La musica del caso

LIBERAZIONE DALLA VOLONTA'


Il mondo della rappresentazione risulta completamente predeterminato. Ma in esso non si esaurisce la totalità del mondo perchè al di sotto della rappresentazione ( che è fenomeno, apparenza, velo sugli occhi dell'uomo) sta la volontà che è il fondamento della rappresentazione stessa.Ma la volontà unica, oggettivatasi e individuadasi nei singoli esseri, si trasforma nel principio di una lotta perenne che contrappone gli egoismi individuali.Si tratta allora di sottrarsi alla "volontà di vivere"che lacera il mondo della rappresentazioneUna delle vie di liberazione (dalla volontà di vivere) indicate da Schopenahauer è L'ARTE.In essa l'uomo non si contrappone ad altri esseri individuati, ma contempla le idee in quanto essenze universali e generiche, sottrate al principium individuationis che domina il mondo della rappresentazione.L'arte costituisce dunque una rappresentazione indipendente dal principio di ragione, cioè dai nessi causali e necessitanti che regolano la conoscenza e producono l'antagonismo"grazie all'arte ( contemplazione dell'idea)" si abbandona la natura di individuo per sollevarsi a soggetto puro della conoscenza.e come le idee sono gradi diversi dell'oggetivazione della volontà così esiste una gerarchia delle arti che corrisponde a questa gradualità.Si passa (si parte) dall'architettura (che è oggettivazione del grado più basso e materiale della volontà) e si risale attraverso la scultura, la pittura, la poesia, sino alla tragedia, ove si manifesta il grado più alto di volontà, quella umana, per giungere alla MUSICA, che non è più oggettivazione della volontà, in quanto non è rappresentazione, MA E' VOLONTA' PURA.