Dies irae

No comment!

Creato da Verecondom il 05/08/2014

 

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Post n°36 pubblicato il 17 Luglio 2015 da Verecondom
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 "Tales of mistery and imagination"

 

 

 

-Buongiorno.  Lei era venuto a trovare mio padre?

- No,  veramente ero venuto a far visita alla signora Claudia.

-Si si,  è uguale.  È sempre mio padre.  Ultimamente aveva cambiato sesso.  Era Claudia,  comunque è lui.

-Guardi non immaginavo ...

-No no,  non si imbarazzi, Aveva cambiato sesso, poi, però ci ha ripensato e voleva tornare nuovamente maschio. I medici però non lo hanno permesso.  Dicevano che l 'intervento sarebbe stato molto pericoloso.

-Ah ... e quindi?

-Beh, sa com'è lui no?  Capriccioso e testardo come un mulo...   Alla fine sono arrivati a un compromesso. Le tette,  gliene hanno tolta  solo una ché il chirurgo delle tette aveva un impegno e doveva scappare via...

-Uh ... ma come...

-Lì sotto invece si è fatto installare una mano.

-Una mano?  Ma perché?

-Si perché lui cosi pensava di essere più... come dire ... sessualmente indipendente.

-Ma che roba ... proprio non capisco...

-Già,  lo dica a lui...

-Ma alla fine almeno è soddisfatto?

-Macché. Secondo me ha fatto male i conti. Lui pensava di fare chissà che con quella mano lì sotto,  solo che si è confuso... al limite doveva metterla "in più " non "in vece "!  Adesso rincorre tutti gli infermieri ...sai quante strette di mano ... E quelli che scappano a destra e a manca,  nemmeno avessero davanti Frankenstein...

-Oddio che casino... E lei è qui per accudirlo?

-No no,  è che abbiamo lo stesso chirurgo.

-E lei che deve fare,  se non sono indiscreto?

Si figuri,  nessun segreto.  Un piccolo intervento di ortofallopodia.

-Capisco,  una qualche deformazione ai piedi?

-No,  i piedi sono perfetti. Ho deciso di farmi impiantare,  a posto del piede destro,  un bel pene,  ma di quelli tosti eh?

Un ... ma per fare che scusi? Mi sembra una follia...

-Scherza?  Vuoi mettere,  se mi capita di fare un piedino? 

 

 

 

 
 
 

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Post n°35 pubblicato il 21 Giugno 2015 da Verecondom

Tutto ebbe inizio intorno alla seconda metà degli anni 70 con la geniale idea del "buono disco".
Piuttosto che scervellarsi nell'ardua impresa di scegliere autore e titolo da regalare in occasione delle feste, per lo più di compleanno, per lo più fatte in casa, per lo più col giradischi nero, e per essere più precisi, col giradischi di "selezione reader 's digest ", il buono disco risolveva efficacemente la questione.
Non subito ma nel giro di qualche anno,  nacquero le prevedibili "variazioni sul tema "

Ci fu chi barattò il buono disco con una stecca di Marlboro,  chi con due buoni disco ebbe in cambio un paio di jeans (Levi's o Roy Rogers,  stop) , chi con tre buoni ottenne un paio di Ray-Ban (usati ma in ottime condizioni).
Ci fu persino chi ebbe indietro il buono regalato qualche mese prima,  con la sola bustina cambiata.
Il sistema comunque funzionò.

Negli anni successivi, la trovata del buono disco,  virò verso quella più generica,  del "buono regalo " che comprendeva praticamente tutto.  Dal pacchetto viaggio alla crociera,  dal "buono vestiti " al "buono libro " e cosi via.

Successivamente poi, il fervido sviluppo dell' e-business,  tolse  l 'ingombrante fisicità al buono stesso. Invece di trascinarsi dietro la mole di quell'ingombrante cartoncino,  un rapido sms avvisava il destinatario dell' avvenuta transazione.

Di pari passo, procedeva per vie parallele, la scomparsa del "vile denaro".

Stando comodamente seduti,  ovunque ci si trovasse,  si poteva scegliere on-line il regalo,  autorizzarne il pagamento e ricevere le varie relative notifiche.

L'efficacia di tale sistema si perfezionò ulteriormente, con l'attivazione delle notifiche automatiche delle ricorrenze.

Non bisognava più sforzarsi di ricordare il compleanno di figli, genitori, fidanzati, mogli, mariti, amanti, niente di tutto ciò.  Bastava inserire gli eventi su google calendar e tutto era fatto.

Dopo l'entusiasmo iniziale però,  anche questo sistema cominciò a scricchiolare...

A volte il suono della notifica veniva scambiato per la notifica di una delle quattro o cinque chat che si stavano seguendo.

Altre volte la notifica non veniva udita perché lo smartphone era stato  messo, opportunamente  in "mute".
Insomma in breve, cominciò a delinearsi un vero e proprio "problema comunitario ".

Comparvero allora, delle start up locali, nate con l'obbiettivo di risolvere tale gravoso problema.

E ci riuscirono alla grande!

In sostanza, bastava che tutto l'entourage familiare, lavorativo o amicale, si registrasse inserendo destinatari, mittenti e disponibilità  dei regali per le varie ricorrenze,  che il sistema,  opportunamente calibrato,  calcolasse un vero e proprio bilancio dare - avere presentando all' utente il conto finale. 

