Umbilicus Pop

Allegra Per Errore


La vita è strana e divertente.Così.Anni or sono conobbi una bambina che si chiamava Allegra di nome e Per Errore di cognome.Tutti la chiamavano Apè con affetto e per diletto: una simpatica abbreviazione che comprendeva il nome e comprendeva il cognome. Ed il nome ed il cognome ne raccontavano la storia al vento, ai fiori, ai prati, ai parchi, al mare in tutte le stagioni.Lei veniva da giorni uggiosi in cui era già morta, morta almeno per metà e il suo volto triste dava voce al dubbio di non poter più resuscitare, neanche con le smorfie pagliacce di una mandria di cincillà in un campo di violette o con il solletico di mille petali di lillà. Lì...là?Ma un giorno accadde che aprì i suoi occhi di quel colore-che-lei-non-sa su una nuova verità: all'improvviso realizzò che si era solo persa; se ne accorse con clamore e sentì tutto il tepore di un'evidenza così eclatante radiosa smagliante e trasparente, roteante e starnazzante, forse scandalosa?, per alcuni noiosa e per altri un po' altezzosa, per molti pretenziosa, per i più pericolosa come dardo che abbia in punta un'accusa da scoccare; e dire che Apè stava zitta zitta e non aveva ancora che un arco malandato e sulle frecce solo sogni, di cui qualcuno snocciolato con impalpabile retrogusto al borotalco mentolato.Lì...? Là...?Si era persa e solo questo era il suo cruccio oramai: riprendere il cammino; il pit stop era bastato e aveva desiderio di uno scalpitio di passi roboanti.Era lì ed era là ed era dappertutto quando vide quella giovane donna che incedeva canticchiando e zigzagando e poi dritta dritta quasi come un soldatino seguendo il ritmo ondeggiante dei suoi nastri colorati.Le andò incontro, la fermò e poi le chiese:"Mi scusi signorina, lei mi sa dire qual è la strada per il muro del pianto?"La donna guardò Apè fisso fisso, sollevò l'indice e "Per...di...là", disse; poi si incamminò dal lato esattamente opposto con la sua scia di colori e di pensieri.La bambina da quello sguardo rimase un po' perplessa, disorientata e poi parecchio sollevata come da un fremito di ali di un buffo colibrì.Così si disse "Occhei ci sto" e con i capelli al vento decise di seguire quella donna...per di qua...e di perderla quella strada per farne un' altra lastricata di allegria, paladina dell' esegesi astratta di un'astrusa indicazione.