UN ALTRO AMBIENTEAssociazione culturale e di volontariato |
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Post n°22 pubblicato il 30 Dicembre 2011 da unaltroambiente
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Post n°21 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da unaltroambiente
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Post n°20 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da unaltroambiente
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Post n°19 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da unaltroambiente
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Post n°18 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da unaltroambiente
Sara’ indispensabile che il Comune, assieme alle altre realta locali e le scuole stesse, attivi in forma diffusa interventi di sensibilizzazione sulle tematiche connesse con la tutela della natura, la difesa dell’ ambiente, la valorizzazione delle tradizioni culturali e il recupero delle memorie antropologiche dei luoghi. |
Post n°17 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da unaltroambiente
Dovra’ essere eseguito un censimento puntuale delle innumerevoli discariche abusive che costellano la periferia e, in certi casi, anche il centro urbano e avviata la loro sistematica bonifica. In accordo con la Provincia di Trieste e con gli altri Comuni dovranno essere attivate forme di vigilanza ambientale anche con il supporto volontario delle associazioni naturaliste e ambientaliste. Allo scopo di recuperare l’ equilibrio atmosferico aumentando la superficie piantumata disponibile, saranno avviati progetti e studi di fattibilita’ per la realizzazione di coperture verdi sui tetti degli edifici comunali (scuole, palestre, uffici, etc). Sempre al fine di ridurre l’ emissione di gas serra e di inquinanti, chiederemo che si avviino studi e progetti per la riqualificazione energetica degli edifici comunali. In tale ambito dovranno essere privilegiati impianti che adottino energie alternative con particolare riguardo al solare (termico e fotovoltaico)e all’ eolico. Chiederemo che sia costituito un servizio informazioni per cittadini interessati all’ adozione di soluzioni ecocompatibili nella realizzazione di opere di ristrutturazione degli edifici e dei relativi impianti. Tale servizio, che potra essere definito “Sportello Energia e Ambiente” fornira’ anche assistenza per l’ espletamento delle relative pratiche. |
Post n°16 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da unaltroambiente
Valorizzazione delle aree verdi esistenti con la costruzione di un sistema di parchi attrezzati, con il recupero funzionale di altre aree. In tale ottica si inquadra l'utilizzo funzionale dell'attuale normativa, che obbliga i Comuni a "mettere a dimora un albero" per ogni bambino nato. Il nuovo Governo cittadino si impegna a ripristinare la "Festa dell'Albero" con il coinvolgimento delle scuole di 1° grado onde determinare una "coscienza ambientale", da tempo abbandonata. Così ogni anno sarà dato vita al "Bosco del bambino", mettendo a dimora contemporaneamente tanti alberi quanti sono stati i bambini nati nell'anno solare di riferimento nella città. |
Post n°15 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da unaltroambiente
L'obiettivo è quello di rinnovare Trieste nel suo assetto urbano ed ambientale, per riportarla ad essere la città civile, ordinata e pulita che era in passato, affinchè rispecchi la sua vera cultura ed esalti nuovamente la qualità della vita. Vi sono aree degradate, quali le zone industriali dismesse e gli edifici abbandonati che possono diventare ricettacolo di rifiuti ed asilo dei disadattati, con pericoli per l'ambiente ed i cittadini. Per modificare tale situazione si impone l'esigenza di attuare efficienti politiche di pianificazione dello sviluppo degli usi del territorio finalizzandole ad una valorizzazione dell'ambiente urbano ed al suo recupero a nuove destinazioni d'uso. |
Post n°14 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da unaltroambiente
Inserire nella Amministrazione comunale questa figura innovativa cui affidare la predisposizione del Regolamento di Tutela degli Animali Tale figura avra’ competenza in materia di benessere e protezione degli animali e fungera’ da raccordo tra le diverse realta’ associazionistiche locali, le istituzioni e i cittadini Sara’ compito del Garante promuovere iniziative di sensibilizzazione e crescita culturale ed educativa in materia di tutela degli animali domestici e selvatici, diffondere la conoscenza di leggi, regolamenti, ordinanze etc., tenere rapporti con le associazioni e le strutture dedicate e con le istituzioni preposte, promuovere incontri con i cittadini, raccogliere proposte e segnalazioni riportandone i contenuti ai diversi servizi comunali o al Sindaco, segnalare carenze, disfunzioni, ipotesi di reato per maltrattamento, etc. |
