Creato da PLAYBOY_1964 il 30/03/2007

UOMINI o... BASTARDI

Playboy...una razza in via d'estinzione?

 

 

AVVISO IMPORTANTE!

Post n°4 pubblicato il 08 Maggio 2007 da PLAYBOY_1964


Alcune persone sono passate dal mio blog per verificare alcune situazioni che dal mio punto di vista ho ritenuto, in un secondo tempo comprensibili giustificando in ultimo la loro visita. Di contro ho visitato il loro e francamente devo dire che l'ho trovato interessante per un avviso importante che hanno pubblicato. Consiglio di fare altrettanto a tutte quelle donne che dovessero passare di qui di andarlo a visitare il link è: http://blog.libero.it/DONNEATTENTE/ potrebbe rivelarsi utile per evitare spiacevoli incontri e conseguenze. Il mio è un piccolo contributo che sta a dimostrare che noi uomini non siamo tutti dei mascalzoni e che un cuore...mie care amiche...lo abbiamo anche noi proprio come voi. Non sarà uguale però...potrebbe essere simile. E' vero che i nostri universi sono completamente diversi ma vediamo, se possibile, di trovare UN PUNTO DI INCONTRO che ci accomuni almeno nei sentimenti. Alla prossima.

 
 
 

Post n°3 pubblicato il 05 Aprile 2007 da PLAYBOY_1964
immagineUN GIOCO...PERICOLOSO!

Oltre ogni limite ed in ogni attimo…vivo la VITA…prima che mi vivi lei. Mi lascio inseguire…a volte prendere per poi sfuggirle. È un gioco eterno, atavicamente affascinante, misterioso ed intrigante. L’amo…pericolosamente…perché, come una donna, e come solo lei sa fare, può bruciarti l’esistenza in un solo istante se solo volesse ma… la bellezza del gioco sta nel saperlo giocare sapientemente senza strafare, ricordando sempre che una donna non ti regala mai certezze ma solo sorrisi accompagnati da effimere promesse.

 
 
 

Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 03 Aprile 2007 da PLAYBOY_1964

  CONQUISTATA...COL CAVOLO...!!!

Ero per strada quando la vidi per la prima volta. Incrociai i suoi occhi verdi e il suo sorriso caldo in quella sera gelida d’inverno e ne fui subito rapito. Avevo appena finito di acquistare in un supermercato delle verdure che avrei cucinato il giorno dopo per una cenetta intima a lume di candela con un’amica. Non ho saputo resistere alla tentazione di seguirla, era entrata in un bar noto della mia città sedendosi nell’apposita saletta dedicata alla degustazione di thè particolari. Volevo conoscerla…dovevo…non so il perché di quella bramosia improvvisa per una donna che avevo visto solo pochi attimi prima. Stavo per pormi domande futili ed inutili alle quali decisi che avrei risposto in un altro momento. Cercavo in quegli attimi una strategia che mi permettesse di avvicinarla con una scusa più che plausibile; i pensieri correvano freneticamente, come impazziti, le sinapsi erano in fibrillazione alla ricerca di un soluzione che non mi avrebbe creato “spiacevoli incidenti”. Il pensiero alla fine elaborò la più semplice delle strategie: “Prendi un vassoietto di pasticcini e portaglielo al tavolo!”. Avevo notato infatti che aveva solo preso del thè e nient’altro in aggiunta. Il barman era un mio amico e avendo intuito le mie intenzioni preparò quanto gli avevo chiesto. Appoggiai la busta della spesa dietro al bancone, mi tolsi la giacca (indossavo una camicia bianca…che combinazione!), mi feci dare un grembiule da cameriere e mi precipitai immediatamente nella saletta. Mi avvicinai al suo tavolo continuando a guardarla intensamente, le sorrisi porgendole la guantiera dicendole che era offerta dalla casa. Mi guardò rispondendomi con un sorriso che non era usanza di quel bar offrire ai clienti dei pasticcini in aggiunta al thè. Velocissimo incalzai: - “E’ vero signora, ha perfettamente ragione, non è un usanza della casa ma…del cameriere…mi perdoni se mi sono permesso di…” - e lei di rimando, senza darmi il tempo di terminare la frase, mi chiese: - "Cosa vuoi esattamente?" - le risposi: - “Conoscerti…semplicemente!”.
- Lei: Pensi di avere delle ottime possibilità che la cosa ti riesca?
- Io: Non riesco a pensare a niente altro che non siano i tuoi occhi e il tuo sorriso.
- Lei: E’ troppo scontata come risposta credo che tu possa fare meglio. Cos’hai da offrire veramente…adesso…ora…che non siano le solite tattiche e la tua banalità?.
- Io: Va bene...dammi solo un minuto...torno subito!.
Mi precipitai verso il bancone, stavo rimettendomi la giacca quando l’amico barman sarcasticamente mi lapida con una frase accompagnata da un sorrisino ironico che diceva pressappoco così: - “Ahi, ahi… non ti trovo in forma smagliante, vedo che le cose con la signora di là stanno andando alquanto male per te!”. Pensai che forse in fondo aveva ragione, tra l’altro mi resi immediatamente conto che LEI era un “tipino niente facile” e che anzi avrei dovuto stare molto attento se non volevo essere…"Colpito e…affondato!". Certo che fare la figura di un qualunque dongiovanni da strapazzo premeva fastidiosamente sul mio IO, e una sconfitta, in tal senso, non mi faceva assolutamente piacere. Ripensavo continuamente a quella sua ultima frase lanciatami come una sfida… “Cos’hai da offrire veramente…adesso…ora…che non siano le solite tattiche e la tua banalità!". Senza più pensarci sopra tornai da lei esclamando con il mio solito sorriso:- “Questa è l’unica cosa che posso offrirti adesso…ora…a parte le mie tattiche e la mia banalità!” - e così dicendo, le porsi un mazzo…di verdure. Già…quelle che avevo comprato poco prima al supermercato. Avevo preparato in pochi istanti un bouquet dalla scenografia davvero simpatica e deliziosa composto al centro da un carciofo, ai lati cavoletti di Bruxelles e avevo completato “l’opera floreale” con delle foglie di sedano e basilico. "Sai...i fiori in questo momento sarebbero stati troppo...scontati e banali. Tieni...per te...semplicemente! ". Non potè fare a meno di scoppiare in una fragorosa risata - “Daria…mi chiamo Daria!” - disse continuando a ridere. Quella, per me, fu una delle più grandi conquiste. Il sorriso di una donna, come i suoi baci, quando partono dalle sensazioni e dalle emozioni più semplici e spontanee, sanno essere più dolci di qualunque altra cosa a questo mondo…basta saperli veramente assaporare con le papille del cuore e dei pensieri.

