Il blog di Un-Guru

Post N° 147


Sostegno a distanza, la ricchezza di NamestèArticolo pubblicato su Il Sole 24 Ore del 8 settembre 2008Lo hanno chiamato “Progetto Nonnina s.p.b.a. (società per buone azioni) e ha l’obiettivo di aiutare le vedove sole che hanno bisogno di sostegno, anche economico, e di acquistare medicinali. E’ un programma dell’associazione Namastè che prevede la vendita di “buone azioni”, al prezzo di cinquanta euro l’una.L’organizzazione, che prende il nome dal tradizionale saluto indiano - traducibile come “Onore a te” - aiuta soprattutto bambini e ragazzi che vivono in condizioni di estrema povertà. Nata nel 1996 ha sede a San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna, e opera in India negli stati del Kerala e del Tamil Nadu. Namastè si finanzia principalmente attraverso lo strumento del sostegno a distanza, destinato sia a bambini che vivono presso la famiglia naturale che a quelli ospitati presso le case-famiglia appositamente create.Dall’esame di bilancio, relativo al (senza ricorrere all’aiuto di istituzioni ed enti pubblici), una cifra in crescita del 20,6% rispetto all’anno precedente. I contributi derivanti dal sostegno a distanza sono pari a 194mila euro, il63% dei proventi complessivi: in questo ambito il principale finanziatore, con 131 bambini adottati, è Farmacisti in Aiuto, una onlus a cui aderiscono molte farmacie comunali italiane nata per iniziativa della federazione nazionale di categoria, Assofarm. I contributi di Farmacisti in Aiuto vengono anche impiegati per finanziare delicatti interventi chirurgici al cuore o ai reni.Gli impieghi sono di poco superiori a 288mila euro e sono destinati per il 93,1%, 268mila euro, all’attività istituzionale, mentre i costi di gestione incidono per il 6,7%, poco più di 19mila euro. A quest proposito, l’associazione sottolinea che, nel corso della sua storia, i costi di gestione non hanno mai superato il 10% del totale delle offerte.Per ogni euro di entrata sono 87 i centesimi dedicati alla “mission”, risultato che deve tenere conto dell’avanzo di circa 22mila euro.Il bilancio è disponibile on-line, sul sito internet www.namaste-adozioni.org, insieme alle schede relative a ogni progetto.Namastè aiuta, attraverso le adozioni a distanza, 850 bambini e, con le buone azioni, quasi 200 “nonnine”. L’associazione, inoltre, ha recentemente inaugurato un centro polifunzionale, il “People’s Home”, che comprende asilo, centro studi, dispensario medico, un negozio cooperativo e un’attività di produzione di zaini.Nel villaggio di Vettumadai (Tamil Nadu), colpito dallo tsunami del dicembre 2004, Namastè è intervenuta garantendo un aiuto alle 41 famiglie che ci vivono.Tutti i bambini e gli anziani del villaggio sono infatti stati adottati, ogni famiglia ha ricevuto in dono una capra ed è stata ricostruita la fabbrica di produzione di corda in fibra di cocco, principale attività economica del villaggio, con macchine più moderne ed efficienti.Per i bambini si è organizzato un asilo e un centro studi; inoltre, ad anziani, vedove e malati è stato garantito un supporto mensile per cibo e medicine.Per il prossimo futuro Namastè vorrebbe estendere ai villaggi vicini le buone pratiche sperimentate con successo a Vettumadai e, oltre alle forme tradizionali di donazione, richiede contributi per l’acquisto di capre e mucche.Cinquemila euro è invece il fabbisogno per l’avviamento e il mantenimento di un anno di un progetto “Sport per la vita”, già sperimentato con successo in quattro villaggi.Oltre all’attività sportiva, attraverso la pratica della pallavolo, vengono garantiti a bambini e ragazzi regolari controlli medici e l’integrazione della loro dieta, tradizionalmente povera di proteine, con latte e uova. Il progetto prevede, non solo l’acquisto di reti, attrezzatura, palloni, scarpe e divise, anche delle borse di studio allo scopo di alleggerire le famiglie dal peso economico dell’educazione dei ragazzi e di invogliare i giovani a continuare sia gli studi che la pratica sportiva.