Un passo alla volta

Allo specchio...


E, alla fine, è come ritrovarsi avanti allo specchio per ripercorrere le immagini di tanti anni... anni passati a chiedere cosa volesse da te la tua anima.Sicuramente non vuole per te una "non-vita" trascorsa sul filo dell'indifferenza delle altre persone, sul fatto che quelle persone ci sono quando hanno bisogno di qualcosa salvo diventare "invisibili" nel momento in cui il tuo compito è finito e ti spinge a cercare la tua "vita" altrove... nei momenti in cui parti da casa per ascoltarti nel silenzio della tua solitudine.Essere "liberi" non credo sia sinonimo di essere necessariamente "soli" ma di essere in pace con sé stessi... da soli o in mezzo alle altre persone.I miei disagi, quello che ho sempre chiamato il mio "mal di vivere", mi hanno portato ormai da tanti anni a salire verso l'alto... ad uscire dal bosco... su quei prati dove lo sguardo è libero di "volare" lontano... su quei prati dove ti senti semplicemente quel piccolo puntino nel nulla... quella sensazione che vado a cercare quando ho bisogno di fuggire dalla mia quotidianità. In quei momenti mi sento in pace con me stesso... sono, forse, i pochi momenti delle mie giornate nei quali mi sento veramente "vivo"... anche se sono momenti nei quali sono solo...Fra il disagio di dover inseguire "modelli" che non mi appartengono e quelle poche ore di "libertà" forse preferisco scegliere quella libertà anche se so di averne pagato il prezzo tante volte... un prezzo forse troppo grande ma forse equo da pagare per sentirsi veramente "vivi".So che non potrò mai isolarmi completamente da quel mondo che non capisco... ci devo per forza convivere... in ciò che mi piace e in ciò che non riesco a comprendere...Mi restano quei piccoli momenti di pace... quei momenti ai quali spero di non dover rinunciare...Kraguojnca, 17 marzo 2016