Creato da un_guru il 21/02/2005

Il blog di Un-Guru

Consulenza Strategica di Impresa per la Qualità del Vivere

 

 

Post N° 136

Post n°136 pubblicato il 26 Agosto 2008 da un_guru
 
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Vidas, il numero di assistiti aumenta più delle entrate

Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore del 21 luglio 2008

Secondo Vidas, associazione che fornisce assistenza domiciliare ai malati terminali, i grandi donatori - aziende, banche ed altri enti - “preferiscono dare il loro contributo per i mattoni, piuttosto che per la gestione dell’attività”. L’analisi, contenuta nella relazione che accompagna il bilancio, si riferisce alla contrazione dei finanziamenti di importo consistente in seguito all’avvio dell’Hospice Casa Vidas, nel quale vengono accolti quei pazienti che non possono essere adeguatamente seguiti a casa.
L’attività continuativa della struttura comporta ovviamente costi di gestione, ma “sono venuti meno importanti contributi per farvi fronte”.
Ciò nonostante il 2007 si chiude con un leggero incremento (+3,8% rispetto all’anno precedente) dei proventi, che sono pari a 7.136.308 euro. I donatori “singoli” sono stati 58mila (tra cui 13500 soci); un sostegno, poi, è arrivato anche da 566 tra aziende banche ed enti di vari genere.
A bilancio è stato inserito anche il contributo di oltre 1 milione di euro, non ancora erogato, derivante dal 5 per mille legato alle dichiarazione dei redditi 2006: un risultato “sorprendente” per l’associazione, che risulta al 27° posto nella classifica dei beneficiari.
Gli impieghi sono pari a 7.125.330 euro e sono destinati per il 77,9%, oltre 5,5 milioni di euro, all’attività istituzionale.
Gli oneri di promozione (meno di 700mila euro) incidono per il 9,7%, quelli di gestione (di poco superiori a 880mila euro) per il 12,4 per cento.
Il bilancio è disponibile on-line, sul sito
www.vidas.it, insieme con la relazione sulla gestione.
Vidas, che opera a Milano e in 51 comuni della provincia a servizio di una popolazione di 2,1 milioni di abitanti, ha assistito nel 2007 1.677 pazienti, il 16% in più rispetto al 2006. E’ aumentato, tra gli assistiti, anche il numero dei pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica, una malattia neurodegenerativa che progressivamente colpisce le cellule nervose celebrali e quelle del midollo spinale che consentono i movimenti della muscolatura volontaria.
Nella Casa Vidas sono state ricoverate 470 persone, inclusi alcuni bambini e adolescenti.
Da marzo 2007, nella struttura è attivo anche un è inoltre attivo un servizio diurno DayCare che lo scorso hanno ha effettuato 300 prestazioni.
Il servizio è rivolto a quegli assistiti che hanno una parziale autonomia per lo svolgimento delle attività clinico-terapeutiche cui si affianca il supporto psicologico, anche per i familiari.
Vidas, che nel 2007 ha compiuto 25 anni, opera attraverso cinque équipe che raggruppano 85 operatori socio-sanitari esperti in cure palliative, affiancati da 97 volontari.
L’associazione conduce inoltre un’intensa attività di formazione e sensibilizzazione sulle cure palliative e, attraverso i cosiddetti Gruppi di Auto Mutuo Aiuto, fornisce sostegno ai familiari che hanno perso una persona cara.
Consulenza gratuita è offerta a operatori e gruppi che desiderano avviare in altre città iniziative di assistenza socio-sanitaria ai malati terminali in base al modello Vidas. Sono già otto le associazioni nate sulla scia dell’esperienza di Milano e nel 2007 sono arrivate numerose richieste di collaborazione, soprattutto dal Sud Italia.
Attualmente Vidas è alla ricerca di infermieri per l’Hospice, mentre è sempre aperta la ricerca di volontari. A questo proposito si registra una minore necessità di volontari per l’assistenza a domicilio, data la sempre maggiore presenza di badanti a supporto dei pazienti, mentre crescono le esigenze della Casa: i candidati devono possedere i requisiti pubblicati sul sito e seguire un apposito corso di formazione (il prossimo si terrà in autunno), cui fa seguito un tirocinio di sei mesi.
Per il futuro l’associazione si augura di veder aumentare il contributo da parte di enti pubblici, giudicato ancora insufficiente.

 
 
 

Cesvi, 2,5 milioni di persone assiste nel corso del 2007

Post n°135 pubblicato il 22 Luglio 2008 da un_guru
 
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Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore del 14 luglio 2008

Secondo le stime dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo), nel mondo sono 218 milioni i bambini nel mondo sottoposti a sfruttamento. Sebbene il fenomeno del lavoro minorile sia in diminuzione, i dati sono comunque allarmanti: se non bastasse la cifra totale dei piccoli sfruttati, si può aggiungere che, tra loro, ben 126 milioni si trovano a svolgere lavori rischiosi.
Cesvi – Cooperazione e Sviluppo – è un’organizzazione umanitaria promotrice della campagna europea “Stop Child Labour” e di una petizione al Governo italiano: in essa si chiede di adoperarsi per il rispetto dell’obiettivo del Millennio (garantire a tutti, entro il 2015, un’educazione primaria di almeno cinque anni) e della convenzione Ilo che fissa a 15 anni l’età minima lavorativa (livello che scende a 14 anni per i Paesi in via di sviluppo).
Lo scorso anno Cesvi ha scelto di trasformarsi da associazione a fondazione di partecipazione, una forma giuridica caratterizzata dalla maggior tutela e centralità della missione e del suo raggiungimento. A questo proposito anche per il 2007 Cesvi ha realizzato un bilancio di missione dal quale emerge che nel corso dell’anno sono stati circa 2,5 milioni i beneficiari diretti dei 93 progetti gestiti in 29 Paesi.
Il bilancio, disponibile online sul sito
www.cesvi.org, e viene sottoposto a revisione esterna, registra proventi per quasi 14,8 milioni di euro, in crescita del 15,6% rispetto al 2006. Una parte consistente delle donazioni, corrispondente a oltre 5,8 milioni di euro, proviene dal ministero degli Affari esteri e da altri enti governativi italiani.
Le Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali contribuiscono per oltre 3,3 milioni di euro, mentre sono di poco superiori ai 4,8 milioni di euro i versamenti da privati.
Gli impieghi si sono avvicinati a quota 15,4milioni di euro. L’86,4%, circa 13,3 milioni di euro, è destinato alla missione. I costi di promozione incidono per il 7,5% (1,1 milioni di euro) e quelli di gestione per il 6,1%, circa 950mila euro.
Per ogni euro di entrata i centesimi dedicati agli scopi sociali sono 90, risultato che deve però tenere conto del disavanzo di oltre 600mila euro.
Nel corso dell’anno Cesvi ha lavorato con 647 collaboratori locali e 63 cooperanti espatriati, mentre lo staff centrale della fondazione è composto da 34 persone.
La fondazione ha rafforzato la sua presenza nell’Africa Subsahariana e l’Uganda è la nazione che nel 2007 ha ricevuto gli aiuti più consistenti, 2,2 milioni di euro.
Il Paese è stato sconvolto dalla guerra civile tra il 1985 e il 2006 e ancora oggi il conflitto in corso con i ribelli dell’Esercito di Resistenza del Signore impedisce il raggiungimento di una pace definitiva. Cesvi si muove nel campo dell’emergenza sanitaria, prestando cure e somministrando medicinali e vaccini con l’utilizzo di due cliniche mobili.
Inoltre si installano zanzariere, si costruiscono pozzi e latrine. Il tutto a favore di oltre 1,6milioni di sfollati ammassati in 180 campi.
Nel bilancio di missione Cesvi inserisce una valutazione di natura extracontabile sui contributi non monetari ricevuti, quali i servizi prestati gratuitamente da volontari, artisti, consulenti o la possibilità di utilizzare attrezzature, sale e spazi pubblicitari: si calcola un “valore” complessivo superiore a 1,2 milioni di euro.
La fondazione si è dedicata (e si dedica) anche alla difficile situazione dell’ex Birmania. Attualmente sta raccogliendo fondi per le vittime del ciclone Nargis dello scorso maggio. Obiettivo della campagna è la distribuzione di cibo, acqua potabile, kit igienico-sanitari e allestimento di rifugi temporanei per le famiglie del distretto di Dedaye, dove 30mila famiglie sono esposte alle pioggie monsoniche, dato che la loro casa ha subito danni rilevanti.

