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Casa


Si trascinava il sole dentro i  tuoi occhi,prima che il freddo dell’acciaiosoffiasse il respiro di Saturno.Fuori_usciva la sabbia dalla clessidra,mentre abbandonava il sole del mattinoimbrattato sul tuo volto.Anch’io sento queste sfumaturecome la ghiaia sotto la mia pelle,e non riesco a trovare la chiaveper spegnere la pioggia.Ho bisogno di ri_lasciare il sole;guardare di nuovo verso il cielor­_allineare il mio Saturno.Non appartengo a questo postola strada è sospesa dai detriti…Voglio solo andare a casa.(é passato più di un anno, un lungo viaggio negli abissi della mia anima. Nulla è andato sprecato, nulla. E qui oggi voglio dirTi grazie, senza nulla aggiungere perchè Tu sai).F.