Anemos

My Orient...


  Ho passato dieci anni della mia vitanella cabina di un aereo.Un muso affusolato di metallo, vetritemperati e super resistenti,neri bottoni , levettte e cloquee tutti quei quadranti a colorare l'ariapressurizzata.Quasi una parte di me, se ci penso,come in me è entrato quel cielosempre azzurro oltre le nuvoleerranti.Pochi sprazzi di grigio qualchescroscio di pioggia a rendere gli animi dei passeggeripieni di quella tensione che a me,ivece, non mi è mai appartenuta.Eppure ho visto cieli stellati e nottibuie come nel midollo di una tenebra emai ho pensato che tutto sia destinatoa finire ...a polverizzarsicome pulviscolo di stelle.Ho attraversato tante stradein questi anni, città diversissimee distanti tra loro per cultura,per lingua e costumi.Mi sembra di aver vissuto tra le stellepiu di quando quelle stelleho  attraversato,certamente di striscio a anni lucema le vedevo piu vicino di quantole abbia viste quasi ogni altro mortale. 
 Le donne che ho incontrato peròhanno sempre avuto per mela costante della bellezza,il ripetersi di un infuso di affinitàe modi d'essere che sapevoriconoscere al primo sguardo.Mi bastava incrociare gli occhi persentirne i pensieri piu nascosti.Le orientali sembrano le piu distantifra tutte le donne, ma solo all'apparenza.Sono misteriose icone di una rara bellezza, mi hanno sempre conquistato, più di quanto abbia saputo fare io all'inizio.Quel loro raffinato intenderequella misurata eleganza dei costumie i movimenti del corpo simili a una danzadimenticata dagli uomini occidentali.In oriente ho vissuto tre anni,  Giappone, Corea, Thailandia e altre roccaforti del femminino perfetto,dove il linguaggio del corpoè linguaggio dello spirito, dove il sessonon'è un podotto di consumo, anchese incontri schiere di invertebratiattirati da una libidine inesplosanei propri confini dovuta allaincapacitàdi relazionarsi con leproprie donne. 
 No...qui la pelle segue il tocco delle dita,emana un energia che fa vibrare le cordedell'anima, il corpo si flette ai comandi della vocecome una musica che incanta.Gli occhi ti cercano, scandaglianorovistano con grazia ogni centimetrodi te e insegnano quella misteriosaarte d'amare che i piu hanno dimenticato.In oriente ho imparato a usarel'Olfatto.In quest eterre dove il sole nascebenedicendo il respiro di ogni essereho imparato che le mani, i piedi e comeogni brandello della mia pelle ha le suecorde, quell'intenso vibrare che chiamoil Tatto.In questo angolo di mondo cristallinoho imparato l'importanza sconosciutadel Respiro.Perche vivere non'èsolo un inzufflare aria nei polmoni ma èascoltare il ritmo del propio respiro,l'esigenza di un rinnovo di ogni singolaparte di noi stessi, attraverso il bisognodi vita da profondere con ciò che che cidispensa ilcreato.Le ho rispettate quelle donne che si pieganocome giunghi sotto una carezza sul capo,docili le ho ammansite e col sorrisomi hanno ripagato, servizievoli,mai senza dignità si sono date,sempre offrendosi con grazia ai piaceridella carne, nutrendo il mio spiritocome credo abbiano fatto anche loro. 
 Non sono schiave, non sono bambolesono donne che amano e riconoscendoun ruolo che le rende appagatenell'offrirsi, nel soddisfare sapendosisoddisfatte da un obbedienza che lerende piene di piacere,concentrando la loro arte di intratteneree di soddisfare il proprio uomocome una geisha il proprio amante.Dominus_Flamel