 
 
 

Doppio aumento delle entrate

Post n°134 pubblicato il 22 Luglio 2008 da un_guru
 
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Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore del 7 luglio 2008

Il Movimento per la Lotta contro la Fame nel Mondo (Mlfm) è un’organizzazione non governativa particolarmente impegnata in campagne che hanno come oggetto l’acqua. Secondo i dati dell’associazione, circa 400milioni di minori, in media uno su cinque nel sud del mondo, non hanno accesso all’acqua potabile, la cui mancanza causa 5mila giovani vittime al giorno nella sola Africa.
Project for People è il nuovo nome scelto da Progetto Calcutta: è stato adottato per meglio rappresentare l’attività svolta dal sodalizio, dato che, oltre che in India, attualmente opera anche Benin, Bosnia e Brasile. L’associazione finanzia la realizzazione di ospedali, ambulatori, abitazioni, corsi per infermieri e dottori, banche per il microcredito e, come MLFM, si occupa della costruzione di impianti per l’acqua potabile.
Dall’analisi di bilancio, relativa al 2007, emerge che Mlfm ha raccolto circa 516mila euro, facendo registrare una crescita del 34% rispetto all’anno precedente. Gli impieghi sono di poco inferiori ai 518mila euro e sono destinati per l’82,4%, corrispondente alla somma di 427mila euro, all’attività di missione: sul sito dell’associazione –
www.mlfm.it – sono disponibili schede per ogni progetto con indicazioni su beneficiari, donatori e obiettivi. I costi di promozione incidono per il 5,4% (28mila euro) e quelli di gestione per l’11,5% (poco meno di 60mila euro). Rispetto al 2006 sono aumentati i fondi dedicati all’attività istituzionale ed è diminuita l’incidenza dei costi di promozione e gestione.
Il bilancio di Mlfm è disponibile online, così come quello di Project for People, dal quale emerge che i proventi sono di poco superiori a 361mila euro, più 3% rispetto al 2006. Gli impieghi superano i 368mila euro e sono destinati per il 90,4%, 333mila euro, all’attività istituzionale, mentre i costi di promozione sono pari allo 0,8%, 3mila euro, e quelli di gestione all’8,5%, oltre31mila euro.
L’associazione registra una perdita di poco superiore ai 7mila euro “a causa del mancato incasso dei proventi del 5 per mille 2006” che supera i 18mila euro. Anche Mlfm ha ottenuto contributi attraverso il cinque per mille, nel suo caso pari a 13.600 euro.
Project for People realizza anche un bilancio di missione nel quale illustra i progetti realizzati a favore di più di 100mila beneficiari.
Il Movimento per la lotta contro la fame nel mondo è attualmente impegnato, tra le altre cose, in un progetto in Congo per costruire una nuova ala della casa di accoglienza dedicata alle bambine accusate di stregoneria. In Ruanda sta finanziando la costruzione di due acquedotti, mentre in Zambia si è avviato un programma relativo all’apicoltura. I beneficiari sono i profughi del campo di Maheba e le popolazioni limitrofe. A Maheba vivono oltre 54mila rifugiati, per la maggior parte angolani. Il miele serve all’alimentazione dei bambini, inoltre è in via di costruzione di una cooperativa per la produzione e la commercializzazione.
Project for People continua il suo impegno in India, anche attraverso l’adozione a distanza, con la quale nel 2007 ha garantito l’istruzione a 794 minori: secondo i dati dell’associazione, in India solo il 43% delle bambine riceve l’educazione primaria.
Consentire ai più piccoli di frequentare la scuola è anche l’obiettivo del progetto avviato in Brasile nel quartiere Valéria, alla periferia di Salvador de Bahia, dove vivono 50mila persone ma esiste un solo istituto pubblico. A Valéria il tasso di mortalità infantile è del 45% e il 70% delle cause di morti nel primo anno di vita è riconducibile a infezioni. Oltre che delle precarie condizioni sanitarie i bambini sono però vittime anche dello sfruttamento sul lavoro. E’ per questo che Project for People finanzia corsi di specializzazione in modo da garantire ai ragazzi di strada un’occupazione e un reddito adeguato.

 
 
 

Aiutare i Bambini, la corsa delle entrate

Post n°133 pubblicato il 22 Luglio 2008 da un_guru
 
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Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore del 30 giugno 2008

Sono oltre 450mila i piccoli che hanno beneficiato dell’attività di Aiutare i Bambini, una fondazione nata nel 2000 per iniziativa di un imprenditore.
Lo scorso 3 giugno la fondazione ha inaugurato un nuovo Centro per minori sieropositivi in India, finanziato con i proventi raccolti a Natale in 300 piazze italiane in occasione della Giornata internazionale per la Lotta all’Aids. Il Centro, gestito da un’organizzazione locale, si affianca a una struttura già esistente dedicata alle donne malate di AIDS nella città di Pondicherry, una meta in cui il turismo ha spesso una connotazione “sessuale” e dove, secondo le stime, risulta colpito di sieropositività almeno il 26% delle prostitute. L’iniziativa sostenuta da Aiutare i Bambini vuole garantire ai figli di queste donne e a quei minori che vivono per strada un riparo, assistenza sanitaria, cibo e istruzione.
Dall’esame di bilancio relativo al 2007, sottoposto a revisione esterna, emerge che la Fondazione ha raccolto 3,9milioni euro, in crescita di quasi il 24% rispetto all’anno precedente.
Il 41,7% delle entrate, oltre 1,6 milioni di euro, è raccolto presso i privati, mentre i fondatori contribuiscono per il 15,7% con 620mila euro, le aziende per il 13,2% (520mila euro) e il 20% è il frutto di eventi e manifestazioni.
Gli impieghi arrivano praticamente a pareggiare le entrate e sono destinati per il 69%, oltre 2,7 milioni di euro, all’attività istituzionale. I costi di promozione incidono per il 18,1%, oltre 700mila euro, e quelli di gestione per il 12,5% (490mila euro).
Rispetto all’anno precedente Aiutare i Bambini registra un generale miglioramento degli indici di gestione: aumenta la percentuale di impieghi per l’attività di missione e diminuisce l’incidenza dei costi di promozione. Nel 2007 il personale dell’associazione è composto da 13 persone cui si affiancano 67 volontari, di cui quattro tramite il Servizio civile nazionale.
Il bilancio sociale è disponibile on-line, sul sito
www.aiutareibambini.it, e contiene un’analisi dell’attività svolta nell’anno in esame. Accanto ai progetti di dimensione medio-piccola, fino a 30mila euro, l’anno scorso sono stati deliberati 25 progetti con importi variabili tra i 30mila e i 100mila euro. Aiutare i Bambini è inoltre intervenuta in due diverse situazioni di emergenza causate da calamità naturali: il terremoto in Perù, ne mese di agosto e il tifone Sidr, che ha sconvolto il Bangladesh a dicembre.
Crescono i fondi destinati all’Italia, 19% del totale contro il 13% del 2006, grazie ai quali si è dato avvio a dieci asili nido. Per il 2010 la fondazione intende aprire e sostenere 50 strutture per la prima infanzia: micron-nidi, spazi gioco e centri di accoglienza. Si punta inoltre a intervenire in quelle zone del Paese in cui l’abbandono scolastico è elevato e, laddove la reintegrazione non sia possibile, a favorire l’inserimento occupazionale dei ragazzi attraverso delle borse di studio.
Attualmente Aiutare i Bambini è impegnata anche in una raccolta di materiale didattico, giochi e alimenti per una scuola speciale in Serbia. Si tratta di un istituto che ospita bambini che appartengono in gran parte all’etnia Rom, affetti da ritardi di sviluppo psichico, difetti motori, patologie uditive, disturbi del linguaggio e della comunicazione.
Dal prossimo settembre la scuola ospiterà 85 bambini dai sette ai 15 anni: il numero degli alunni è in diminuzione rispetto all’anno precedente poiché, grazie all’aiuto di Aiutare i Bambini, alcuni di loro hanno potuto essere reinseriti nelle scuole cosiddette “normali”.

 
 
 

Care&Share destina il 90% all’attività istituzionale

Post n°132 pubblicato il 16 Luglio 2008 da un_guru
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Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore del 23 giugno 2008

Dodici euro al giorno è la cifra necessaria per garantire a oltre 200 bambini del ghetto di Rajarajeswari - a Vijayawada, in India - la quantità sufficiente di latte per crescere sani. Il programma Latte è uno dei tanti che l’organizzazione non governativa Care & Share ha avviato negli slum a sostegno dei bambini più poveri e bisognosi.
L’associazione che opera in una zona dell’Indi9a, si finanzia principalmente attraverso la formula dell’adozione a distanza, con la quale sostiene circa 4mila piccoli. Tra questi ci sono anche 700 bambini di strada per i quali Care&Share ha costruito un piccolo villaggio con un ospedale e una scuola. Inoltre il sodalizio porta assistenza ai minori in prigione e interviene negli slum per garantire cure mediche e un aiuto per l’inserimento sociale di bambini e adolescenti in difficoltà.
Dall’esame di bilancio, relativo al 2007, emergono proventi pari a circa 2,4 milioni di euro, di cui il 57% da adozioni a distanza. Il 37%, circa 890mila euro, è vincolato a progetti speciali, quali la costruzione di strutture per bambini sieropositivi oppure orfani a causa dell’Aids, o la casa rifugio dove i ragazzi di strada possono passare la notte. Il 5,7% delle entrate, circa 140mila euro, è invece dedicato ai cosiddetti progetti individuali, tra i quali rientrano l’acquisto di biciclette o l’apertura di libretti di risparmio a beneficio dei bambini adottati a distanza, cui viene garantito un aiuto di lungo periodo che, per le ragazze, può diventare la dote in vista del matrimonio.
Il 91,2% delle uscite, poco meno di 2,2 milioni di euro, è dedicato all’attività istituzionale, mentre i costi di promozione incidono per l’1,2%, circa 30mila euro, e quelli di gestione per il 7% (168mila euro).
Il bilancio è disponibile online, sul sito
www.careshare.org, insieme con una relazione in cui si analizzano le attività svolte nel corso dell’anno.
Tra queste figura anche il sostengo a portatori di handicap attraverso la fornitura di sedie a rotelle o la fabbricazione in un apposito laboratorio di grucce, tutori ed arti artificiali.
Care & Share pubblica a questo proposito sul Web i dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità, secondo i quali il 10% della popolazione indiana potrebbe essere portatore di handicap fisico o mentale, una cifra superiore alla media dovuta al fatto che, per tradizione e per ragioni economiche connesse alla dote, il numero di matrimoni tra consanguinei è molto elevato.
Negli slum, oltre al programma Latte, è attivo il progetto Libro, che prevede il gemellaggio tra scuole italiane e indiane. Inoltre, grazie all’acquisto di un’ambulanza che funge da clinica mobile, viene garantita la somministrazione dei vaccini contro polio, tifo, epatite B ed è possibile effettuare il test per l’HIV.
Attraverso l’ambulanza si offre inoltre assistenza odontoiatrica a più di mille bambini e, per il prossimo futuro, l’obiettivo è quello di avviare un programma per somministrare medicine retrovirali alle donne in gravidanza che risultano essere sieropositive.
Oltre a garantire cibo, medicine e scuola ai bambini l’intervento nei ghetti si è ampliato nel corso degli anni a un più generale sostegno alle famiglie.
I ghetti – dove il tasso di analfabetismo è pari al 98% - sono infatti abitati da persone che, nella maggior parte dei casi, hanno abbandonato la campagna con scarse possibilità di trovare un lavoro in città. Care & Share interviene con l’acquisto di risciò, i tradizionali carretti locali per il trasporto di persone, grazie ai quali gli uomini possono guadagnare dalle 50 alle 75 rupie al giorno. Il contributo richiesto ai donatori per ogni carretto è di 185 euro. Per le donne vengono invece acquistate macchine da cucire e alle più giovani viene assicurata la formazione con corsi di sartoria e confezionamento.