Post n°13 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da unaltroambiente
Una soluzione proponibile sul piano tecnico (largamente applicata all’ estero) e’ quella di sostituire il sistema dei limiti tabellari con un accordo con l’ Organo di controllo sui valori di concentrazione residua ammissibili. Soluzione praticabile per casi specifici definiti comunque attraverso l’ Analisi del Rischio. Una soluzione di tipo economico –e’ legata alla defiscalizzazione (totale o parziale) degli oneri sostenui dall’ Impresa che si impegni nella bonifica del suolo, del sottosuolo e delle acque di falda di sua pertinenza in un processo virtuoso che puo’ riassumersi nel “chi bonifica paga meno tasse”. Tale procedura potrebbe essere ammessa anche per completare le indagini e le caratterizzazioni. Tutto previo accertamento della correttezza in materia fiscale e contributiva dell’ impresa interessata e con sistematico riscontro di congruita’ dei costi rendicontati. Intanto si ritiene indispensabile procedere alla nomina di un Commissario che abbia tutti i poteri decisionali ed operativi necessari a sbloccare una vicenda che penalizza gravemente il tessuto produttivo della nostra citta’ |
Post n°12 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da unaltroambiente
Assicurare all’ intera area carsica una adeguata tutela ambientale e paesaggistica, ma nel contempo di garantire opportunita’ di sviluppo economico e di rilancio delle attivita’ connesse con i settori dell’ agricoltura, della zootecnia, dell’ offerta agrituristica e del turismo sostenibile, Estendere il principio della tutela del territorio, sia pure con diversa articolazione dei vincoli di protezione e delle norme tecniche, anche alle aree antropizzate (residenziali e produttive) comprese all’ interno del comprensorio Creare sinergie progettuali, economiche ed operative tra Italia e Slovenia onde armonizzare e omogeneizzare le tipologie di intervento conservativo, di recupero e di riqualificazione degli ambiti naturalistici, artistici ed architettonici anche attraverso la valorizzazione delle tradizioni culturali e produttive locali. |
Post n°11 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da unaltroambiente
Assoluta contrarieta’ al progetto Gas Natural in Area ex Esso o comunque ad impianti in terraferma. Richiesta di riaprire la valutazione della proposta ex ENDRESA per un impianto al largo. Minor impatto visivo, minor rischio, minor danno all’ ecosistema e la pipeline piu’ corta, (meno torbidita’) Soluzioni tecnologiche idonee a ridurre l’impiego di cloro nella protezione dei circuiti ada acqua di mare. Ove fosse impossibile impedire la localizzazione di un rigassificatore: potremmo essere favorevoli al sistema Offshore FSRU (Floating Storage Regassification Unit) Questa tecnologia prevede la realizzazione di una struttura galleggiante in cui alloggiano i serbatoi per contenere il gas. La struttura galleggiante, che può anche essere una nave metaniera opportunamente adattata, viene ancorata permanentemente al fondo marino, lontano dalla costa costa e funziona da serbatoio galleggiante a cui attraccano le metaniere per scaricare il gas liquefatto che viene riportato allo stato gassoso a bordo della unità galleggiante. Un gasdotto collega la nave alla terraferma consentendo di immettere il gas nella rete gas |
Post n°9 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da unaltroambiente
Dismissione pilotata a medio termine con contestuale riqualificazione delle maestranze anche verso professinalita’ legate al mondo delle bonifiche A breve termine assoluto rispetto dei limiti di emissione e completamento di tutti gli interventi di riqualificazione e adeguamento necessari per ridurre i danni all’ ambiente e alla salute |
Post n°8 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da unaltroambiente
Ci sembrava difficile a questo punto poter condividere una proposta politica (perche tale e’ comunque l’ azione di una associazione ambientalista pur se apartitica) con chi tra le sue fila vede esponenti radicali favorevoli all’ eutanasia, esponenti di spicco della direzione nazionale di Legambiente, ed e’ questa una sorta di falso ideologico essendo la holding sistematicamente ostile alle iniziative del governo o un ex sottosegretario che nel corso del suo mandato - recentemente interrotto per il passaggio all’ opposizione – alla sua citta’ ha riservato ben poco, anzi nulla del suo impegno istituzionale lasciando in balia di se stesse le imprese insediate sui terreni da bonificare, promettendo soluzioni impossibili e avvallando un progetto demenziale che vorrebbe l’ insediamento del rigassificatore Gas Natural sull’ area ex ESSO che e’ notoriamente una bomba ecologica.