 
 
 

 

Post n°1 pubblicato il 30 Marzo 2007 da PLAYBOY_1964


PLAYBOY…!
Si fa presto a dirlo…sembra facile…ma in tutta sincerità è una vitaccia! Fatta solo per chi ha scelto “LE DONNE” come unico obiettivo della propria vita. Chi fa questo tipo di “mestiere” è solitamente un personaggio con caratteristiche fuori dal comune. Spesso è una bella persona esteticamente, ben curata in ogni minimo particolare, fisicamente quasi perfetta perché giornalmente si dedica ad una pratica sportiva, jogging, nuoto, palestra; tutte attività che gli servono per affinare il fisico non per ingrandirlo come i “soliti palestrati” del venerdì sera. Il Playboy non si mette in vetrina in quel modo…ha altre tattiche, ben studiate, provate e riprovate fino al raggiungimento della quasi perfezione. È anche una persona straordinariamente intelligente perché colta, ha un sorriso ammaliante, uno sguardo profondo e pieno di mistero ma nel contempo dolcemente accattivante, magnetico. Ti attrae perché sa gestire molto bene quel suo modo di essere intrigante amplificando al massimo la curiosità della sua “vittima” al punto tale che pare quasi impossibile per la stessa sottrarsi ad uno sguardo del genere che in quell’attimo ti “sta sussurrando all’orecchio dell’anima”, con voce suadente, frasi che mai avresti potuto udire da un uomo qualunque. Un Playboy non è mai osceno quando si propone, non è mai volgare neanche quando “è nel tuo IO più intimo” anzi… in quei momenti sa essere tutto quello che una donna ha sempre sognato, desiderato con una bramosia quasi parossistica…l’effimera chimera dell’insostenibile leggerezza dell’essere...L’angelo che lei aspettava da tempo! Per un Playboy non esistono “le belle” o “le brutte”. Tutte hanno la stessa probabilità di conquista, l’importante è che siano donne, il colore, la cultura, la religione ecc. ecc. non costituiscono un problema particolare in tal senso. L’importante per lui è regalare quel sogno di cui sopra. Spesso il tutto si riduce in una settimana, dipende dal "soggetto" della conquista, a volte un paio di giorni, qualche volta in una sola serata e spesso nell’arco di un paio d’ore. Si presume che un Playboy dal punto di vista finanziario sia una persona quantomeno benestante…niente di tutto… Egli non nasce ricco anzi…(parlo per me ovviamente) spesso è uno di estrazione sociale molto bassa, è il numero tot. di una famiglia formata da chissà quanti figli, piuttosto povera e che vive in una baracca di periferia magari anche piuttosto malfamata e ai margini della società nella condizione più abbiente che possa esistere.

Mi tocca concludere questo post al momento…c’è una LEI che ha bisogno di me… riprenderò a riscriverlo al più presto…ci rileggiamo quanto prima…a presto!

 
 
 

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