EFFETTI PERSONALI

"18 FEBBRAIO 2015: 'MERCOLEDI' DELLE CENERI'"


Con il 'Mercoledì delle Ceneri' è iniziato il periodo più importante dell'intero calendario liturgico della Chiesa: la Quaresima. Come quasi tutti sanno ogni periodo liturgico della Chiesa ha i suoi colori: Bianco (nelle celebrazioni del Natale e della Pasqua, in primis, e in altre) Rosso (la domenica delle Palme, il Venerdì Santo, Pentecoste, per ricordare i Santi che hanno subito il martirio); Verde (è il colore di tutto il periodo del 'tempo ordinario'); Oro (per sottolineare l'importanza di alcune 'Solennità'); Azzurro (colore che rapppresenta tutte le celebrazioni in onore della Vergine Maria); Rosa (i paramenti di questo colore sono indossati durante il periodo di Quaresima per 'alleggerire' il periodo penitenziale e poter celebrare la 3a domenica di Quaresima detta 'Gaudate' e la 4a detta 'Lateare' ; Viola il colore dell'Avvento, della liturgia dei defunti e della 'Quaresima', appunto. Colore che simboleggia lo spirito di penitenza  ma anche l'attesa, la speranza di incontrare Gesù. Periodo di purificazione per l'intera cristianità, la Quaresima è il cammino che porta alla gratificazione più forte in assoluto, per chi crede, che è la 'Pasqua di Resurrezione di Cristo Gesù'. Nel corso dei secoli i suoi riti sono cambiati, sono stati modificati... ma il senso è rimasto quello. Quello che parte dalla riflessione e dalla 'penitenza' ispirato dai quaranta giorni nel deserto di Gesù che lì, da 'uomo', dovette superare diverse prove. Solitudine, sete, fame, caldo di giorno, feddo di notte e, la più forte delle tentazioni: quella del demonio. Tentazioni che  l'uomo Gesù superò è che spesso, purtroppo, noi 'gente comune', con le nostre debolezze non riusciamo a superare. Può essere di conforto il fatto che il buon Dio ama molto 'gli uomini di buona volontà'.. Quindi, se pur inciampando, cadendo e rialzandoci, riprendiamo il cammino, Egli è paziente e perdona tutti: l'importante è che il nostro 'sforzarci di correggerci' sia sincero... Questo è l'intrinseco significato di 'penitenza' richiesto, non gesti eclatanti o sacrifici indicibili. Solo la semplice, sincera, ferma volontà di diventare 'migliori'.Durante la celebrazione del rito delle 'Ceneri' (ceneri ricavate dalla bruciatura dei ramoscelli di ulivo benedetti della domenica delle Palme dell'anno precedente) la liturgia prevede che i fedeli si facciano cospargere il capo, o fare un segno di croce sulla fronte, dall'officiante, il quale recita una breve formula per propiziare un percorso che porterà  alla Pasqua di Resurrezione, finalizzato al nostro ravvedimento e rimbustimento nella fede, recitando una breve frase, secondo i casi: "Convertiti e credi al Vangelo", che serve a spronare a leggere il Vangelo, anche una sola pagina al giorno, e meditare quella pagina per qualche minuto... oppure: "Ricordati che sei cenere e cenere ritornerai" che, come è facile intuire, suggerisce di lasciare la vanità di cui sono pieni i cuori e il mondo e abbracciare l'umiltà... Riconoscere di essere creature e che, per quanto belli, bravi, ricchi, intelligenti, potenti o famosi... un giorno la 'morte' ci renderà tutti 'uguali' per quanto possano essere ricche le nostre tombe e pompose le nostre lapidi. E saremo giudicati in merito alle 'opere' non alle 'apparenze'! Di tutte le pratiche che proprone la Chiesa in questo periodo amo particolarmente partecipare i 'Venerdì di Quaresima'... durante le cui celebrazioni si medita la 'Via Crucis'... e il 'triduo pasquale': Giovedì Santo (Gesù istituisce il sacramento dell'Eucarestia e si tiene il rito de 'la lavanda dei piedi'), 'Venerdì Santo' cerimonia durante la quale si legge per intero la 'Passione di Cristo'; 'Sabato Santo' in cui, con la 'veglia pasquale', si attende la Resurrezione di Cristo, la 'Domenica' delle domeniche: la 'Pasqua del Signore' che quest'anno cadrà il 5 aprile. E' l'avvenimento più affascinante e commovente di tutto l'anno liturgico: lo adoro. Anche più dello stesso Natale! Forse perchè nel cuore ci si rallegra, sì, della venuta di Dio sulla terra attraverso la nascita del Bambinello... ma si sa già che quel piccolo Bambino dovrà patire tanto durante la sua breve vita... Ecco perchè il periodo di Quaresima mi affascina così tanto perchè quel Bambino nato in una grotta di Betlemme, passato da tante tribolazioni, morto per amore degli uomini e di una morte infamante e tremenda, quella notte tra il Sabato Santo e la Domenica di Resurrezione, trionferà ancora, dopo più di duemila anni, su tutto e su tutti. Mi è gradito riportare, qui sotto, la strofa finale ma più... d'"effetto"... di una delle più belle poesie del grande Totò... uomo credente e attento alle cose della Chiesa, fine conoscitore degli uomini e dell'animo umano... Egli  ne "'A livella" scriveva, facendo parlare Gennaro Esposito, 'o scupatore', che, rivolgendosi al 'nobile Marchese di Rovigo e di Belluno' dice...
 ... "'A morte 'o ssaje ched'e?".... è una livella. 'Nu rre, 'nu maggistrato, 'nu grand'ommo, trasenno stu canciello ha fatt' 'o punto c'ha perzo tutto, 'a vita e pure 'o nomme tu nun t'he fatto ancora chistu cunto? Perciò, stamme a ssenti... nun fa' 'o restivo, suppuorteme vicino - che te 'mporta? Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive: nuje simmo serie... appartenimmo â morte!"
 E già... Penso però, senza nulla togliere al grandissimo artista, dalle cui splendide parole prendo spunto per concludere, che si potrebbe cominciare da 'vivi' ad essere 'seri'... In fondo credo che da 'morti' servirebbe a 'ben poco'... Buon e proficuo 'periodo di Quaresima' a tutti... Amistad