EFFETTI PERSONALI

"DOLOROSE MEMORIE"


 
 Wladyslaw Szpilman:Questo era il nome de "Il pianista" del celebre film di  Roman Polansky.La pellicola, infatti, è basata sulla sua autobiografia. Pianista da alcuni anni alla radio polacca, nel libro, racconta che, appena un'ora prima dell'ingresso dei nazisti in Varsavia, aveva eseguito al pianoforte, il 'notturno' n° 20 di Chopin, di cui era grande estimatore. Era il 1° settembre 1939. Iniziava così la II guerra mondiale, follia che sarebbe durata fino al 27 gennaio 1945.La ballata che il pianista Szpilman (interpretato da un eccellente Adrien Brody),  suona per l'ufficiale delle SS, anch'egli appassionato di Chopin, è, forse, una delle più celebri del compositore. Opera che, indiscutibilmente, gli salverà la vita.Il film, forse uno dei più belli sulla Shoah, tratteggia particolarmente, l'aspetto interiore del protagonista: la paura, la solitudine, l'amore per la musica che lo tiene in vita. Diretto da un ebreo, Polansky, su racconto di un ebreo, Szpilman, riesce a trascinare dentro la pellicola qualsiasi spettatore, anche il più distratto. L'orrore della persecuzione, della ghettizzazione, della deportazione e dello sterminio del popolo ebraico, in esso, sono resi ancora più strazianti, se mai fosse possibile, proprio dalle note dello straordinario  talento  di Fryderyk Chopin.