UN BUON GIORNO...

LA REGOLA (dedicato a Cavalieri e Dame)


 
 O cavaliere di saggia maestria che sul cavallo ponesti l'ammanto acchè il destriero, fugata la via saltò né fossi fin oltre il recinto che ci rifugge dal tetro sgomento Tu che riuscisti in tal prodi gesta e ti beasti del dolze canto sappi ch'io, Dalak, celato nel viso, servo di vizi, piegato al rimpianto, so ormai discerner fin oltre la vesta Se c'è una regola nel cavalierato è quel dettame che in ultimo apprendi arcigno e tenace come il ferro sguainato ai più sfuggente quale dardo infuocato ma alfin più insigne di pariglie o fendenti E' la benefizia che a te rimando, un requisito dal tempo dei giusti, si suol chiamare nobiltà e riguardoverso colui che portò, non per suo torto,di mala sorte il tetro stendardo.