaca della rete."Nati non fummo per viver come bruti ma per seguir virtute e conoscentia"...e cosi' seguendo fedelmente questa massima,la mia curiosita' mi spinse a entrare in un sito di pirati informatici,naturalmente non capi' nulla;e il giorno dopo,riaccendendo il mio nuovo e prezioso "gioiellino",usci' la scritta:"credi di essere un Dio?sei solo uno stronzo"!IL computer si spense e non si riaccese piu'...Ed io,piccolino piansi a calde lacrime.Un programmatore,professore di informatica presso la facolta' di Roma,famoso Hacker,chiamato ancora oggi dalle fiamme gialle per debellare virus o scoprire azioni pericolose e di cui non posso fare nome per ovvie ragioni,mi prese a cuore,e cosi',sotto la sua ala,inizio' ad insegnarmi tutti i segreti per diventare l'Hacker piu' temuto della piazza.Oggi ho dovuto rifare il profilo e il blog poiche'alcuni lamers mediocri si sono impossessati della risposta segreta e,approfittando di un mio stato precario,hanno cancellato il mio vecchio profilo.Vi saluto con affetto e ricomincio daccapo.Edward.
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DA ROBERTO BENIGNI X MASSIMO TROISI
intelligente, generoso, scaltro,
per lui non vale il detto che è del Papa,
morto un Troisi non se ne fa un altro.
arte di quella dolce tarantella,
ciò che Moravia disse del Poeta
io lo ridico per un Pulcinella.
di "jamm, o’ saccio, ’naggia, oilloc, azz!"
era come parlare col Vesuvio,
era come ascoltare del buon Jazz.
"questo Troisi se ne resti al Sud!"
Adesso lo capiscono i canguri,
gli Indiani e i miliardari di Hollywood!
di Napoli, la gente, il suo destino,
e non m’ha mai parlato della pizza,
e non m’ha mai suonato il mandolino.
O Massimino io ti tengo in serbo
fra ciò che il mondo dona di più caro,
ha fatto più miracoli il tuo verbo
di quello dell’amato San Gennaro.
Ho appena creato il mio blog.
Presto inserirò i messaggi. Torna in un altro momento. Ciao
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ECCO IL DOLCISSIMO TOTO'.
Ecco colui che divise l'umanita' in due categorie di persone: uomini e caporali.Per lui gli uomini erano quegli esseri costretti a lavorare tutta la vita, senza vedere mai un raggio di sole, senza la minima soddisfazione, sempre all'ombra di un esistenza grama. E i caporali erano coloro che sfruttano, tiranneggiano, che maltrattano, che umiliano. Esseri invasati dalla bramosia di guadagno, sempre al posto di comando, spesso senza avere l'autorita', l'abilita' e l'intelligenza per farlo, ma con la sola bravura delle loro facce toste, pronti a vessare il povero uomo qualunque."Siamo uomini o caporali?"...questa frase gli e' sempre servita come sistema metrico decimale per misurare la statura della gente. Non si trattava di una semplice battuta, nata, magari, spontaneamente sul palcoscenico, al di fuori del copione. Ne', tanto meno, gli nacque per annotare modi di dire di uso comune. La sua cappella, a dispetto di tutte le aspettative, non e' principesca,e' modestissima e tutta piena di bigliettini che tutta la Napoli povera, ancora oggi, continua a inviargli.
COMMOVENTE LETTERA DI TOTÒ
Noi ti ringraziamo nostro buon Protettore per averci dato anche oggi la forza di fare il più bello spettacolo del mondo.Tu che proteggi uomini, animali e baracconi, tu che rendi i leoni docili come gli uomini e gli uomini coraggiosi come i leoni, tu che ogni sera presti agli acrobati le ali degli angeli, fa' che sulla nostra mensa non venga mai a mancare pane ed applausi. Noi ti chiediamo protezione, ma se non ne fossimo degni, se qualche disgrazia dovesse accaderci, fa che avvenga dopo lo spettacolo e, in ogni caso, ricordati di salvare prima le bestie e i bambini.Tu che permetti ai nani e ai giganti di essere ugualmente felici, tu che sei la vera, l'unica rete dei nostri pericolosi esercizi, fa' che in nessun momento della nostra vita venga a mancarci una tenda, una pista e un riflettore. Guardaci dalle unghie delle nostre donne, ché da quelle delle tigri ci guardiamo noi, dacci ancora la forza di far ridere gli uomini, di sopportare serenamante le loro assordanti risate e lascia pure che essi ci credano felici. Più ho voglia di piangere e più gli uomini si divertono, ma non importa, io li perdono, un pò perchè essi non sanno, un pò per amor Tuo, e un pò perchè hanno pagato il biglietto. Se le mie buffonate servono ad alleviare le loro pene, rendi pure questa mia faccia ancora più ridicola, ma aiutami a portarla in giro con disinvoltura. C'è tanta gente che si diverte a far piangere l'umanità, noi dobbiamo soffrire per divertirla; manda, se puoi, qualcuno su questo mondo capace di far ridere me come io faccio ridere gli altri.
ORAZIONE FUNEBRE DI NINO TARANTO X UN PRINCIPE.
"Amico mio,questo non e' un monologo,ma un dialogo.La tua voce e' nel mio cuore.Nel cuore di questa Napoli che e' venuta a salutarti,a dirti grazie,perche' l'hai onorata,perche' non l'hai dimenticata mai,perche' sei riuscito dal palcoscenico della tua vita a scrollare di dosso quella cappa di malinconia che la avvolge.Tu,Amico mio,hai fatto sorridere la tua citta',sei stato grande,le hai dato la gioia,la felicita',l'allegria di un ora,di un giorno.Tutte cose di cui Napoli ha tanto bisogno.I tuoi napoletani,il Tuo pubblico e' qui.Ha voluto che il suo Toto' facesse a Napoli l'ultimo esaurito della sua carriera.E Tu,Tu maestro del buonumore,questa volta ci stai facendo piangere tutti.Addio Toto',adio Amico mio.Napoli,questa tua Napoli affranta dal dolore,vuole farti sapere che Tu sei stato uno dei suoi figli migliori e non ti scordera' mai.Addio Amico mio,addio Toto'."