La musica del caso

La Microfisica del potere - M.Foucault


Ho trovato questa analisi di Mariapaola Fimiani sul pensiero di M.Foucault (grande filiosofo, saggista e definizione che più mi piace "archeologo del sapere") in relazione al potere tratta dal libro La microfisica del potere". Un'analisi che mette in luce come il potere per essere tale debba servirsi di strade capillari e non maestre, di un'architettura di controllo a  "panopticon", di una speciale disposizione di sorveglianza, dove tutti sono visibili da un punto, il quale, da parte sua, si sottrae alla visibilità: chi è osservato non può mai, a sua volta, osservare chi osserva.Vorrei condividerla con voi...................   "Foucault riassume con forza la necessità  di avviare l'analisi del potere per altre vie, rispetto a quella tracciata dalla tradizione. Enuncia, così,lo spostamento dalla concezione del potere come potere repressivo, come potere d'interdizione, a quella di un potere produttivo, amministratore, che opera e manovra piuttosto che obbligare e impedire. Il potere non reprime ma sollecita. Esso s'infiltra nei corpi, nelle anime, nelle vite, attraversa le molecole dell'intero corpo sociale, secondo procedure che non si lasciano immediatamente afferrare, come gli strumenti di una riconoscibile sovranità, ma conservano una loro invisibilità e un loro anonimato. Le tecniche del potere microfisico sono dispositivi multipli di controllo e di disciplinamento dei punti micrologici del tessuto sociale."Quando si definiscono gli effetti di potere attraverso la repressione" - continua il testo dell'intervista - "si dà una concezione puramente giuridica di questo stesso potere; lo si identifica ad una legge che dice no; avrebbe soprattutto la potenza dell'interdizione". E' questa una concezione negativa, riduttiva, scarnificata, che attiene all'esclusivo piano dell'interdetto e che non spiega del potere la capacità di penetrazione pervasiva. Solo se lo si intende come produzione reticolare se ne può cogliere adeguatamente l'effetto reale e la sua reale legittimazione, ciò che fa in modo, cioé, che il potere "regga". "Quel che fa sì che il potere regga, che lo si accetti, ebbene, è semplicemente che non pesa solo come una potenza che dice no, ma che nei fatti attraversa i corpi, produce delle cose, induce del piacere, forma del sapere, produce discorsi; bisogna considerarlo come una rete produttiva che passa attraverso tutto il corpo sociale, molto più che come un'istanza negativa che avrebbe per funzione di reprimere." ps: il libro "la microfisica del potere" attualmente non è edito da nessuna casa editrice italiana, non si trova a comprare nè in libreria nè su internet....forse perchè è un libro scomodo, molto scomodo al potere.Chi avesse notizia su dove/come è possibile acquistare una qualsiasi edizione di questo libro è pregato di contattarmi.