 
 
 

Intersos, proventi e oneri registrano un calo del 9%

Post n°131 pubblicato il 16 Luglio 2008 da un_guru
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Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore del 16 giugno 2008

Tracciare una “geografia dei bisogni” per intervenire efficacemente è l’obiettivo di WebGis, piattaforma che mette a disposizione un sistema informatico geografico online in grado di  monitorare la situazione umanitaria di 550 villaggi del Darfur Occidentale, a supporto del lavoro dell’Alto Commissariato per i rifugiati (Unhcr) e delle altre agenzie - ONU e non governative - che operano nell’area.
A WebGis si affida Intersos, organizzazione costituita nel 1992 con la partecipazione delle confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.  Intersos opera in Sudan dal 2004 e, nel 2007, vi ha impiegato nel paese oltre 2,7 milioni di euro. Il Paese rappresenta la seconda destinazione per impegno finanziario dell’associazione: al primo posto, infatti, c’è l’Irak, al quale sono andati oltre 4 milioni di euro.
I dati emergono dal rapporto sulle attività 2007, che è disponibile online su
www.intersos.org, insieme al bilancio, la nota integrativa e la certificazione di un revisore esterno.
Nel corso dell’anno Intersos ha raccolto poco più di 16 milioni di euro, di cui il 60% proviene da agenzie dell’Onu: l’Unhcr è il primo finanziatore con circa 5,4 milioni di euro, seguito da Unicef con 3,9 milioni di euro. Gli oneri sono pari a 15,9 milioni di euro: il 92,9%, circa 14,8 milioni, è dedicato all’attività istituzionale, mentre i costi di gestione incidono per il 5,8%, poco più di 920mila euro.
Come è spiegato nella relazione, il bilancio non include il valore dei beni alimentari e di sostegno affidati a Intersos dalle agenzie internazionali per la distribuzione a popolazioni sfollate e rifugiate, il cui valore è di circa un milione di euro.
Rispetto all’anno precedente diminuiscono complessivamente proventi e oneri, di circa il 9%, cresce l’avanzo di gestione, che è di 117mila euro, (era di 30mila euro nel 2006), ma migliora leggermente l’allocazione delle risorse: aumenta infatti la percentuale delle uscite devolute all’attività di missione e diminuisce quella relativa ai costi di gestione.
Lo staff che ha operato presso la sede di Intersos durante il 2007 era composto da 18 persone, mentre sono 111 gli operatori impegnati nei progetti in tutto il mondo, affiancati da 1.500 operatori locali. L’anno scorso l’associazione ha sostenuto 69 progetti in tredici Paesi, di cui hanno beneficiato circa 3,5 milioni di persone.
Nel corso dell’anno Intersos è intervenuta per gestire situazioni di emergenza in Somalia, dove il conflitto in corso ha già causato 150mila sfollati, e in Bangladesh, devastato dal ciclone Sidr dello scorso novembre. Questi interventi sono stati realizzate da un coordinamento di Ong, Italia Aiuta, al quale Intersos aderisce e che funziona come un comitato permanente per le emergenze umanitarie.
Per il 2008 l’associazione prevede di gestire “un numero di progetti inferiore ma più omogeneo rispetto al 2007, al fine di garantire una migliore qualità degli interventi” e stima un fabbisogno finanziario di circa 15 milioni di euro. Oltre alla ricerca di fondi, il sito di Intersos  dedica spazio alle selezioni aperte per personale da impiegare sul campo: servono educatori e operatori sociali ma anche ingegneri, idrogeologi, geometri, esperti di sminamento e personale medico-sanitario.
Per il futuro l’associazione conferma il suo impegno nella ricerca di nuove tecnologie a favore dell’attività di missione. Nel triennio 2008-2011 intende estendere il progetto di telemedicina già sperimentato in Irak ad altri tre centri ospedalieri del Paese, aumentando ulteriormente la possibilità che i medici italiani collaborino con chi opera sul campo. L’iniziativa garantisce formazione, aggiornamento professionale e consultazione, attraverso collegamenti satellitari e attività di e-learning. I risultati relativi al periodo 2005 – 2007 recentemente presentati sono incoraggianti; basti citare il dato relativo al tasso di sopravvivenza dei pazienti affetti da leucemia acuta promielocitica, che è cresciuto del 50% dopo l’inizio della collaborazione.

 
 
 

Amnesty supera i 5 milioni

Post n°130 pubblicato il 16 Luglio 2008 da un_guru
 
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Articolo puubblicato su Il Sole 24 Ore del 9 giugno 2008

Sessant’anni di fallimenti: è, in estrema sintesi, il bilancio relativo alla situazione dei diritti umani nel mondo, così come emerge dal Rapporto Annuale 2008 di Amnesty International.
I principi adottati con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani nel 1948 sono, infatti, ancora lontani dalla piena realizzazione: nel 2007 si sono registrati casi di tortura o altri trattamenti crudeli in almeno 81 Paesi, procedimenti giudiziari iniqui in 54 Paesi e sono state eseguite almeno 1.252 condanne a morte. A ciò si aggiunge la presenza di leggi discriminatorie contro le donne in 23 paesi, mentre sale a 77 il numero delle nazioni in cui vigono leggi limitative della libertà di espressione e di stampa.
Amnesty International si occupa della difesa dei diritti umani dal 1961. Attualmente può contare sull’appoggio di oltre 2,2 milioni di soci, sostenitori e donatori in più di 150 paesi, tra i quali oltre 90mila sono italiani.
Per quanto riguarda il nostro Paese, il Rapporto denuncia la mancata previsione di uno specifico reato di tortura nel Codice penale e si sofferma sui pericoli di erosione dei diritti umani su temi quali la sicurezza e l’immigrazione.
La Sezione italiana di Amnesty opera dal 1975 e ha sede a Roma.
Sul sito,
www.amnesty.it, è disponibile il bilancio relativo al 2007, dal quale emerge un incremento del 13,6% delle entrate, arrivate a oltre 5,3 milioni di euro. Da segnalare che Amnesty non accetta alcun finanziamento da governi o da altre entità di natura pubblica.
Gli oneri sono di poco superiori ai 5 milioni di euro, il che equivale a un +4.2% rispetto al 2006, e sono dedicati per oltre il 72% (3,6 milioni di euro) all’attività istituzionale.
I costi di promozione e raccolta fondi incidono per il 4,2% (211mila euro) mentre quelli di gestione “valgono” oltre il 20% (la cifra in questione supera il milione di euro). Nel 2007 sono stati 29 i dipendenti e 12 i collaboratori che hanno lavorato per Amnesty Italia.
Per ogni euro di entrate sono 69 i centesimi dedicati agli scopi sociali, risultato che deve tenere conto dell’importante avanzo di gestione di oltre 260mila euro.
Il bilancio, corredato di nota integrativa, è sottoposto a revisione esterna.
Sul proprio sito Amnesty pubblica un lungo elenco di campagne in cui è impegnata, tra le quali quella per il rilascio degli attivisti di Piazza Tienanmen, anche in vista delle prossime Olimpiadi cinesi.
Direttamente online, inoltre, è possibile firmare gli appelli e le cosiddette azioni urgenti: la più recente ha come obiettivo quello di sottrarre alla pena capitale un giovane scultore iraniano. Secondo le stime dell’organizzazione in tutto il mondo ci sono circa 27.500 i prigionieri in attesa di esecuzione.
Nella sezione “Buone Notizie” si trova invece il resoconto dei miglioramenti compiuti sul fronte del rispetto dei diritti umani.
Tra questi la recente adozione di un testo provvisorio della nuova Convenzione sulle munizioni a grappolo, che ne bandisce l’uso, la produzione e il trasferimento. Il testo, vincolante per quei paesi che lo adotteranno, potrà essere sottoscritto a partire dal prossimo dicembre ed entrerà in vigore con l’apposizione della trentesima firma. Sebbene secondo Amnesty il testo contenga una disposizione controversa cha autorizza operazioni militari congiunte con i Paesi che rifiuteranno di aderire, la Convenzione rappresenta un importante passo avanti e l’Italia, insieme ad altri Paesi dell’Unione europea, ha già dichiarato la sua adesione.

