un Cuore e una Mente

ecco la storia delle bolle di sapone


Sono stata un po' assente da questo blog, per motivi di studio e per stanchezza...e anche per quelle bolle di sapone di cui parlavo. Sarò più chiara...anche se si sarà capito lontano un chilometro!!E SENZA BINOCOLO.Ho conosciuto un ragazzo...o meglio ci siamo conosciuti verso fine settembre i primi di ottobre. Una conoscenza come tante, tramite amici. Carino e simpatico. Diciamo che è stata la prima cosa che mi ha colpito (ovviamente non sono ipocrita, la bellezza è la prima cosa che colpisce di una persona). E' capitato poi qualche altra volta che ci siamo visti, sempre in contesti di uscite con altri amici. Ah....da precisare: la prima cosa che mi è stata detta su di lui, che si era lasciato con la ragazza i primi di settembre, dopo 5 anni e con progetto di matrimonio tra un paio di anni. Considerando la mia situazione, a prescindere dal punto di vista sentimentale ma relativamente al tipo di persone che riesco ad attirare, che vedono in me il confessionale, la persona con cui parlare e sfogarsi....la prima cosa che ho pensato: ECCOTENE UN ALTRO, MO VEDI SE NON LO ISPIRO COME CONFESSIONALE!! Non è che mi sono chiusa a riccio: DI PIU'!! Un altro di cui sentire le lamentele, gli sfoghi, le frustrazioni...un altro a cui potenzialmente fare da bastone...no...un altro no...basta! Ma le cose sono cambiate....o meglio, io sempre tesa come un gatto in procinto di scattare...ho voluto vedere cosa sarebbe successo. Piano piano mi si è avvicinato, prima con messaggini su FB, poi con email...poi mi ha lasciato il suo numero di telefono. E io sempre lì in attesa di vedere che cosa sarebbe successo, chiedendomi il perchè di tutto questo. L'interesse da parte mia iniziava a manifestarsi....Ma ero in attesa di vedere il suo interesse che punto voleva andare a toccare. Abbiamo iniziato a sentirci via sms, qualche messaggio sporadico. Un paio di uscite...poi un giorno mi chiede di accompagnarlo a Rieti (ha casa lì vicino) per consegnare alcuni documenti e chiedere delle info. La mia faccia ha assunto un grande punto interrogativo...mi sarebbe piaciuto, anche per conoscerlo meglio e chiacchierare un po' di più. Mille pippe mentali come al mio solito alla fine accetto. Bella giornata, passeggiata a Rieti, visita a Greccio e al convento francescano, passaggio a casa sua (non pensate male, entrati e usciti da casa). Parlando del più e del meno esce il discorso sulle stelle e le costellazioni e visto che sono appassionata gli dico che poi gli spiego come identificare la stella polare e l'orsa maggiore, facendogli un disegnino sul cruscotto della macchina. mi dimentico...allora gli mando una foto presa da internet.il we dell'Immacolata dovevo partire....bloccata in lab il lunedì per lavorare. come non detto. il venerdì mi arriva un sms: se ti dico che sono sotto casa tua mi fai entrare o mi lasci fuori? panico. io in condizioni pietose, gli apro con tanto di vestaglia...2 parole, mi dice che passava lì per caso....poi propongo di uscire, passeggiata. vediamo qualche bancarella...mano nella mano. Ci fermiamo a parlare su una panchina. ci rincamminiamo, un lampione spento mi ispira per fargli vedere qualche stella. il buio fu complice....La mia prima sensazione? paura folle. avevo paura anche di muovere un piede che tutto sarebbe sfumato come un sogno...come una bolla di sapone. Il giorno dopo viene a casa mia, con la scusa di volere una cioccolata calda. stiamo un po' insieme. il giorno dopo ancora si autoinvita a cena. alla fine rimane fino alle 2.30. Parliamo. mi dice cose che mi lasciano di stucco: quando non ci sei mi manchi, quando ci sei mi riempi. Non so cosa succederà tra di noi, non voglio fare progetti, sono rimasto troppo scottato. può darsi che tra una settimana capiamo che non vanno le cose, come tra 30 anni stiamo ancora insieme. conosciamoci con calma, viviamoci e vediamo come va. Da allora messaggi la mattina x il buongiorno, pranzo, pomeriggio e cena, buonanotte. Fino alla settimana scorsa. In tutto questo ripeto, io sempre tesa come una corda di violino, attenta a ogni minima cosa. Diciamo che tra l'ansia per l'esame e l'arrivo del ciclo si sono ripresentate all'ennesima potenza tutte le sensazioni negative. Anche da parte sua diciamo che ho comunque notato freddezza, meno interesse, come a dare per scontato che io sto lì. ma anche come per dire, viviamola giorno per giorno...si ok, ma non posso pensare che un giorno ci sei e il giorno dopo non so che succederà. io così divento matta. Non è per cattiveria ma pure io ho bisogno di conferme...e se dopo neanche 10 giorni stai così, io che devo pensare? impostiamo il nostro rapporto che ognuno fa quello che vuole e quando ci va ci si vede? non mi pare un discorso tanto coerente con quei 3 giorni. Hai paura? non vuoi far sapere che esisto? neanche ai tuoi amici? a me la cosa puzza...sarò anche io prevenuta e tesa, ma cavolo. Comunque per ora va...credo almeno. Sono stata diretta e gli ho chiesto se era successo qualcosa, lo sentivo distante. Mi ha detto di no, che le cose erano come sempre, per lui è una cosa nuova, è una scoperta. Ma io quelle sensazioni, ciclo o non ciclo, ansie o non ansie....continuo ad averle...Saranno bolle di sapone? ai posteri l'ardua sentenza.AGGIORNAMENTOAbbiamo parlato, non se la sente di ributtarsi in una storia seria, è troppo fresca la scottatura della recente rottura. Vorrebbe tante cose, continuare a riappropriarsi di se stesso e non rendere conto a qualcuno....e sentirmi vicina. Si sente attratto da me, ma non è amore. Sta bene, lo faccio stare bene. Ha bisogno di tempo. Le bolle di sapone sono scoppiate...