Libero di correre

Staffetta Roma - Cascia 2009


Staffetta – Pellegrinaggio Roma - Cascia Sono nove i dipendenti del Comune di Roma che si apprestano a ricevere il saluto, sotto la statua equestre del Marco Aurelio al Campidoglio, da parte dell’Onorevole Alessandro Cochi , consigliere comunale con delega allo Sport.Presenti al via della Staffetta-Pellegrinaggio da Roma a Cascia: Tagarelli Monica, Matteotti Bruno, Guidobaldi Massimo, D’Ambrosi Fabio, Napoleone Gabriele, Tomassi Antonio, Gennaretti Alessandro, Bordi Elio e Girometti Emiliano.Dopo le foto di rito, si parte di corsa, alternandosi uno ogni ora per un lungo pellegrinaggio di circa 150 km!Ci accomuna un forte sentimento religioso che va oltre il gesto atletico. Altro obiettivo è quello di portare un messaggio di pace tra i popoli, che insieme alla bandiera italiana, viene anche manifestato indossando dei copricapo come simboli tradizionali. Siamo tutti coscienti del grosso impegno e di quali difficoltà andremo ad affrontare, ma tra noi c’è gente, come il sottoscritto, esperta in questo genere di iniziative. Tutto ciò suscita ilarità e scetticismo da parte dei colleghi che attendono la partenza! Il fisico non manca e nemmeno lo spirito.Altro scoglio da superare è come uscire da Roma, superare il traffico cittadino non è impresa da poco! Non a caso tra i partenti ci sono agenti di Polizia Municipale, che conoscono il territorio e le opportune alternative.  La scelta del percorso ha avuto uno studio attento, prima di partire, proprio per salvaguardare l’incolumità di tutti. Si opta per la pista ciclabile esistente sulle rive del Tevere, che condurrà la prima frazionista, accompagnata da Tomassi in bici, Tagarelli Monica. Essi giungono a Via di Villa Spada dopo 13 km circa dal Campidoglio. I successivi frazionisti Bordi Elio, Girometti Emiliano e Matteotti Bruno in bici, si trovano a percorrere quindi parallelamente la SS.Salaria, fino alla Borgata Fidene, per poi riscendere sulla Salaria stessa.Superato il cavalcavia del G.R.A., la statale sembra abbastanza libera dal traffico veicolare e ben illuminata fino a Monterotondo Scalo. Qui il percorso non presenta rilevanti condizioni di disagio e non richiede grosso impegno fisico agli staffettisti, in quanto è sufficientemente piatto.Non è voluto, ma il primo vero tratto impegnativo capita a D’Ambrosi (memore dell’edizione 2007) che conclude la sua ora di corsa in prossimità di Passo Corese, maledicendoci!Oramai il traffico veicolare va scemando e i prossimi ad avvicendarsi sono avvantaggiati per ciò che riguarda la temperatura serale, ma non per quello che riguarda le variazioni altimetriche!E’ la volta del sottoscritto e di Napoleone Gabriele, chiamati a superare un tratto di strada molto impegnativo che va da Poggio Nativo a Poggio S.Lorenzo. La nottata scorre veloce sotto un cielo limpido e stellato, dove fanno apparizione le lucciole!! (da non confondere!)…insetti di cui a Roma, da tempo se ne sono perse le tracce.Direi più che colleghi! L’atmosfera è un’altra; sembra esserci conosciuti e frequentati da chissà quanto tempo! Nasce un’intesa quasi perfetta, ognuno di noi è pronto a dare il meglio di sé, anche senza esperienze pregresse. Da dove provengano tali energie è inspiegabile!Ci troviamo a transitare nella Valle Santa e nei territori del Cammino di S.Francesco, ma per notare i paesaggi e godere dei  bellissimi panorami, si dovrà attendere le ore 4:30’, dopo che si è superati Rieti con le sue caratteristiche mura perimetrali e la zona dei Laghi Lungo e Ripasottile, sullo sfondo il Terminillo con le vette ancora innevate!Si raggiunge Apoleggia, Morro Reatino piccoli centri abitati, posti dopo interminabili salite, che solo il mitico “Pirata” Tomassi Antonio può vincere!Fortunati nella prima loro frazione di corsa, Tagarelli  e Bordi  assaggiano anche loro le asperità. Non ancora terminata la salita di Bordi, interviene un indiavolato Matteotti, redivivo aggiungerei, dopo aver smaltito la fatica della prima sua frazione, che gli aveva causato crampi e per questo aveva viaggiato nel furgone – ammiraglia, disteso nell’abitacolo, gambe all’aria!!Solo 7 sono i km percorsi in circa 40’, da Matteotti, arresosi poco prima della Torre del Fuscello, punto con più alto dislivello positivo (1050 m) di tutto il tracciato.Sono appena le ore 5:19’ del mattino del 22 maggio 2009 e fa anche leggermente freddo.E’ il turno di Gennaretti  Alessandro che dopo aver scollinato, si lancia in direzione di Leonessa transitando sul lungo e altissimo Viadotto della Val Nerina. Al bivio per Monteleone di Spoleto,  mancano 21 km per Cascia.Notiamo, dal respiro di Gennaretti, che all’esterno l’aria è davvero fredda, a confermare ciò è il sottoscritto che gli da il cambio, percorrendo gli ultimi 17 km affiancato prima da D’Ambrosi e successivamente da Girometti e Bordi.Insieme si percorre la valle di Monteleone di Spoleto e le sue fredde gole, con bei tratti di salita su tornanti di media montagna.Gli ultimi 5 chilometri in direzione di Cascia, sono tutti in discesa . Le andature aumentano ed è Matteotti, desideroso di esserci, a non tenere il passo….dopo il gran premio di montagna, lo sprint finale!!!..L’ultimo chilometro ci sembra di non toccare il duro asfalto che ci conduce trionfanti e soddisfatti alle ore 8:41’ (dopo 13 ore circa) al centro di Cascia. Giusto in tempo, prima che per ordine pubblico, venga chiusa la strada per permettere il passaggio della processione storica, classica rappresentazione nel giorno dedicato a S.Rita. Massimo Guidobaldi