Il blog di Un-Guru

Post N° 139


Aumentano i fondi per Bambini nel DesertoArticolo pubblicato su Il Sole 24 Ore del 25 agosto 2008Partito il primo luglio da Padova, dovrebbe arrivare domani alla sua destinazione finale, il Capo di Buona Speranza, il TransAfrica NordSud 2008, motoraid che vede cinque italiani impegnati in un percorso di 17.761 chilometri.Il viaggio è collegato a iniziative di raccolta fondi per Bambini nel Deserto, associazione nata per migliorare le condizioni di vita dei minori che vivono nel Sahara e nel Sahel. I proventi già raccolti consentiranno la costruzione di un nuovo pozzo: inoltre, durante il percorso sono state consegnate sementi per la coltivazione di frutta e verdura a circa 900 contadini del Sudan.Indipendentemente dal mezzo di trasporto e dal percorso, a tutti i viaggiatori in partenza per l’Africa è offerta la possibilità di collaborare, segnalando le tappe del proprio viaggio e la disponibilità a consegnare medicinali o materiale didattico.Recentemente riconosciuta dal Ministero degli Affari esteri come organizzazione non governativa, Bambini nel Deserto pubblica on-line (sul sito www.bambinineldeserto.org) i bilanci a partire da quello del 2000, anno di fondazione.Nel 2007 l’associazione ha raccolto poco meno di 214mila euro, in crescita del 4,3% rispetto all’anno precedente. Gli impieghi sono di poco inferiori ai 250mila euro e sono dedicati per il 77,1%, 192mila euro, all’attività di missione. I costi di promozione, 36mila euro, incidono per il 14,4% mentre quelli di gestione, 19mila euro, per il 7,6%.Per ogni euro di entrata i centesimi destinati agli scopi sociali sono 90, risultato che deve però tenere in considerazione l’importante disavanzo di gestione, di oltre 35mila euro.Rispetto al 2006, comunque aumentano i fondi destinati all’attività istituzionale e diminuisce l’incidenza delle spese legate alla promozione e alla gestione.Sul sito di Bambini nel Deserto sono disponibili schede relative a tutti i progetti sostenuti e a quelli in corso o da finanziare.Il più oneroso, in termini di raccolta fondi, è quello per la costruzione della Maison des Enfants in Burkina Faso. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, in questo Paese il tasso di mortalità infantile (sotto i cinque anni) è di 192/1000, l’aspettative media di vita è di 48 anni e il tasso di diffusione della malaria è uno dei più elevati al mondo.Il fabbisogno previsto per la Maison des Enfants è di 150mila euro, per la realizzazione di una struttura multifunzionale dedicata all’accoglienza e al reinserimento sociale dei bambini di strada della capitale Ouagadougou.Il terreno è già stato concesso gratuitamente dal Governo locale e obiettivo del centro è quello di essere totalmente autonomo, dato che sono previsti, oltre agli alloggi, la cucina e la scuola per i bambini, un piccolo albergo per volontari e viaggiatori, laboratori didattici di avviamento al lavoro e un orto.In Marocco invece l’associazione è impegnata nel recupero e ripristino della khettara di Bourchouk. Con il termine khettara si intende un sistema di raccolta delle acque, risalente all’impero persiano e diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, composto da pozzi o camini verticali collegati da tunnel sotterranei.Il progetto, per il quale è previsto il finanziamento dal Governo italiano, ha l’obiettivo di riattivare l’irrigazione e consentire la coltura di palme da dattero e di ortaggi, oltre che di arrestare l’avanzata del deserto che causa l’esodo degli abitanti di Bourchouk, le cui abitazioni sono minacciate dalle dune.Per quanto riguarda l’esperienza legata al  motoraid TransAfrica, anche dopo il rientro sono previsti eventi e serate a tema, con l’obiettivo di raccogliere fondi per la costruzione di una scuola, sempre a favore di per Bambini nel Deserto.