 
 
 

Forte impennata delle entrate

Post n°129 pubblicato il 16 Luglio 2008 da un_guru
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Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore del 02 giugno 2008

E’ da una scorta di medicinali da viaggio donati a un capo villaggio Dogon nel Mali che nasce Alì2000: l’associazione ha preso il nome da un bambino morto a causa di una banale dissenteria, che si sarebbe potuta curare con una flebo di soluzione fisiologica.
Creata per iniziativa di un gruppo di amici appassionati di viaggio, l’organizzazione sostiene microprogetti: costruzione di pozzi e scuole, fornitura di medicinali e supporto nella creazione di cooperative agricole e di allevatori.
Anche Nessuno Escluso nasce per la volontà di un gruppo di amici, con lo scopo di sostenere l’attività di un missionario italiano nella Repubblica Centroafricana.
L’associazione collabora con altre organizzazioni alla realizzazione dei progetti e condivide la filosofia del finanziamento di microprogetti, per i quali ha istituito anche un apposito fondo. Inoltre finanza una borsa di studio per attività di volontariato in Centro America.
Entrambi i sodalizi hanno esteso nel corso degli anni le aree di intervento: Alì2000 opera attualmente in Mali, Niger e Sri Lanka, mentre Nessuno Escluso è presente in Congo, Tanzania e Nicaragua.
Dall’esame di bilancio relativi al 2007 emergono chiaramente alcuni indicatori tipici di associazioni piccole, gestite essenzialmente con il contributo -in termini non solo economici ma anche di tempo - dei fondatori e degli associati: in particolare, si possono  notare un andamento irregolare di entrate e uscite e un risultato di gestione importante.
Durante l’anno scorso Alì2000 ha registrato entrate per 128mila euro, in crescita del 46,5% rispetto all’anno precedente. Le uscite superano di poco i 44mila euro: il 98% - equivalente a 43mila euro – è dedicato all’attività istituzionale. I progetti idrici sono quelli che comportano gli investimenti maggiori, circa 20mila euro, mentre è di poco inferiore ai 13mila euro il contributo per la Mensa scolastica di Kani Bonzon, che fornisce pasti a circa 600 bambini.
I costi di promozioni sono inferiori a 700 euro, per la partecipazione a manifestazioni, mentre sono praticamente nulli i costi di gestione.
Per ogni euro raccolto Alì 2000 dedica 34 centesimi agli scopi sociali, risultato che deve tenere conto dell’avanzo di circa 84mila euro, vale a dire il 66% dei proventi.
Le entrate di Nessuno Escluso sono invece di poco superiori ai 255mila euro, una crescita di quali il 200% rispetto al 2006, quando ammontavano 87mila euro.
Da segnalare che il bilancio comprende 19mila euro di fondi destinati tramite il 5 per mille e non ancora versati all’associazione. La crescita nelle entrate si spiega con i migliori risultati ottenuti da parte dei gruppi locali e dall’accresciuta collaborazione con altre associazioni.
Le uscite superano di poco i 161mila euro: il 98% - 158mila euro – è dedicato all’attività istituzionale, mentre i costi di gestione incidono per il 2%, poco più di 3mila euro. L’avanzo gestionale è di 94mila euro (il 37% dei proventi), risultato che incide sui centesimi destinati agli scopi sociali per ogni euro di entrate, che sono pari a 62.
Entrambe le associazioni pubblicano il bilancio on-line, Nessuno Escluso lo accompagna con una breve relazione sulle attività.
Dal documento emerge che la maggior parte dei fondi impiegati nel 2007 è stata dedicata al Progetto Melodious, in Tanzania, che prevede la costruzione di un centro di accoglienza, “Una casa per sognare”, dotata di pozzo, asilo e ospedale.
Tra i progetti finanziati da Alì 2000 anche la creazione di banche dei cereali, un fondo di sicurezza alimentare per i villaggi più poveri, con l’obiettivo di fronteggiare le annate di carestia.

 
 
 

Domus de Luna “risparmia” più fondi di quelli che impiega

Post n°128 pubblicato il 16 Luglio 2008 da un_guru
 
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Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore del 26 maggio 2008
Si è tenuto nei giorni scorsi a Cagliari “Tutti Dentro 2008”, un progetto della locale Fondazione Domus de Luna che attraverso musica, danza e graffiti vuole sensibilizzare i ragazzi su temi quali il maltrattamento e l’abuso. La manifestazione ha coinvolto anche i minori del carcere di Cagliari, che hanno realizzato dei grandi murales all’interno dell’istituto di Quartucciu.
Nata nel 2005, Domus de Luna si occupa di assistenza e recupero di bambini e giovani vittime di abbandono, maltrattamenti e abusi. Nel 2006 la Fondazione ha inaugurato la Casa delle Stelle, una comunità alloggio per minori e madri in difficoltà.
In termini di risorse dedicate, anche nel 2007 la Casa delle Stelle è stato il principale progetto per l’organizzazione, che gli ha dedicato oltre 126mila euro, il 56% degli impieghi complessivi.
Il dato emerge dall’analisi del bilancio, disponibile on-line sul sito
www.domusdeluna.it insieme con una relazione di missione sulle attività svolte nel corso dell’anno. Rispetto al 2006 le entrate, che superano i 550mila euro, registrano una lieve flessione del 5 per cento. Il 22% dei proventi dell’anno, 120mila euro, è costituito dall’avanzo di gestione precedente, mentre i proventi da raccolta fondi, circa 340mila euro, rappresentano il 61% del totale e raddoppiano rispetto al 2006. Migliorano infatti i risultati della raccolta da privati e aziende, cui si aggiungono contributi da enti pubblici per circa 70mila euro. Inoltre la Fondazione Umana Mente contribuisce con circa 90mila euro, contributo vincolato alla Casa delle Stelle.
Gli impieghi, di poco superiori ai 220mila euro, sono invece dimezzati rispetto all’anno precedente: nel 2006 erano pari a 460mila euro ed erano in gran parte destinati all’acquisto dell’immobile in cui è situata la Casa delle Stelle. Nel 2007 il 97,2% degli impieghi, 217mila euro, è stato destinato all’attività istituzionale, mentre i costi di gestione incidono per il 2,4% (5mila euro). La promozione è in gran parte a carico dei volontari o di terze parti con le quali la fondazione collabora, scelta che consente praticamente di annullare i relativi costi collegati, che nel 2007 rappresentano solo lo 0,1% del totale.
Rispetto a ogni euro di entrata sono 39 i centesimi dedicati agli scopi sociali, risultato che deve tenere conto di un avanzo di gestione di 330mila euro, il 60% delle entrate.
Nel 2007 Domus De Luna ha dato vita al primo “Appartamento Arcobaleno” per l’accoglienza di madri vittime di violenza, oltre a uno “Spazio Verde”, un luogo per gli incontri protetti tra bambini che vivono una condizione di disagio, abuso o difficoltà e i loro genitori, alla presenza di personale qualificato. Inoltre, in collaborazione con Exodus di Don Mazzi, la Fondazione ha organizzato incontri con 3mila ragazzi nelle scuole con laboratori di canto, chitarra e danza, un’occasione diversa per affrontare temi quali il bullismo, le dipendenze e l’abbandono scolastico. Per il futuro l’obiettivo è creare nuove comunità alloggio, residenze per bambini ospedalizzati con lunghe degenze e case protette.
Sul suo sito Domus de Luna pubblica anche i dati relativi alla pedofilia attraverso Internet, raccomandando ai genitori di adottare soluzioni di filtro e protezione per il pc. I numeri sono infatti allarmanti: dal 2002 al 2007 la Polizia delle Comunicazioni ha effettuato 187 arresti, 3.655 denunce, 3.346 perquisizioni e chiuso 155 siti web con materiale pedopornografico. Sono inoltre stati segnalati alle apposite strutture di controllo di altri paesi oltre 10mila siti non italiani. Il dato più preoccupante è che un pedofilo online su tre è “abusante” e che, molto spesso, si tratta di persone che per professione sono vicine ai minori.

 
 
 

Viadeo cresce in Italia. Sabrina Mossenta è Community Marketing Leader

Post n°127 pubblicato il 10 Luglio 2008 da un_guru
 

Milano – 10 luglio 2008 – Viadeo Italia (www.viadeo.it), il social network dedicato al business, annuncia la nomina di Sabrina Mossenta a Community Marketing Leader.

La nomina risponde all’esigenza di supportare la crescita di Viadeo in Italia, oltre 130 mila manager e professionisti iscritti, che registra nel nostro paese l’aumento più sostanzioso, +30%, un tasso superiore a Spagna (+25%) e alla media degli altri paesi in cui è presente Viadeo (+10%).

Sabrina Mossenta affiancherà Andrea Falzin, Direttore Generale di Viadeo Italia, per lo sviluppo di Community, il servizio che permette alle associazioni e ai gruppi di iscritti di creare e gestire relazioni on-line.

Prima di Viadeo Sabrina Mossenta è stata in Satel Group, Divisione Marketing e Commerciale, e, dal 1998 al 2007, in Prometeo Spa, società di mediazione creditizia, dove ha acquisito responsabilità crescenti nella definizione delle strategie di marketing a supporto dello sviluppo del gruppo.

E’ inoltre relatrice al Master in Marketing e Comunicazione dei Beni Culturali de Il Sole 24 Ore.

Diploma di Master in Relazioni Pubbliche d’Impresa alla IULM di Milano, Sabrina Mossenta è giornalista pubblicista e presta consulenza per l’Osservatorio Giornalistico Mediawatch.

E’ socia fondatrice di “Balò”, un’associazione Onlus nata nel 2007 per dare un futuro migliore ai bambini svantaggiati dell’India.  

E’ una grande appassionata di vini, musica classica e bossa nova, teatro e ama viaggiare.