Ne raccogliamo il testimone e in una sorta di continuita’ ideale ci rifaremo all’ insegnamento di Nino Sospiri, una figura di riferimento per tutti quelli che da destra hanno voluto impegnarsi nella tutela dell’ ambiente e della vita. Una continuita’ ideale anche con la prima organizzazione ecologista nata in Italia in anni lontani: quei GRE – Gruppi di Ricerca Ecologica gia’ attivi sul territorio quando WWF era una costola nobile del mondo conservatore anglosassone molto diffusa nei salotti della borghesia illuminata italiana e Legambiente muoveva i primi passi nella bambagia rosata del sistema delle Cooperative.
Nel tempo i GRE ghettizzati come tutto cio’ che si muoveva a destra si sono ridotti sino quasi a scomparire, mentre altri godevano di lauti finanziamenti ministeriali crescendo e diventando i riferimenti ecologisti della sinistra. |
Post n°7 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da unaltroambiente
Puo’ sembrare inopportuna la nascita di una ennesima associazione.
In effetti a far sua la centralita’ dell’ Uomo nel sistema ambiente c’e’ gia’, Ambiente eè Vita e recentemente si e’ strutturata in regione anche Fareambiente. Non escludiamo di collaborare con queste realta’ di cui condividiamo molo del patrimonio culturale nella logica di una Alleanza per l’ Ambiente.
Ma in questo frangente la nostra associazione nasce anche per colmare il vuoto lasciato a destra dalla decisione di alcuni dei dirigenti locali e nazionali di Ambiente eè Vita di abbandonare l’ associazione per dissociarsi dalla linea politica assunta con l’imposizione come presidente di un esponente del FLI. |
Post n°6 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da unaltroambiente
Alle tematiche di cui abbiamo accennato in apertura aggiungiamo una particolare attenzione alla tutela del Carso e uno specifico invito alla pubblica amministrazione ed in particolare al Comune a seguire nella programmazione e nella progettazione edilizia e di sviluppo urbanistico i principi dell’ edilizia sostenibile e ad applicare puntualmente gli indici di sostenibilita’ al momento di assumere una decisione che impatti o possa impattare con gli ecosistemi e con il territorio
Nella proposta di Un Altro Ambiente evidenziamo quella “valorizzazione delle memorie antropologiche” che in sostanza si configura come una particolare attenzione per la storia e le tradizioni del territorio e per quanto realizzato dall’ uomo in termini artistici, architettonici, archeologici, paesaggistici…
Non procederemo a quelle forme di tesseramento diffuso del tipo: vuoi la maglietta iscriviti, vuoi il cappellino, iscriviti… vuoi partecipare al gioco, iscriviti. Noi ci rivolgeremo trasversalmente al mondo delle professioni, delle competenze e delle eccellenze chiedendo di collaborare con noi nell’ esame dei problemi e nell’ individuazione di possibili soluzioni, senza la presunzione – troppo diffusa nella galassia ecologista – di essere depositari di tutte le verita’ ed onniscienti. |
Post n°5 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da unaltroambiente
Le molteplici e complesse criticita’ legate al tema dell’ ambiente che interessano Trieste e tra le quali non possiamo dimenticare la Ferriera, il Sito di Interesse nazionale da bonificare, i rigassificatori, il traffico, il verde urbano… ci hanno indotto ad costituire una associazione che si assuma la responsabilita’ di proporre alle istituzioni e agli organi di controllo possibili soluzioni basate su una analisi scientifica del caso e compatibili sul piano economico e normativo
Saremo sempre lontani da ogni forma di estremismo talebano che ha spesso contraddistinto l’azione delle blasonate holding ecologiste cosi’ come scevri da demagogici atteggiamenti allarmistici e catastrofistici e da forme di terrorismo psicologico
Vogliamo evidenziare la centralita’ dell’ Uomo.
