A volto scoperto

Ad Alice


 Rievoca, con voce melodiosa di canto, o Alice di sogni infranti, le ilari risate che abbondarono sui nostri sorrisi.Errando tra verde di campi, danzammo al ritmo di note; del vento i sospiri, sospinsero languidi foglie d’autunno. Con fiori noi stesse intrecciammo condanna, incoronando auree le chiome con ghirlande di rose e spine. Ricordi lunghe le soste al lago di specchi?Come Narciso perdemmo l’anima, inerti i corpi sull’arida sponda, smorzati i respiri tra alghe e spume. Rammenti il gelido tocco sull’acqua di brina?Come rose annegate negli abissi dell’oblio sprofondammo,ove divenimmo regine. Delireremo all’infinito incoscienti sotto piogge sottili, perché disperso tra i flutti, naviga il nome di quando eravam bambine. E sulle nostre labbra mute, bocci lividi in fiore, freme il desideriodi amore mai vissuto.