“Da oltre un anno siamo presenti in Italia e il nostro team è cresciuto costantemente, a supporto dello sviluppo di Viadeo nel nostro paese. Sabrina Mossenta avrà l’incarico di sviluppare Community, un servizio già molto apprezzato dato che fornisce a gruppi e associazioni una piattaforma web 2.0 e gratuita per sviluppare e gestire le relazioni. Inoltre rappresenta uno strumento per collegarsi facilmente a oltre 130mila iscritti in Italia e oltre 4 milioni in tutto il mondo” commenta Andrea Falzin, Direttore Generale di Viadeo Italia.

 

Viadeo – www.viadeo.it
Viadeo è uno dei principali social network on-line dedicato al business. Con oltre 4 milioni di iscritti nel mondo,  Viadeo consente di creare e gestire la propria immagine on-line e di costituire una rete di relazioni e contatti di business, nel pieno rispetto della privacy. I membri utilizzano Viadeo per trovare clienti, fornitori, partner e informazioni per il proprio lavoro, oltre che migliorare la propria reputazione, attraverso Internet. Gli iscritti possono creare dei propri hubs per gestire le relazioni con i propri contatti, scegliendo quali informazioni condividere e con chi. Viadeo.it è il primo sito per il social network completamente in italiano. Diventare membro di Viadeo è gratuito.

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La moda etica e amica dell’ambiente sfila in passerella. Lusso e sostenibilità: Un-Guru sponsor de Il Filo che Unisce

Post n°126 pubblicato il 08 Luglio 2008 da un_guru
 

Milano, 7 luglio 2008 - Un-Guru, società di consulenza strategica di impresa che promuove lo sviluppo sostenibile e la qualità del vivere, è sponsor del primo evento di moda etica in Italia, Il Filo che Unisce.

Il Filo che Unisce è il primo concorso per giovani stilisti chiamati a disegnare capi di moda sostenibili. I vincitori saranno proclamati giovedì 10 luglio alle ore 13,30 dopo la sfilata che consentirà ai 12 finalisti di esibire i loro lavori. L’evento si terrà presso l’Auditorium della Musica di Roma, all’interno del calendario di Alta Roma.

Un-Guru, tra le più avanzate realtà nel campo della responsabilità sociale e ambientale e dello sviluppo sostenibile, cura su questi temi alcune rubriche per Il Sole 24 Ore.

“Aderire a questa iniziativa è stato per noi naturale”, commenta A. Daniele Iannotti, Presidente e Chief Strategist di Un-Guru. “Siamo convinti che glamour e rispetto dell’ambiente si possano coniugare, e che la responsabilità sociale e ambientale possa diventare un fattore di vantaggio competitivo, anche per le aziende della moda”.

Obiettivo de Il Filo che Unisce è sensibilizzare i consumatori e far emergere una nuova generazione di designer impegnati a realizzare prodotti eleganti che rispettino l’ambiente e i diritti di persone e luoghi dove si lavorano i prodotti o le materie prime.

Il progetto prevede l’utilizzo di tessili e fibre naturali, provenienti da filiere produttive sostenibili.

 

Il Filo che Unisce- Dettagli

Oltre 100 i candidati, provenienti dalle più importanti accademie di Moda, stilisti in erba che aspirano a diventare i designer del futuro, hanno inviato i loro lavori, e di loro 12 sono stati selezionati da una autorevole commissione di esperti e professionisti del settore a poter partecipare alla sfilata conclusiva. Coordinati da Deanna Ferretti, i ragazzi hanno realizzato i 24 capi in concorso, utilizzando tessuti certificati delle aziende.

Sarà una giuria prestigiosa, ad attribuire ai vincitori premi tesi a comunicare e divulgare i temi dell’eticità nella moda.

A testimonianza che il tema etico è trasversale e sentito in ogni paese, alla sfilata parteciperanno alcuni dei designers dell’Ethical Fashion Show di Parigi, che porteranno come ospiti speciali alla sfilata, e porteranno in passerella, fuori concorso, le loro creazioni: Sakina M’sa, Leila Hafzi, Caloli, Roya

Il Filo che Unisce, edizione 2008, è promosso da Legambiente, con il Patrocinio del Comune di Roma, Regione Lazio, CNA FederModa, ICEA, Centro Lino Italiano Masters of Linen, Anima Roma, e la sponsorizzazione delle banche tesoriere del Comune di Roma (BNL - Gruppo BNP Paribas, Banca di Roma - Unicredit Group, Monte dei Paschi di Siena – Gruppo MPS).
 

Un-Guru è un'innovativa società di consulenza, strategica e creativa, per imprese e organizzazioni che con i loro prodotti, servizi o modo di essere operano per migliorare la qualità del vivere e promuovere lo sviluppo sostenibile. Un-Guru aderisce al sistema Confindustria e al progetto Global Compact dell'ONU. Cura alcune rubriche per Il Sole 24 Ore ed è opinion maker per diversi media.

La Qualità del Vivere per Un-Guru è un concetto che esprime non solo la quantità e la combinazione di risorse - materiali e non – disponibili (per una persona, un gruppo umano, una nazione…). Esso include anche le modalità di accesso e di utilizzo alle stesse e, in linea con quanto stabilito dal premio Nobel Amartya Sen, le possibilità di scelta (capabilities): di azione, espressione e trasformazione delle risorse. I valori e la cultura (di una persona, un gruppo umano e una nazione) sono la cifra di qualità del mix di risorse che determinano la Qualità del Vivere. La mission di Un-Guru è di contribuire al successo di aziende, organizzazioni, enti che con i loro prodotti e servizi rendono la vita più semplice, più sana, più interessante, più piacevole.

 

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Viadeo acquisisce ICTnet e consolida la sua presenza in Spagna

Post n°125 pubblicato il 08 Luglio 2008 da un_guru
 

Milano 8 luglio 2008 - Viadeo, il social network on-line dedicato alle relazioni professionali, annuncia l’acquisto della spagnola ICTnet (www.ICTnet.es) e conferma così la sua costante espansione internazionale, dopo l’acquisizione di Tianji.com, leader in Cina, avvenuta solo sei mesi fa.

ICTnet, la community per eccellenza, è stata fondata nel 1995 dall’Institut Catalan de Tecnologie, e ha sviluppato la prima comunità professionale in Spagna.

ICTnet offre ai suoi membri servizi innovativi per la pubblicazione di contenuti - tra i quali blog, forum, sezioni tematiche - e rappresenta un’importante fonte di informazioni per i manager e professionisti spagnoli, oltre che uno strumento per far crescere la cerchia di conoscenze e ottimizzare le opportunità di business.

Gli iscritti hanno profili di alto livello (ingegneri, manager, imprenditori) e ICTnet ha acquisito rapidamente notorietà e iscritti anche in parte dell’America Latina.

In seguito all’acquisizione i membri di ICTnet si uniscono alla comunità di Viadeo in Spagna per formare una rete di oltre 300.000 iscritti. Tutti potranno così beneficiare dei vantaggi offerti da Viadeo - social network professionale, strumento di sviluppo delle relazioni di business e di gestione della carriera -, pur mantenendo le funzionalità di gestione dei contenuti di ICTnet.

Viadeo diventa così il leader per il social network in Spagna in termini di fatturato e intende diventare in tempi brevi il leader anche per numero di iscritti. Con l’acquisizione di ICTnet basato a Barcellona, Viadeo Spagna accresce la sua presenza sul territorio con uffici a Madrid e Barcellona e con uno staff di 10 persone che operano localmente.

Attualmente la Spagna è il mercato europeo con la più alta crescita su Internet e diventa per Viadeo il secondo paese europeo, dopo la Francia. L’acquisizione di ICTnet accelera l'espansione europea di Viadeo e potenzia la sua offerta nei settori della pubblicità mirata e delle selezioni di personale.

Viadeo è l’unico business social network presente in Italia con una società costituita. La sede di Viadeo Italia SRL è a Milano e vi operano 4 persone per servire una comunità di 130.000 imprenditori, manager e professionisti italiani.

 

Viadeo
Fondata nel giugno 2004, Viadeo si è imposta rapidamente come la piattaforma per la creazione di relazioni professionali con più di 4 milioni di membri. Viadeo è principalmente uno strumento di lavoro per accrescere la propria rete di relazioni con l’obiettivo di aumentare le opportunità di business e di sviluppo della carriera. I membri di Viadeo utilizzano il network molteplici esigenze: trovare clienti e/o partner, assumere personale, essere trovati dai selezionatori di risorse umane, scambiare informazioni, oltre che aumentare e gestire la propria reputazione.

ICTnet
ICTnet è la community per professionisti creata nel 1995 dal Catalan Instituite of Technology. ICTnet è divenuto uno strumento per l’incontro per dirigenti e quadri che desiderano sviluppare le loro competenze professionali. I membri di ICTnet hanno accesso a blog, documenti, articoli, liste e community di professionisti spceificiamente dedicate ai diversi settori di mercato.

 

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Post N° 124

Post n°124 pubblicato il 24 Giugno 2008 da un_guru
 

Domande? La Rete risponde! Viadeo presenta Domande - Risposte, il nuovo servizio per il business social network senza dubbi

130mila manager e professionisti italiani iscritti a Viadeo, per trovare la risposta giusta

                                       

Milano, 24 giugno 2008 – Viadeo, www.viadeo.it il social network dedicato al business, presenta il nuovo servizio  “Domande -  Risposte” che consente a tutti gli iscritti di porre domande e trovare le risposte più adeguate, in un network di 130mila manager e professionisti italiani.

Un’innovazione che risponde innanzitutto all’esigenza di favorire sempre più le relazioni e il contatto tra gli iscritti. Inoltre permette di dare ulteriore visibilità a coloro che hanno specifiche competenze e vogliono farsi conoscere e riconoscere quali esperti su determinati argomenti.

