UN DUE TRE...STELLA!

Ancora una volta quella maledetta sensazione……


 Essere in un posto che tanto desidero, che attendo tutta una settimana e poi, una volta lì, nemmeno mi accorgo di esserci perchè mi lascio traghettare dai pensieri che non mi abbandonano un secondo facendomi dimenticare completamente dove sia e cosa stia facendo. O meglio, cosa sto facendo lo saprei anche: cerco di dimenticare, cerco di allontanare da me questa sensazione orribile, ma non è  che ci riesca quel gran che bene. Mi domando come possa ancora oggi farmi ferire così profondamente dall’egoismo altrui, come possa cadere sempre nella stessa medesima trappola che assume ogni volta una sfumatura diversa ma che, nella sostanza, riserva sempre il medesimo light motiv: la personale soddisfazione altrui, un egoismo più o meno celato che autoappaga il desiderio di riscatto e prova personale ma che, dall’altra parte (cioè io), lascia ferite che bruciano, e anche parecchio. Mi sono promessa che avrei utilizzato la razionalità,  ma l’ho fatto in parte…. e ovviamente ne pago le conseguenze. Non piango, non più, forse perché le lacrime le ho esaurite da tempo e le tengo in serbo solo per “le grandi occasioni”.. o forse no…. No, è vero, ne ho ancora tante, ma non vengono più fuori, almeno non come vorrei, quindi il senso di logorio interno si autoalimenta che è un piacere, perché non riesco più nemmeno a sfogarmi così.  Ogni sconfitta mi fa chiudere di più verso gli altri e nei confronti di me stessa e riduce paradossalmente anche il tempo di reazione,  nel bene e nel male. Chi mi conosce sa il grado di devastazione che provavo anni fa che si contrappone in maniera stridente alla quasi totale indifferenza che riesco a mostrare oggi. Difesa o mancanza di senno? Non lo so, so soltanto che ho un vuoto abissale dentro e qualsiasi cosa mi succeda mi scivola addosso come se fossi una scura lastra di ardesia….. Magari tra qualche tempo sarà meglio, magari no…. Chi lo sa? Non chiedetelo a me, non saprei rispondere