Un uomo educato e formato in modo da saper coniugare sviluppo e sostenibilita’ Un uomo capace di rendere l’ ambiente occasione di crescita economica, sociale e culturale e non vincolo, limite e impedimento allo sviluppo Un uomo che si riconosca ad un tempo destinatario e fruitore del patrimonio naturale ma anche suo garante e custode
Sono le posizioni tradizionali di un ambientalismo razionale e concreto, propositivo e mai aprioristicamente contro progetti, innovazioni, tecnologie avanzate, grandi opere…
Sono le posizioni di un ambientalismo per fare e non per impedire di fare, ma soprattutto per far fare bene, anche vigilando. |
Post n°4 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da unaltroambiente
In un territorio difeso dal degrado non possono che svilupparsi fenomeni culturali positivi che esercitano un immediato riflesso sociale, occupazionale ed economico: i tre cardini su cui si deve fondare qualsiasi forma di crescita qualitativa della moderna societa’. Una crescita che deve essere guidata dai valori incontestabili della tradizione e della partecipazione diretta.
Solo cittadini che possono vantarsi del loro passato, che conoscono e sanno valorizzare, sono in grado di partecipare attivamente e positivamente nella determinazione democratica delle scelte politiche.
L’ ambiente e la natura sono salvaguardabili solo e’ soltanto con il rispetto e con la presenza attiva dell’ Uomo sul territorio e che il territorio, come contesto ambientale, e’ quello dove l’ uomo esercita il suo rapporto quotidiano di vita, risulta che la qualita’ della vita e’ una derivata della qualita’ dell’ ambiente.
Un altro Ambiente, quindi, vuole abituare i triestini a pretendere la qualita’ della vita anche attraverso la conservazione, il recupero e la valorizzazione delle bellezze naturali, artistiche, paesaggistiche e architettoniche della nostra citta’ e del suo territorio |
Post n°3 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da unaltroambiente
Mercoledi’ scorso e’ stata sottoscritto l’ Atto costitutivo dell’ associazione culturale e di volontariato “Un altro Ambiente”
Le linee guida della proposta di “Un altro Ambiente” faranno riferimento alla centralita’ dell’ Uomo quale fruitore, custode e garante del patrimonio naturale, ma anche attento conservatore e valorizzatore del patrimonio artistico, storico e culturale che assieme all’ ambiente sono i valori su cui si fonda l’ identita’ di una Nazione o di una comunita’.
Le finalita’ della associazione sono: la conservazione della natura, la difesa dell’ambiente, la salvaguardia delle culture locali, la valorizzazione delle tradizioni popolari, la riscoperta e il recupero della “memoria antropologica” assieme alla tutela e alla valorizzazione del territorio in tutti i suoi aspetti (ecologico, paesaggistico, archeologico, artistico, architettonico, storico, sociale…) e in tutte le sue potenzialità (economiche, turistiche, sportive, di fruizione del tempo libero…) contro qualsiasi forma di degrado.
Un altro Ambiente intende organizzarsi sul territorio del Friuli Venezia Giulia con proprie sezioni locali senza escludere future estensioni alle altre regioni a partire da Veneto e Trentino.
Pur essendo statutariamente apolitica e apartitica la nuova associazione si colloca nell’ area di “Un'altra Trieste” con cui intende valutare le innumerevoli problematiche ambientali della citta’ e con la quale sta gia’ sviluppando alcuni punti del Programma per le prossime elezioni amministrative. Una importante sinergia e’ prevista anche con “Un’altra Gioventu” perche’ e’ soprattutto alle nuove generazioni che si deve rivolgere chi intenda formare futuri cittadini capaci di coniugare sviluppo e sostenibilita’.
Lontana da ogni integralismo e da ogni visione catastrofistica, “Un altro Ambiente” mettera’ a disposizione delle Istituzioni e dei cittadini le competenze e la professionalita’ dei suoi collaboratori con i quali intende portare contributi propositivi, scientificamente sostenibili e operativamente praticabili.
A breve sara’ disponibile il sito ufficiale dell’ associazione che ha provvisoriamente sede in Piazza Benco 2b a Trieste
Trieste, 18 gennaio 2011 |