Per utilizzare “Domande – Risposte” è sufficiente iscriversi, gratuitamente, a Viadeo e scegliere la cartella Esperti. Il servizio funziona con la stessa logica delle altre sezioni di Viadeo: si inserisce la domanda e si stabilisce con chi condividere le risposte, oltre ad avere la possibilità di indicizzare gli argomenti trattati e rendere quindi più veloci le ricerche delle opinioni già espresse.

A coloro che forniscono le risposte migliori viene offerta la possibilità di essere riconoscibili come esperti, ed essere quindi più facilmente visibili all’interno della comunità business degli iscritti a Viadeo.

“Domande - Risposte è in linea con la filosofia alla base del Web 2.0 e di Viadeo, di condivisione e creazione di contenuti da parte degli utenti. Vogliamo migliorare sempre più il servizio offerto ai nostri iscritti e rendere più efficace il networking, lo sviluppo e la gestione di relazioni business. Offriamo a tutti i membri di Viadeo un capitale di conoscenze di oltre 130mila manager e professionisti a cui rivolgersi e dal quale avere pareri qualificati, in italiano” commenta Andrea Falzin, Direttore Generale di Viadeo Italia.


Viadeo – www.viadeo.it
Viadeo è uno dei principali social network on-line dedicato al business. Con oltre 3 milioni di iscritti nel mondo,  Viadeo consente di creare e gestire la propria immagine on-line e di costituire una rete di relazioni e contatti di business, nel pieno rispetto della privacy. I membri utilizzano Viadeo per trovare clienti, fornitori, partner e informazioni per il proprio lavoro, oltre che migliorare la propria reputazione, attraverso Internet. Gli iscritti possono creare dei propri hubs per gestire le relazioni con i propri contatti, scegliendo quali informazioni condividere e con chi. Viadeo.it è il primo sito per il social network completamente in italiano. Diventare membro di Viadeo è gratuito.

 

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Post N° 123

Post n°123 pubblicato il 28 Maggio 2008 da un_guru
 

Sarà Un-Guru, società di consulenza strategica, a calcolare e verificare il ROI (ritorno sugli investimenti) della speciale asta benefica di opere d’arte che si terrà il 30 maggio a Roma e il cui battitore sarà Maurizio Costanzo.
Un-Guru è stata chiamata da Soleterre, onlus impegnata in progetti di cooperazione, solidarietà e sviluppo sociale, a garantire la massima trasparenza dell’iniziativa e stabilire redditività ed efficienza economica dell’operazione.

Un-Guru cura una rubrica mensile e una settimanale su Il Sole 24 Ore sui temi del non profit, e per l'autorevole quotidiano economico ha sviluppato il benchmark di riferimento del settore per la misurazione dell’efficacia di impiego delle risorse delle organizzazioni non profit. Sulla base della stessa metodologia e rigore verrà verificata la redditività dell’asta di Soleterre.

L’asta di beneficenza si tiene Venerdì 30 maggio 2008 dalle ore 18.00 presso l’Hotel De Russie in Via del Babuino 9 a Roma.

Di seguito il comunicato stampa dell’iniziativa. 

***************************************** 

Maurizio Costanzo battitore d'asta per i bambini ucraini malati di cancro
30 maggio 2008: asta di solidarietà della National Gallery di Firenze a favore di Soleterre.

 

“Art for peace” è il nome dell’iniziativa organizzata dal giornalista, presentatore, autore e produttore Maurizio Costanzo e dalla National Gallery di Firenze.

Un’asta di beneficenza che batterà numerosi pezzi d’arte da collezione che serviranno ad aiutare 2.000 bambini ucraini malati di cancro e ricoverati nei reparti di oncologia e neurochirurgia di due ospedali di Kiev, dove è impegnata Soleterre con il progetto umanitario “Un Sorriso in corsia”.

 

Battitore d’Asta per l’occasione sarà Maurizio Costanzo, accompagnato dal critico d’arte Luca Faccenda. Madrina dell’evento sarà l’attrice di origini ucraine Anna Safroncik, recente protagonista della seconda edizione della fiction “Elisa di Rivombrosa” in onda su Canale 5.

L’appuntamento è per Venerdì 30 maggio 2008 dalle ore 18.00 presso l’Hotel De Russie in Via del Babuino 9 a Roma.

 

I pezzi all’asta saranno visibili dalle ore 14.00 del 29 maggio nella sala Daghilev dell’Hotel De Russie: oltre 50 opere e oggetti d'arte provenienti da tutto il mondo, raccolti e messi a disposizione dalla National Gallery di Firenze grazie a grandi e piccoli collezionisti d’arte.

L’iniziativa, nata a fine aprile in occasione del 22°anniversario dell’esplosione della centrale nucleare, è stata lanciata durante la trasmissione STELLA condotta da Maurizio Costanzo e in onda su Sky, in cui erano ospiti Anna Safroncik,  Luca Faccenda (Art Director National Gallery di Firenze) e Damiano Rizzi (Presidente Soleterre ONLUS).

 

Un-Guru, società di consulenza strategica e creativa che cura alcune rubriche per Il Sole 24 Ore ed è opinion maker per diversi media, sarà sponsor tecnico dell'asta perchè ha ricevuto mandato da Soleterre Onlus di calcolare il ROI (Return on investment) dell’evento di raccolta fondi per garantire la massima trasparenza e condividere con l’opinione pubblica la redditività e l'efficienza economica della gestione.  

 

«Art for peace – dichiara Damiano Rizzi, Presidente Soleterre ONLUS – vuole essere un evento che ha come protagonista l’arte al servizio dei bambini ammalati. L’attenzione di Maurizio Costanzo ai bambini ucraini malati di cancro è la conferma di un impegno sociale verso Soleterre onlus nato oltre due anni fa.»

«È la prima iniziativa – dichiara Luca Faccenda, Art Director National Gallery di Firenze - che abbiamo voluto organizzare, a questa ne seguiranno altre per aiutare e ricordare i figli di Chernobyl dimenticati da molti.»

 

Si ringraziano Gruppo Triumph, Hotel De Russie e Trevi Events & Arts Ltd London per avere reso possibile l’evento.

 

Per sostenere il progetto “Un Sorriso in corsia” è possibile donare online sul sito di Soleterre www.soleterre.org o utilizzare i conti correnti intestati a Soleterre ONLUS con causale “Art for paece”: postale n. 665588; bancario n. 13880 c/o Banca Popolare di Milano Ag. 10 Milano IBAN IT49 D 05584 01610 000000013880 - BIC BPMIITM1010. 

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Post n°122 pubblicato il 19 Maggio 2008 da un_guru
 
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Scendono le entrate di Ant ma aumentano i beneficiari

Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore del 19 maggio 2008

 

Aiutare i pazienti con un tumore in fase avanzata e le loro famiglie è la missione della Fondazione Ant (Associazione Nazionale Tumori) Italia. L’organizzazione offre assistenza, domiciliare e gratuita, in undici regioni italiane e promuove la ricerca scientifica e la formazione del personale medico.
Nel corso del 2007 Ant ha operato attraverso una rete di 31Hospice oncologici domiciliari nei quali hanno lavorato 145 medici, 78 infermieri e altre 32 persone tra psicologi, nutrizionisti, farmacisti e fisioterapisti. I pazienti assistiti sono stati 8.194, oltre il 4% in più rispetto all’anno precedente, e le giornate di assistenza erogate superano le 900mila.
La durata media dell’ospedalizzazione domiciliare è stata di 110 giorni (era 114 nel 2006); secondo le stime della Fondazione inoltre il 79% degli assistiti ha scelto di morire al proprio domicilio.
I dati sono disponibili online – sui siti Internet: www.antitalia.org e www.antnet.it – all’interno della relazione morale, consultabile insieme con il bilancio e la nota integrativa 2007.
Dai documenti si rileva, rispetto all’anno precedente, un miglioramento dell’allocazione delle risorse e un incremento dei beneficiari, anche se tutto questo si verifica a fronte di un leggero calo delle entrate. Nel corso del 2007, infatti, i proventi sono risultati di poco superiori a 16milioni di euro, mentre ammontavano a 17 milioni nel 2006: il decremento è di circa il 6 per cento. Diminuiscono soprattutto i lasciti e le donazioni, che nel 2006 avevano garantito entrate pari a circa un milione e mezzo di euro, cifra che l’anno scorso si è fermata a 585mila euro.
La fondazione rileva una crescente difficoltà nella raccolta fondi tramite banchetti e manifestazioni, che nel 2007 ha garantito entrate per oltre 6milioni di euro. In particolare, Ant denuncia a questo proposito una “concorrenza ormai serratissima”, oltre a una minore propensione a donare in piazza rispetto alle donazioni che avvengono attraverso strumenti digitali quali Web e Sms, e si ripromette per il prossimo futuro un ripensamento delle attività promozionali rivolgendosi ad attività di sponsorizzazione e al coinvolgimento delle grandi aziende.
Dal bilancio, sottoposto a revisione esterna, emerge che gli impieghi sono circa 15,7 milioni di euro: il 59,4% - più di 9,3milioni di euro – è dedicato all’attività istituzionale, quota in crescita rispetto al 57,5%  riscontrato nell’anno precedente. I costi di promozione, 3,2 milioni di euro, incidono per il 20,7%, e quelli di gestione (quasi 3milioni di euro) per il 18,9 per cento.
Nel corso dell’anno sono stati 1.060 (contro gli 842 del 2006) i volontari che hanno prestato attività gratuita a favore della fondazione.
Nella relazione morale Ant calcola anche il valore del servizio domiciliare offerto che, se fosse stato prestato dalle ASL, avrebbe richiesto una spesa pari a circa 600milioni di euro. Tra i servizi prestati dalla fondazione c’è anche il sussidio mensile in denaro dato ai pazienti che si trovano in condizioni di indigenza e povertà.
Ant opera anche attraverso i cosiddetti Punti Verdi, che nel 2007 hanno raccolto oltre 500mila euro, presso i quali viene promosso il progetto Eubiosia (la buona vita), che esclude “il concetto di morte-anticipata implicito nell’eutanasia”, e sostiene il diritto di scegliere per il paziente quando, dove e come essere assistito e da quale personale sanitario.
Alle famiglie la Fondazione garantisce supporto psicologico oltre che letti, apparecchiature mediche, medicinali per i paziente e, se la prescrizione delle terapie palliative lo prevede, anche quei farmaci a base di oppiacei che non sono forniti gratuitamente dal servizio nazionale né sono facilmente reperibili.

