Ho avuto una chiacchierata domenicale con un intimo amico,di professione notaio, qui nella mia città,in merito al suo leggermi, di tanto in tanto,e che, rispondendo ad alcune mie domande 'specifiche', bontà sua!,mi ha chiarito molte cose, specialmente quelle che non andrebbero fatte mai.Alcune le riporto qui sotto,che, per maggior esattezza dei termini,ho preso dalla rete...
Con il termine “plagio” si fa riferimento all’azione di chi si appropria in tutto o in parte di un’opera altrui usurpandone la paternità, ossia dichiarandosene l’autore. Il plagio rientra nella violazione dei diritti morali.
Si è invece di fronte a una seconda macro-categoria di violazioni, la “contraffazione”, ogni qualvolta un terzo, pur rispettando la paternità dell’opera altrui, la utilizzi (ossia ne effettui una riproduzione, ne distribuisca degli esemplari in qualsiasi formato, la diffonda al pubblico attraverso un qualsiasi canale di comunicazione, ne effettui un’elaborazione, ne ricavi una versione tradotta) senza il consenso del suo autore (o degli aventi diritto, come un editore).
Potrei continuare, ma concludo dicendo che, di qualsiasi cosa io scriva,in qualunque momento,posso dimostrare di esserne l'autrice.Non esistono solo la SIAE o il Copyright!
Il resto della chiacchierata resta personale....
Auguro a tutti una settimana strepitosa!
Amistad
