Fossi stata io Franz Kafka a quest’ora sarei ancora lì (ehm…dove?) a mordermi…uf, cosa?...facciamo…facciamo…l’aura? (dev’essere peggio che baciarsi i gomiti!) per aver perso l’ennesima succu-truculenta occasione di destreggiarmi e darmi lustro con un altro racconto dell’Orrore in Burocrazia. “Cacchio, cacchio, cacchio sarebbe stato un successone!”.Stamattina, insomma, ero alle prese con uno di quegli episodi in cui sembra che occasionali esponenti del genere umano ti si sbuccino apposta ignominiosamente sotto gli occhi per farti scoprire di loro il peggio del peggio e farti annusare il tanfo del lercio.Si potrebbe scrivere un capitolo sulla superficialità... Un altro sulla follia pura. Uno sugli ignavi. Uno sull’esuberante testa (di) che ha snocciolato un mare di cassate come fossero giuggiole brevettate di cui lui solo conosce la ricetta. E scattare un’istantanea con una vecchia (leggasi vintage) kodak per immortalare in tinte fosche tra il giallognolo ed il verdognolo il blob che si sta impadronendo del tuo cervello in fumo e che ti cristallizza sul volto quell’espressione tra l’inebetita e l’incredula.Poi rinvieni e cominci a realizzare che il confine tra l’essere idealisti e l’utopia è davvero molto labile. “Se non sto attenta rischio di finire inghiottita in quell’invisibile fessura tra i due mondi”.Ma in ogni storia c’è un eroe e – se è una storia onesta – anche un’eroina. In questa, l'eroe è un prode che mi ha risposto dal call center del Ministero. Quasi più rammaricato di me per l’insensato disagio inflittoci (lunga la lista degli sfigati), il suo tono dispiaciuto e la sincera assistenza offerta ha rianimato il mio cuore spento ed insegalito. L’istantanea si è autoincendiata con uno scoppiettio; l’espressione del mio volto si è ammorbidita.L’eroina. La pacioccona Susanna-tutta-panna gentilissima che mi ha servita in negozio…e non era merchandising: quello lo riconosco. (Ho comprato la lavatrice!!).E qui chiudo, ché ‘sto post è già troppo lungo...Eh, no, sbagliato. Manca ancora una postilla importante, sull' Insostituibile Valore Aggiunto - anche a 950 km di distanza - di un adorabile pirata .
Fraaaaaanz!!
Fossi stata io Franz Kafka a quest’ora sarei ancora lì (ehm…dove?) a mordermi…uf, cosa?...facciamo…facciamo…l’aura? (dev’essere peggio che baciarsi i gomiti!) per aver perso l’ennesima succu-truculenta occasione di destreggiarmi e darmi lustro con un altro racconto dell’Orrore in Burocrazia. “Cacchio, cacchio, cacchio sarebbe stato un successone!”.Stamattina, insomma, ero alle prese con uno di quegli episodi in cui sembra che occasionali esponenti del genere umano ti si sbuccino apposta ignominiosamente sotto gli occhi per farti scoprire di loro il peggio del peggio e farti annusare il tanfo del lercio.Si potrebbe scrivere un capitolo sulla superficialità... Un altro sulla follia pura. Uno sugli ignavi. Uno sull’esuberante testa (di) che ha snocciolato un mare di cassate come fossero giuggiole brevettate di cui lui solo conosce la ricetta. E scattare un’istantanea con una vecchia (leggasi vintage) kodak per immortalare in tinte fosche tra il giallognolo ed il verdognolo il blob che si sta impadronendo del tuo cervello in fumo e che ti cristallizza sul volto quell’espressione tra l’inebetita e l’incredula.Poi rinvieni e cominci a realizzare che il confine tra l’essere idealisti e l’utopia è davvero molto labile. “Se non sto attenta rischio di finire inghiottita in quell’invisibile fessura tra i due mondi”.Ma in ogni storia c’è un eroe e – se è una storia onesta – anche un’eroina. In questa, l'eroe è un prode che mi ha risposto dal call center del Ministero. Quasi più rammaricato di me per l’insensato disagio inflittoci (lunga la lista degli sfigati), il suo tono dispiaciuto e la sincera assistenza offerta ha rianimato il mio cuore spento ed insegalito. L’istantanea si è autoincendiata con uno scoppiettio; l’espressione del mio volto si è ammorbidita.L’eroina. La pacioccona Susanna-tutta-panna gentilissima che mi ha servita in negozio…e non era merchandising: quello lo riconosco. (Ho comprato la lavatrice!!).E qui chiudo, ché ‘sto post è già troppo lungo...Eh, no, sbagliato. Manca ancora una postilla importante, sull' Insostituibile Valore Aggiunto - anche a 950 km di distanza - di un adorabile pirata .