 
 
 

Post n°121 pubblicato il 19 Maggio 2008 da un_guru
 
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L'Associazione Piera Cutino in un anno triplica le entrate

Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore del 12 maggio 2008 

La talassemia, meglio nota come anemia mediterranea, è un difetto genetico ereditario. Si tratta di una malattia endemica in Italia, diffusa soprattutto in Sardegna, Sicilia e più in generale nelle regioni meridionali, oltre che nel Delta del Po. Nel nostro paese, secondo le ultime stime, vivono 7mila persone affette dalla malattia e circa 3milioni di portatori sani. I numeri sono però destinati a crescere, essendo la talassemia storicamente collegata alle immigrazioni, soprattutto per i flussi in arrivo dal bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente.
L’Associazione per la Ricerca Piera Cutino Onlus promuove la ricerca e offre assistenza sanitaria ai pazienti, oltre a svolgere attività di sensibilizzazione sulla malattia. La terapia attualmente in uso consiste in frequenti trasfusioni di sangue accompagnate dalla somministrazione di un farmaco a infusione lenta, otto-dieci ore al giorno, per evitare l’accumulo di ferro nel cuore, nel fegato e nelle ghiandole endocrine.
È importante anche individuare i portatori sani, cosa che si può fare con un semplice test. La loro condizione è di totale salute e benessere, ma dall’unione di due portatori sani ha il 25% di probabilità di avere figli malati di talassemia, trattandosi di una patologia recessiva che si manifesta solo se viene ereditata da entrambi i genitori.
L’Associazione Piera Cutino finanzia l’omonima Unità di ricerca all’ospedale Vincenzo Cervello di Palermo e ha individuato due ambiti di cura per la talassemia: la terapia in utero, che prevede la possibilità di effettuare un trapianto di cellule staminali nel feto per consentire al bambino di guarire ancor prima di nascere, e la terapia genica, che consiste nell’introduzione nel genoma del paziente di una copia di gene corretto.
Dall’analisi di bilancio, relativo al 2007, emerge che nell’anno i questione l’organizzazione ha raccolto poco meno di 1,1milioni di euro, con una crescita di oltre il 200% rispetto all’anno precedente, quando i proventi superavano di poco i 320mila euro. La principale voce in entrata è relativa ai contributi da enti, sia pubblici che privati, pari a circa 900mila euro, mentre erano 100mila nel 2006.
Gli impieghi sono di poco superiori a 1,1 milione di euro (erano 470mila nel 2006) e sono dedicati per l’83,2% - vale a dire 915mila euro – all’attività di missione: nel 2007 l’impegno principale è stato quello per la costruzione di un nuovo padiglione dell’ospedale Cervello che dovrà diventare un polo di eccellenza per la ricerca, oltre che uno spazio per la cura di pazienti affetti da anemia falciforme. L’associazione ha destinato al progetto, che prevede anche la creazione di una casa albergo per i familiari dei degenti, 632mila euro. Per la realizzazione del padiglione si prevede un investimento di 4 milioni di euro, mentre i fondi raccolti a oggi sono pari a 1,35 milioni.
Gli oneri di promozione e sensibilizzazione incidono per l’8,1% - ammontando a 89mila euro – e quelli di gestione per l’8,6% (94mila euro). L’anno si è chiuso con un disavanzo di circa 25mila euro, in netto miglioramento rispetto all’anno precedente, quando superava i 150mila euro.
Il bilancio dell’associazione è disponibile on-line suò sito www.pieracutino.it, che contiene anche informazioni sulla malattia, i progetti sostenuti e sulla ricerca scientifica.
Per il futuro l’associazione intende impegnarsi in campagne per incrementare le donazioni di organi. A questo proposito ha recentemente presentato i risultati positivi di un trapianto di fegato avvenuto a Palermo ad aprile2007, che rappresenta il secondo caso al mondo di trapianto di organi su paziente talassemico.

 

 
 
 

Post N° 120

Post n°120 pubblicato il 07 Maggio 2008 da un_guru
 
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Due bilanci in espansione

Articolo pubblicato su il Sole 24 Ore  del 5 maggio 2008

“Insieme si può” è un’associazione la cui nascita risale al 1991 per iniziativa di alcuni volontari che, in seguito a un viaggio in Uganda, decidono di organizzare raccolte di generi alimentari. Attualmente è composta da 80 gruppi locali in tutta Italia ed è presente in Africa, Est Europa e Asia.

Anche “Soleterre” si occupa di cooperazione allo sviluppo, opera in Italia e in altri cinque Paesi e ha sedi localo in Marocco, Costa d’Avorio, Ucraina.

Dall’esame di bilancio relativo al 2007, emerge che nell’anno in esame Insieme si può ha raccolto poco meno di 2 milioni di euro, una somma in crescita del 19,7% rispetto al 2006. L’83% degli impiegati - quota equivalente a quasi 1,7 milioni di euro è dedicato all’attività di missione, l’1,3% (pari a 27mila euro) alla promozione e il 15,3% (oltre 307mila euro) alla gestione.

Il bilancio è accompagnato da un’analisi dei costi in cui si spiega che, oltre alle cifre registrate a bilancio, l’associazione ha potuto investire in progetti ulteriori 158mila euro pervenuti direttamente alla sede ugandese e 135mila euro che i gruppi locali hanno inviato a missionari di loro conoscenza o per progetti specifici.

Soleterre registra entrate per poco meno di 3 milioni di euro, con una crescita del 151% rispetto al 2006 in particolare aumentano i finanziamenti pubblici, che superano i 900mila euro contro i 322mila dell’anno precedente.

L’Unione europea è il principale finanziatore con oltre 650mila euro (erano 90mila nel 2006), cui si aggiunge il contributo del ministero degli Affari esterni, che supera i 160mila euro.

Il 93% degli impiegati - più di 2,7 milioni – è dedicato all’attività di missione, mentre gli oneri di promozione, che ammonta a 105mila euro, incidono per il 3,6% e quelli di gestione (90mila euro) per il 3,1.

La maggior parte dei fondi per i progetti di Insieme si può, oltre 1,2 milioni di euro, sono destinati all’Africa. L’Uganda riceve oltre 900mila euro: nel Paese sono in corso progetti per combattere la malnutrizione, oltre che la malaria. In questo ambito uno degli impegni dell’associazione è distribuire almeno 1000 zanzariere all’anno, acquistabili con un contributo di 5 euro l’una. Con 700 euro è possibile riattivare un pozzo d’acqua potabile e con 200 euro si donano una macchina da cucire e un corso professionale a una ragazza.

Anche la nota integrativa di Soleterre contiene una descrizione delle attività svolte nel corso dell’anno. L’associazione opera anche in Italia con iniziative di accoglienza e integrazione degli immigrati, oltre a sostenere progetti dedicati ai minori immigrati in carico ai servizi sociali e penali.

La realizzazione contiene inoltre dati sul fenomeno della criminalità giovanile, prendendo spunto dal fatto che l’Italia è la seconda meta, dopo gli Stati Uniti, per quanto riguarda l’arrivo di immigrati salvadoregni. Secondo Soleterre le cosiddette pandillas, termine che identifica le bande giovanili del Centro America, rappresentano nel nostro Paese un fenomeno del tutto marginale ma comunque simbolico di un disagio da non sottovalutare. L’associazione ha dunque avviato un progetto internazionale in Italia, El Salvador, Honduras e Guatemala.

Insieme si può pubblica sul sito i progetti in corso per raccogliere i contributi necessari al loro compimento, tra questi l’acquisto di 80 banchi e otto lavagne per una scuola di Mandiavato, in Madagascar, con l’obbiettivo di sottrarre i più giovani al lavoro minorile.

Soleterre, invece, vuole fornire cure sanitarie e garantire l’educazione a 700 bambini orfani di guerra in Sierra Leone e Costa d’Avorio. Ad Abidjian è prevista una casa di accoglienza per ragazze soldato che le sottragga alla prostituzione e contribuisca a limitare la diffusione dell’Hiv.

 
 
 

Post N° 119

Post n°119 pubblicato il 06 Maggio 2008 da un_guru

Viadeo e MondoProfessionisti: nasce la community 2.0 dedicata ai lavoratori della conoscenza

Milano, 6 maggio 2008 -  MondoProfessionisti.eu, il magazine on-line dedicato ai professionisti e ai lavoratori della conoscenza, ha scelto Viadeo Community per offrire innovativi servizi ai propri utenti. MondoProfessionisti.eu è il portale dedicato agli ordini professionali: inchieste, eventi, formazione e i sondaggi per raccogliere l’opinione di chi opera sul campo sui temi di attualità, oltre che su quelli collegati alla deontologia professionale.

