La musica del caso

IVAN ILLICH - 2


Scritto nel 1973..............sembra scritto oggi, 20 novembre 2011.LA CONVIVIALITA' - IVAN ILLICH - 1973  "L'attuale sistema industriale trova nella sua dinamica la propria instabilità: è organizzato in funzione di una crescita indefinita e della creazione illimitata di nuovi bisogni che, nella cornice industriale, divengono ben presto necessità....Un simile processo di crescita esige dall'uomo una cosa assurda : trovare la propria soddisfazione nel piegarsi alla logica dello strumento."Ne derivano 3 catastrofi:- la degradazione della natura- la disintegrazione dei legami sociali- la disintegrazione della persona umanaL'uomo deve ritrovare il senso del limite, limite alla produzione dei beni ma anche dei servizi (educazione, sanità, trasporti,costruzioni, disponibilità di energia etc.). Questi servizi da strumento per l'uomo anche loro finiscono per assoggettare l'uomo..............................................."Io posso solo congetturare in che modo si arriverà alla crisi, ma non ho dubbi sulla condotta da tenere dinanzi ad essa e nel suo corso. Credo che lo sviluppo si arresterà da solo.La paralisi sinergetica dei sistemi che l'alimentano provocherà il crollo generale del modo di produzione industriale.""A fare da detonatore della crisi sarà un avvenimento imprevedibile e magari di poco conto, come il panico di Wall Street che precipitò la Grande depressione.""Bisognerebbe essere indovini per predire quale serie di eventi svolgerà il ruolo del crollo di Wall Street e scatenerà la crisi incombente; ma non occorre essere geni per prevedere che si tratterà della prima crisi mondiale non più localizzata dentro il sistema industriale, ma che metterà in gioco il sistema in sé."A questo punto ci saranno due strade :"Dinanzi al disastro incombente, la società può adagiarsi a sopravvivere entro i limiti fissati e imposti da una dittatura burocratica, ma può anche reagire politicamente ricorrendo alle procedure giuridiche e politiche. La falsificazione ideologica del passato ci vela l'esistenza e la possibilità di questa scelta.""Una mutazione improvvisa é qualcosa che non ha nulla a che fare con la correzione automatica o con l'evoluzione......La maggioranza silenziosa oggi aderisce totalmente alla tesi dello sviluppo, ma nessuno può prevedere il suo comportamento quando la crisi esploderà....tutto può succedere. L'inversione diventa realmente possibile.""...l'uscita dalla crisi imminente dipende dalla comparsa di élite che non si lasciano recuperare.....Le forze che tendono a porre limiti alla produzione sono già in opera all'interno del corpo sociale.....non c'è dubbio che le loro voci avranno una diversa risonanza quando la crisi della società superproduttiva si aggraverà. Essi non costituiscono un partito, ma sono i porta-parola di una maggioranza di cui ognuno può potenzialmente far parte. Più inattesa sarà la crisi, più improvvisamente i loro appelli all'austerità equilibrata e gioiosa potranno assumere il valore di un programma. Per essere in grado di controllare la situazione quando sarà il momento, queste minoranze debbono comprendere la natura profonda della crisi e saperla esporre in un linguaggio che tocchi il segno, spiegando chiaramente che cosa vogliono, che cosa possono e di che cosa non hanno bisogno. Sin d'ora, esse già possono identificare le cose a cui possono rinunciare. La riconquista della lingua quotidiana é il primo perno dell'inversione politica".