V★ IL MIO PRIMO MAGGIO A tutti, a quanti, spossati dalle macchine, si sono riversati per le strade, a tutti, alle schiene sfinite dalla terra e che invocano una festa, il primo maggio! Al primo fra tutti i maggi andiamo incontro,compagni, con la voce affratellata nel canto. E’ mio il mondo con le sue primavere. Sciogliti in sole, neve! Io sono operaio, è mio questo maggio! Io sono contadino, questo maggio è mio! A tutti A quelli che, scatenata l’ira delle trincee, si sono appostati in agguati omicidi, a tutti, a quelli che dalle corazzate sui fratelli hanno puntato le torri coi cannoni, il primo maggio! Al primo fra tutti i maggi andiamo incontro, allacciando le mani disgiunte dalla guerra. Taci, ululato del fucile! Chètati, abbaiare della mitragliatrice! Sono marinaio, è mio questo maggio! Sono soldato, questo maggio è mio! A tutte le case, le piazze le strade, strette dall’inverno di ghiaccio, a tutte le fameliche steppe, alle foreste, alle messi, il primo maggio! Salutate il primo fra tutti i maggi con una piena di fertilità, di primavere, di uomini! Verde dei campi, canta! Urlo delle sirene, innalzati! Sono il ferro, è mio questo maggio! Sono la terra, questo maggio è mio! di Vladimir Majakovskij, 1922
1MAGGIO
V★ IL MIO PRIMO MAGGIO A tutti, a quanti, spossati dalle macchine, si sono riversati per le strade, a tutti, alle schiene sfinite dalla terra e che invocano una festa, il primo maggio! Al primo fra tutti i maggi andiamo incontro,compagni, con la voce affratellata nel canto. E’ mio il mondo con le sue primavere. Sciogliti in sole, neve! Io sono operaio, è mio questo maggio! Io sono contadino, questo maggio è mio! A tutti A quelli che, scatenata l’ira delle trincee, si sono appostati in agguati omicidi, a tutti, a quelli che dalle corazzate sui fratelli hanno puntato le torri coi cannoni, il primo maggio! Al primo fra tutti i maggi andiamo incontro, allacciando le mani disgiunte dalla guerra. Taci, ululato del fucile! Chètati, abbaiare della mitragliatrice! Sono marinaio, è mio questo maggio! Sono soldato, questo maggio è mio! A tutte le case, le piazze le strade, strette dall’inverno di ghiaccio, a tutte le fameliche steppe, alle foreste, alle messi, il primo maggio! Salutate il primo fra tutti i maggi con una piena di fertilità, di primavere, di uomini! Verde dei campi, canta! Urlo delle sirene, innalzati! Sono il ferro, è mio questo maggio! Sono la terra, questo maggio è mio! di Vladimir Majakovskij, 1922