diamante tra le mani

Egyptian heart


Da meno di 24h sono in Italia, e mi sembra di essere mancata da mesi. Il solito tran tran non ricomincerà che domani, ma intanto i 15 gradi di casa mia non fanno che ricordarmi quel grande calore trovato in terra egiziana.Non so se si possa parlare di mal d'Africa (Sharm non è propriamente immagine del continente), di certo la compagnia di viaggio ha un certo peso: tre amici disposti ad ascoltarsi, a rassicurarsi, a schierarsi l'uno al fianco dell'altro, così come sempre pronti a ridere di nulla ed a rendere divertente anche una pianta di mangrovia...Eppure un luogo simile è magnetico di per sé. Un mare trasparente che offre lo spettacolo di pesci e coralli variopinti, un deserto rossastro che risponde alle tue parole, un popolo gioviale che accoglie gli italiani come fratelli... Quanto mi manca.Mi manca Sahid (ormai noto come Robert), anche se le sue pizzette ormai ci avevano dato alla nausea; mi manca Sameh, la guida un po' inesperta ma con la quale ho condiviso una bellissima conversazione in solitaria sul lago Magico; mi manca Adam, il ragazzo dagli occhi gentili capaci di vedere molto lontano; mi manca Adriano, con le sue collanine costruite sul momento e il modo di fare ermetico e sornione; mi manca il russo che gridava "WATERPOLOOO" e "OPAOPAAAA"; mi mancano gli scherzosi approcci di Mohamed e del massaggiatore della 323... ...Beh, sì, mi manca anche il famoso "movimento sexy" dell'animatore acquagym 
Non riesco a pensare che non li vedrò mai più. Restano i ricordi, più o meno tangibili, e quel sole che alla fine si sente dentro, e si porta fino a casa. Bellissima vacanza. Grazie, amici!