NUR ALA NUR

GRANDE NOSTALGIA


BISMILLAHIAs salamu alaykum..namaste'...shalom..pace..A SERIOUD ORAFO ECCELSO E COPPIERE..Larga e verde e' la sponda sulla quale noi uomini e donne trascorriamo i nostri evanescenti giorni danzando, cantando, tribolando e piangendo. Ma la Paura, terrificante Toro che vomita fuoco e fumo fa vacillare le nostre gambe, ci fa cadere in ginocchio, spegne le nostre canzoni, e spesso incolla le nostre palpebre con le nostre stesse lacrime.Largo e' anche il profondo torrente che ci separa dall'altra sponda. Noi non lo possiamo attraversare a nuoto, ne' possiamo vogare con un remo, ne' salpare con una vela. Pochi, veramente pochi, fra noi, osano varcarlo col pensiero. I piu', quasi tutti, sono ansiosi di aderire alla propria sponda, dove possono rimanere intenti a far rotolare la propria amata ruota del Tempo, proprio come lo criceto nella ruota, ne e' affascinato e preso dal moto..Il Tempo e' un grande mistificatore, e gli uomini sono i piu' grandi gonzi.L'uomo con la Grande Nostalgia non ha alcuna amata ruota da far rotolare. In un mondo tanto freneticamente indaffarato ed a corto di tempo, egli solo e' privo di occupazione e fretta. In un'umanita' cosi' decorosa negli abiti, nella parola e nei modi, egli vede se stesso ignudo, balbettante e goffo. Egli non puo' ridere con chi ride, ne' puo' egli piangere con chi piange.....Gli altri sono accoppiati oppure sono intenti a cercare un compagno; egli cammina solo, dorme solo e solo sogna i propri sogni.  Gli altri son ricchi di arguzia e di saggezza; lui solo e' noioso e sciocco. Gli altri hanno intimi rifugi che chiamano case, lui solo e' privo di casa. Gli altri hanno certe porzioni del mondo che chiamano terra nativa, e la sua gloria cantano a squarciagola; lui solo non ha alcun luogo da lodare e da chiamare terra nativa, poiche' l'occhio del suo cuore e' volto all'altra sponda....L'uomo con la Grande nostalgia e' un sonnambulo in un mondo apparentemente ben desto. Egli e' trascinato da un sogno che coloro che gli stanno attorno non possono  vedere ne' avvertire; pertanto, essi scrollano le spalle e ridacchiano sotto i baffi.  Ma quando il dio della Paura (Toro che vomita fuoco e fumo) appare sulla scena, essi son costretti a mordere la polvere, mentre il sonnambulo, per il quale essi scrollavano le spalle e ridacchiavano sotto i baffi, viene sollevato al di sopra di loro e dal Toro e' trasportato sull'altra sponda, ai piedi dell'impervia montagna.La terra sulla quale il sonnambulo vola e' sterile, squallida e deserta. Ma le ali della Fede son robuste; cosi' l'uomo continua a volare.  La montagna ai cui piedi egli discende e' arida, e' tetra e raccapricciante..il sentiero che risale la montagna e' pietroso, franoso ed appena visibile. Ma la mano della Fede e' serica, il suo piede fermo, il suo occhio e' acuto; cosi', l'uomo intraprende la scalata.   Cammin facendo egli incontra uomini e donne che, percorrendo un largo e liscio fondo stradale, cercano affannosamente di salire la montagna. Essi sono gli uomini e le donne della Piccola Nostalgia, che bramano raggiungere la Vetta con una guida zoppa e cieca. Tale guida e' la loro credenza in cio' che l'occhio puo' vedere e l'orecchio puo' sentire, in cio' che la mano puo' palpare e il naso e la lingua possono odorare e gustare. Gli uomini della Piccola Nostalgia sono coloro che, dopo aver costruito un mondo con i loro sensi, si accorgono che esso e' piccolo e soffocante; percio', bramano una casa piu' grande e ariosa. Ma invece di cercar nuovi materiali ed un nuovo capomastro, raccattano i vecchi materiali e continuano ad affidarsi allo stesso architetto, i sensi, e come il pesce che salta dalla padella alla brace, essi sfuggono ad un piccolo miraggio, solo per essere allettati da un miraggio piu' grande.Fra gli uomini della Grande Nostalgia e quelli della Piccola nostalgia vi son le grandi masse degli uomini- coniglio, essi non hanno nessuna nostalgia, s'accontentano di scavar le loro tane, e in esse esser felici di vivere, moltiplicarsi e morire.L'uomo della Grande Nostalgia e' simile a un'aquila covata da una gallina di cortile e posta nella stia dei pulcini...ma presto essa si sente un'estranea, ed una paria fra loro e vien beccata da tutti, perfino dalla madre;  ma ricoperte di penne l'ali il suo volo sarà stupefacente!....." Rapido e' il nostro passaggio, senza sosta il nostro cammino tra due vuoti su cui poggia un ponte...".....HUWA AL QAHHARALLAHU AKBARSalamNur ala Nur