In addebito o in accredito.

Non si riceveva più nessun regalo, è vero, per contro, però nemmeno lo si faceva e  si era tutti con la coscienza a posto. 

Una multinazionale fiutata la portata imprenditoriale di tale iniziativa, rilevò tutte le varie start up territoriali, creando il consorzio unico:  "gift no problem",  operativo su scala mondiale.

Dopo qualche anno, vedendo  consolidato il successo dell'operazione,  i governi,  "statalizzarono" l'apparato inserendo questa " gift tax " nel cumulo delle spettanze a carico del cittadino, ovviamente al solo fine di renderlo  sempre più spensierato.

Il 25 agosto 2020,  il server TH1, bare-bone controller di primo livello,  collassò bloccando cosi il complesso sistema di reti e sottoreti vitale per l 'esercizio del sistema.

L'umanità ricevette un messaggio push che notificava il default del sistema di scambio dei regali, avvertendo gli utenti di una probabile quanto definitiva perdita dei dati.

Quel 25 agosto, Pedro, giovane ispanico di Fresno, compiva sei anni. 

La festicciola, avrebbe comunque avuto luogo ma l'atmosfera dei parenti, a causa del crash del sistema automatico di distribuzione dei regali,  non era delle più allegre.

Il nonno era scivolato in un mutismo stranito quanto indecifrabile, poi si era chiuso in garage in mezzo a vecchi attrezzi e cianfrusaglie varie.

Di sera poi, si era presentato a casa del nipote con un grosso involto.

Con mezzo vecchio asse da stiro in faggio, tre cuscinetti a sfera usati ma ancora efficienti,  40 cm di legno tondo ricavato da un vecchio manico di vanga e un bullone da 8 cm recuperato da una vecchia lavatrice,  aveva realizzato l'antenato dello skateboard, un  carretto a cuscinetti identico a quello con cui giocava da bambino.

Quel 25 agosto, un piccolo ispanico di nome Pedro, fu probabilmente il bambino più felice della terra.

E suo nonno salvò il mondo.

 

 
 
 

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Post n°34 pubblicato il 17 Giugno 2015 da Verecondom

Più buio di mezzanotte non può fare ...

Sticazzi!

E "al peggio non c'è fine " dove lo mettiamo? 

 
 
 

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Post n°33 pubblicato il 16 Giugno 2015 da Verecondom

Se è vero che l'esercizio dell'obbedienza, sebbene appreso in tenera età, si affini poi abbastanza avanti negli anni, mi chiedo, perché mai continuo a sbagliare l'uscita dell 'autostrada nonostante tu me lo raccomandi volta per volta?

 
 
 

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Post n°32 pubblicato il 15 Giugno 2015 da Verecondom

 

La vedo nello sguardo tuo la maestra mia, la malinconia. 

Gene inquieto e dominante che ti ho donato; basica eccezione al vivere comune.

La riconosco io, non tu. Tu non conosci ancora il tuo corredo. 

Tempo dovrà passare, acqua sotto i ponti, tanta. Tante le emozioni che agiteranno il tuo animo a me cosi caro.

Poi verrà il giorno in cui, vedendola al tuo fianco, senza indugio la riconoscerai, scoprendo di averla sempre avuta accanto. 

Veleno e antidoto al contempo, come si usa fare, la accoglierai. 

Chissà se ci sarò in quell'ora. 

Sono certo che mi troverai,

figlia.

 

 
 
 

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Post n°31 pubblicato il 12 Giugno 2015 da Verecondom

 

Epitaffio. 
Brevissimo distillato della propria vita che l'essere umano riesce a sintetizzare pochi istanti prima del trapasso. 
Consta per lo più di tre o quattro parole al netto delle minchiate.
Pare che rappresenti il solo titolo di imbarco valido  per un decente ingresso nell'Ade.

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Epitaffio (disambiguazione)
Pomposo  componimento ilare, arguto quanto inverosimile fatto ai danni dell'infelice defunto che,  con sottile ironia e devastante sarcasmo, ne  decanta, capovolte, qualità e gesta in questo passaggio terreno.
La sua lettura provoca in congiunti e /o conoscenti,  un malevolo ghigno sommesso o,  sovente,  un piccato sentimento di indignazione.

 

 
 
 

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Post n°30 pubblicato il 09 Giugno 2015 da Verecondom

Trascuro la fatica...

Ciò mi conduce alla più temuta delle insidie: l'oblio dello sforzo.

Ciò da cui provengo e cui sono destinato nell'istante ultimo.

 
 
 

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Post n°29 pubblicato il 06 Giugno 2015 da Verecondom

 

Occorre stare attenti quando si parla...

 

C'è il rischio che gli altri capiscano esattamente  ciò che vogliamo dire.

 

Attenti  eh?

 

 
 
 

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Post n°28 pubblicato il 21 Maggio 2015 da Verecondom

Sai quando avrai il premio?

Non quando riuscirai a non mentire, ma quando non riuscirai a mentire. 

 
 
 

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Post n°27 pubblicato il 19 Maggio 2015 da Verecondom
Foto di Verecondom

In fondo siamo a fondi...

 
 
 
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