AlzaGliOcchiAlCielo
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Post n°24 pubblicato il 04 Settembre 2007 da angie.06
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Se io parlassi le lingue degli uomini e degli angeli dalla lettera di San Paolo ai Corinzi, 13 |
Oggi,mentre ero in ospedale con mia madre,ho assistito ad una cosa che non mi è piaciuta molto...C'era un signore che leggeva tranquillamento il Vangelo:una signora che gli era accanto notando questa cosa,gli ha chiesto dei salmi che stava leggendo e si sono ritrovati a discutere in modo tranquillo di come vivevano la lor fede,essendo uno evangelista e l'altro testimone di geova...fin qui tutto bene,anche se non mi piaceva le risa sotto i baffi della donna che stava dietro al bancone delle prenotazioni(che poi è proprio lei la protagonista dell'episodio che non mi è piaciuto).quando all'improvviso scoppia dicendo che questo non era il luogo adatto x parlare di "queste cose",che magari gli altri non volevano sentire e che era meglio se chiudevano la conversazione...io volevo rispondere,ma avevo timore di creare una qualche discussione troppo accesa e dato che le due persone "richiamate" si sono carinamente scusate e tornate ognuno a fare le proprie cose,ho evitato,un pò pentendomene anche...ma quello che mi turba è che fino al quel momento le stesse persone avevano parlato tra loro e con altri,di tutto e senza aver alcun richiamo...com'è che come hanno cominciato a parlare del Signore,non andava più bene?...se anzichè di fede avessero parlato di calcio o della lotteria so sicura che non avrebbe avuto niente da ridire!...le mie conclusioni sono due:primo siamo in un paese libero e siamo liberi di palare di ciò che vogliano nel rispetto delle norme della buona educazione,quindi liberi anche di parlare dellla propria fede in modo tranquillo,come quelle persone stavano facendo;secondo,perchè c'è tanto "astio" nel sentire parlare le persone di Dio?(certo ci sono alcuni che sono così' insistenti che danno un pò fastidio,ma una buona parte è molto educata e tranquilla ed è magari anche piacevole dialogare...) |
...io abito in un rione popolare dove ne accadono un pò di tutti i colori:mi ritrovo a vedere gente vivere nella più completa ignoranza ed inciviltà;persone che si credono più furbe di altri e vogliono fare i padroni;se ne fregano della legge e delle più primitive regole di comportamento civile;bambini lasciati per strada dalla mattina alla sera,senza il minimo controllo...tutto ciò a me sembra impensabile,ma per loro è normalità!osservando dalla finestra della mia camera mi chiedo cosa passi nella loro testa,che obiettivi hanno per il loro futuro,cosa vogliono costruire e se si chiedono mai,guardando il cielo,come faranno quando si troveranno dinanzi a Dio!(ci tengo a chiarire che non mi reputo meglio di loro su questo punto perchè anche se non faccio ciò che fanno loro,ho comunque i miei peccati da farmi perdonare)probabilmente non hanno per niente timore di Dio,perciò si comportano così,ma poi li vedo invocare il Suo nome,andare in chiese e tutto...ma subito dopo bestemmiare.Mi chiedo se invocare il nome di Dio sia diventato un'abitudine,un modo di parlare,più che una vera e sincera invocazione.Si può parlare di fede e subito dopo andare contro alle leggi di questa fede?tutti chi più chi meno,involontariamente andiamo contro le leggi di Dio,ma quando lo si fa volontariamente?...nn so |
...il mondo è in preda al dolore della morte perchè è in preda al peccato,non il mio o il tuo ,ma il nostro,quello che passa di padre in figlio dal primo "no" orgoglioso che si è annidato in noi:'grazie,no Dio,non ho bisogno di te.se tu ci sei,fai ombra alla mia libertà e perciò se devo esistere io devi sparire tu'...quando l'uomo chiede a Dio 'dove sei?',Dio chiede all'uomo ' e tu dove sei?dove sono io nella tua vita?dov'è il tuo cuore?'Dio non veglia sulle nostre tragedie per inviarcele cinicamente.Dio veglia sul nostro male perchè ne nasca un bene. Andrea Tornielli |
“…Ma qual è la risposta di Dio alla sofferenza umana?…La risposta di Dio è un atto d’amore inimmaginabile da qualsiasi pensiero umano:il Creatore sacrifica se stesso per redimere e salvare l’umanità peccatrice…Il Figlio di Dio,in un preciso momento della storia umana,è diventato come uno di noi,si è “incarnato” nascendo da una donna.L’Onnipotente si è fatto limitato,dipendente dalle cure di un padre e di una madre,ha sofferto dolori atroci e si è sacrificato per noi,morendo sulla croce….Ecco la risposta divina:Dio sacrifica se stesso per essere compagno di strada dell’uomo sofferente.Dio stesso accetta di soffrire,diventa una spalla su cui piangere,un volto al quale rivolgere il nostro perché,il volto di Qualcuno che ci conosce,ci comprende perché Lui stesso ha patito l’atrocità del male e l’ingiustizia." ...continua |
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 07:33
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il 25/03/2009 alle 06:32
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il 25/03/2009 alle 05:34
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il 25/03/2009 alle 05:14