Un gros défi

E' capitato a tanti colleghi, stavolta tocca a me...


Dopo un rientro anticipato dalle ferie, un trasloco in fretta e furia e il computer per l'ennesima volta in tilt, finalmente sono di nuovo operativa più o meno al 100%. A differenza di altre vacanze, quest'anno sono tornata con il magone. Ho visitato posti stupendi (vedi foto & itinerario sul sito del mio amico Mike, link a destra) e Milano mi va ancora più stretta del solito. Ma soprattutto sono stanca di tradurre a ritmo serrato e ritrovarmi sempre a sollecitare i pagamenti. Non è il lavoro in sé che mi ha stufato, quanto le condizioni in cui si svolge. Lo so, è un problema noto, ma in questa fase della mia vita lo patisco in modo particolare. Parlando con i colleghi traduttori, so che c'è un momento in cui arriva il rigetto per uno o più aspetti del nostro lavoro. Beh, eccomi... dopo otto anni, ci può anche stare. Sarà un caso che il mio adorato Julien cerchi di mangiarsi le fotocopie del libro che sto traducendo??