I professionisti italiani e il web2.0
Secondo i dati dell’indagine “Agire Digitale” della Fondazione Ugo Bordoni sull’uso dei servizi web-based da parte dei professionisti, avvocati, medici e dottori commercialisti utilizzano la Rete innanzitutto come contenitore in cui cercare informazioni connesse allo svolgimento delle proprie attività o come strumento di comunicazione. La facilità d’uso dei servizi è la richiesta principale per trasformare l’innovazione in un vantaggio e in un’opportunità.

“Il servizio Community di Viadeo rappresenta una grande opportunità per sviluppare e gestire le relazioni tra i membri, oltre che per rispondere alla richiesta dei professionisti di strumenti per la comunicazione, la condivisione di esperienze, oltre che di visibilità” commenta Luigi Berliri, Direttore di MondoProfessionisti.eu.

“Tutte le informazioni relative ai membri della Community sono trattate da Viadeo nel rispetto della normativa sulla privacy, italiana ed europea. I professionisti italiani trovano in Viadeo oltre 100mila membri italiani e la possibilità di confrontarsi con le associazioni che hanno già scelto il servizio Community tra cui ManagerItalia (Federazione nazionale dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato), ALP (Associazione Laureati del Politecnico di Milano) e Assodigitale (l’associazione per la promozione e lo sviluppo dell’Industria Digitale Italiana).” commenta Andrea Falzin, Direttore Generale di Viadeo Italia.

Viadeo – www.viadeo.it
Viadeo è uno dei principali social network on-line dedicato al business. Con oltre 3 milioni di iscritti nel mondo,  Viadeo consente di creare e gestire la propria immagine on-line e di costituire una rete di relazioni e contatti di business, nel pieno rispetto della privacy. I membri utilizzano Viadeo per trovare clienti, fornitori, partner e informazioni per il proprio lavoro, oltre che migliorare la propria reputazione, attraverso Internet. Gli iscritti possono creare dei propri hubs per gestire le relazioni con i propri contatti, scegliendo quali informazioni condividere e con chi. Viadeo.it è il primo sito per il social network completamente in italiano. Diventare membro di Viadeo è gratuito.

Per maggiori informazioni (riservato alla stampa):
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Via Vincenzo Monti 5/A - Milano
Tel. 02-48021956
E-mail:
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Post N° 118

Post n°118 pubblicato il 30 Aprile 2008 da un_guru
 
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I giovani di AIESEC compiono 60 anni. Leader di oggi e di domani a confronto

AIESEC –  la più grande associazione mondiale di studenti universitari - celebra 60 anni
Imprese e studenti a confronto su sviluppo, innovazione, energia e ambiente

Milano, 30 aprile 2008  - AIESEC, la più grande associazione internazionale non profit di studenti universitari, celebra 60 anni dalla sua nascita in occasione del Connection Day 2008.
Il Connection Day è la giornata di studio dedicata all’incontro con imprese, enti e associazioni, che si terrà il prossimo 7 maggio a Roma, presso l’Università Roma 3, Facoltà di Economia.

IL PROGRAMMA DI AIESEC CONNECTION DAY
Ore 10.00 - Apertura dei lavori – Prof. Guido Fabiani, Rettore.  
Seguono interventi di Microsoft, Job Advisor, KPMG. 
A partire dalle ore 11.15 si terranno le tavole rotonde:

a) Imprenditorialità e innovazione cui partecipano Microsoft, PwC, Viadeo, Regione Lazio. Durante la tavola rotonda verranno ufficialmente premiati i finalisti della Microsoft Imagine Cup ‘08.
b) Ambiente ed energie rinnovabili cui partecipano ABB, Fera e Sabaf.
c) Africa: un continente e il suo potenziale cui partecipano KPMG, UNICEF, Assafrica & Mediterraneo, e un rappresentante della Commissione Europea. 

Il convegno è organizzato in collaborazione con la società di consulenza strategica Un-Guru. 

Informazioni su AIESEC
AIESEC è la piattaforma internazionale per gli studenti per scoprire e sviluppare il loro potenziale per avere un impatto positivo sulla società. Attraverso la promozione di stage internazionali, posizioni di leadership e la possibilità di connettersi a un network che conta oltre 100 paesi in tutto il mondo, AIESEC permette da 60 anni a migliaia di studenti ogni anno di vivere un’esperienza parallela e complementare a quella universitaria per prepararsi al meglio al mondo del lavoro.
Il programma Exchange di AIESEC è il momento centrale dell’esperienza con l’organizzazione, attraverso cui studenti e neo-laureati hanno l’opportunità di crescere professionalmente in un’organizzazione all’estero.
A febbraio 2009 AIESEC Italia organizzerà il Global Leaders’ Summit, un evento globale che riunirà a Roma i migliori talenti di 100 paesi per comunicare l’energia e l’innovazione che il network AIESEC ambisce a creare nella società di oggi.
Il Global Leaders’ Summit è un prestigioso evento di posizionamento nazionale ed internazionale per le migliori organizzazioni presenti in Italia.

AIESEC www.aiesec.org/italy
AIESEC è internazionale, apartitica, non profit, indipendente, interamente gestita da studenti e neolaureati che hanno interesse per l’economia e il management. Essa non discrimina sulla base di razza, colore, sesso, orientamento sessuale, credo, religione, nazionalità o etnia.
AIESEC, presente in oltre 1.100 università di 100 paesi,  intende sviluppare le comunità in cui è presente attraverso lo sviluppo dei giovani, con un impegno verso la comprensione e la cooperazione internazionale.
AIESEC organizza periodi di lavoro all’estero e numerose attività di scambio e conoscenza tra ragazzi di paesi diversi.
Le aziende guardano questa organizzazione come una possibilità di incontro con giovani con un forte potenziale e una forte motivazione.
In Italia AIESEC è presente nelle principali università, attraverso 21 comitati locali.

 

 

 
 
 

Asvi, missione Kosovo: assistite 3.500 persone

Post n°117 pubblicato il 21 Aprile 2008 da un_guru
 
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Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore del 21 Aprile 2008

 

«Fuori moda» è la definizione che l’Associazione di solidarietà e volontariato insieme (Asvi) utilizza per definire il Kosovo, il Paese in cui opera. Nata nel 2001 per portare aiuti alla popolazione vittima della guerra, opera soprattutto nella regione di Mitrovica, in cui abitano serbi e albanesi con molti problemi di convivenza legati alle note vicende politiche.

                Nonostante la poco attrattiva del contesto operativo e la situazione non facile della raccolta fondi in Italia, l’associazine è soddisfatta dei risultati conseguiti. Dall’esame di bilancio relativo al 2007 emerge infatti che i proventi superano i 114mila euro, in crescita dell’1,7% rispetto all’anno precedente. Gli oneri sono di poco superiori ai 94mila euro, e il 95,9% del totale – oltre 90mila eur – è dedicato all’attività istituzionale.

I costi di raccolta fondi incidono per il 4,1%, poco meno di 4mila euro. Per ogni euro di entrata sono 79 i centesimi dedicati agli scopi sociali, risultato che deve tenere conto di un avanzo quantificato di oltre 20mila euro. Le spese di gestione sono pari a zero, in quanto sostenute dai volontari, anche facendo ricorso allo strumento dell’autotassazione.

Il bilancio è disponibile online – sul sito www.asviitalia.it – insieme con la relazione delle attività sostenute nel corso dell’anno. Alcuni progetti finanziati hanno come beneficiari singoli bambini affetti da gravi malformazioni cardache o da ritardo mentale, che vengono portati in Italia, laddove necessario, per interventi chirurgici o per terapie specifiche. Al rientro in Kosovo Asvi garantisce loro assistenza medica e sostegno alle famiglie.

                In totale ei beneficiari delle attività svlte nel 2007 sono stati 3.500, menre sono 155 i volontari che hanno lavorato per l’associazione: tra questi figurano anche sei medici, quattro odontoiatri e due psicologi.

                Nel corso dell’anno Avi ha inoltre raccolto e consegnato 607 quintali di alimenti e materiali, tra cui biciclette e accessori per la casa usati. Nel villaggio di Kotlina, dove tra l’altro si opera a sostegno di 30 bambini che sono rimasti orfani di entrambi i genitori, sono stati costruiti un edificio scolastico, un ambulatorio medico e uno dentistico. Inoltre nel 2007 sono state avviate tre attività di apicoltura che consentiranno ad alcune famiglie di divenare autonome dai contributi economici a loro erogati.

                Il bilancio contiene anche le previsioni per il 2008, secondo le quali l’associazione dovrebbe raccogliere oltre 110mila euro, 20mila dei quali da investire per l’acquisto di un ulmino per disabili. Per l’anno in corso Asvi punta ad allargare la base dei volontari e a costituire in Kosovo un’associazione locale mista cui partecipano sia serbi che albanesi, anche se nella relazione non si nascondono le difficoltà collegate a questa iniziativa, dovute ai problematici rapporti tra le due etnie.

                Inoltre è allo studio la possibilità di costruire una cooperativa sociale in Italia, dove da alcuni anni vengono organizzate, soprattutto in collaborazione con altre organizzazioni, raccolte di cibo e materiali a favore di persone che vivono in condizioni di difficoltà.

                Sul sito Asvi pubblica in questi giorni un appello, «Aiutiamo Erjon», per garantire le cure a un bambino di quattro anni colpito da un tumore al fegato. Inoltre è in corso la raccolta di materiale per un nuovo carico di aiuti umanitari. La richiesta riguarda attrezzature odontoiatriche e per la fisioterapia, da impiegare soprattutto per persone disabili, oltre che elettrodomestici, accessori per la casa e attrezzature sportive per i bambini: porte da calcetto, tabelloni per il basket e reti per la pallavolo.

 
 
 
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