FINCHE' NE HO,NE DO'

Post N° 1

FINALMENTE, DOPO INNUMEREVOLI BOZZE LASCIATE A META’, HO DECISO DI INIZIARE A SCRIVERE NEL BLOG…INIZIERO’ RACCONTANDOVI UNA DELLE ESPERIENZE PIU’ BELLE, VISSUTE IN PISTA LO SCORSO ANNO.

Era un sabato caldo e il Mugello ci aspettava per quattro belle orette: due al mattino e due al pomeriggio. I giorni che precedevano la partenza erano stati dedicati al controllo della moto e alla preparazione di tutto l’occorrente per la giornata.
Venerdì alle 18:00 sono da Marco per caricare la sua moto sul carrello e tutta la sua attrezzatura, in macchina siamo solo in due ma sembra comunque esplodere.
Prendiamo l’A1 verso Bologna e poi verso Firenze fino a all’uscita di Barberino del Mugello, da qui mancano solo 15 km circa per arrivare a Scarperia dove ha sede il mitico circuito.
Parcheggiamo macchina e moto nel parcheggio dell’hotel, lasciamo le nostre borse in camera e usciamo a fare due passi in questo paesino veramente carino e tranquillo, tranne durante i giorni della MotoGp quando migliaia di persone arrivano da tutto il mondo per assistere al più grande spettacolo motociclistico.
La mattina seguente ci alziamo presto per fare una buona colazione qualche ora prima della sessione delle 11:00.
Alle 9:30 siamo già nel paddok, prendiamo posto, cominciamo a scaricare le moto ed a montare il gazebo per proteggerci dal grande caldo estivo, sbrighiamo le pratiche necessarie per l’iscrizione e ritiriamo il braccialetto colorato necessario per il riconoscimento prima dell’entrata in circuito.

L’ora si avvicina e cominciamo ad avvertire una certa agitazione anche se non è la prima volta che andiamo a girare in pista.
Visto il gran caldo indossiamo le tute solo pochi minuti prima delle 11:00, indossiamo casco e guanti e ci dirigiamo alla corsia dei box per attendere l’inizio della sessione di prove libere senza turni.
Siamo dentro il circuito, utilizziamo il primo giro per scaldare le gomme e poi cominciamo ad aprire un pochino il gas.Utilizziamo i primi 20/25 minuti per prendere confidenza con il tracciato e riusciamo anche a girare assieme nonostante il traffico in pista.
Usciamo per una breve pausa ristoratrice, beviamo qualcosa e poi di nuovo dentro.
Durante la pausa ci rifocilliamo con un piccolo pasto, facciamo un giro nel paddok e naturalmente ci riposiamo all’ombra.
 Alle 16:00 cominciamo la seconda sessione, Marco decide di riposarsi qualche minuto ancora mentre io mi sento già pronto per un nuovo turno e così decido di entrare subito.
Ora mi sento più sicuro e la moto è in ottima forma, cerco di sfruttarla il più possibile…qualche piega azzardata e l’adrenalina a 13.000 giri, difficile da descrivere ma sicuramente indimenticabile.

Due ore a manetta, il polso dettava e io obbedivo…grazie anche all’assetto superlativo della moto, le gomme dalla tenuta perfetta e la mia  guida più pulita del solito.

Trascorso il tempo a nostra disposizione usciamo, sudati fradici ma con un sorriso e una felicità davvero unici, carichiamo le moto e mettiamo tutto a posto per la partenza.
Durante il ritorno il sonno, la stanchezza mi assale mentre ripenso ai bellissimi momenti passati durante la giornata e già non vedo l’ora della prossima uscita tra le curve del Mugello. La giornata è stata positiva, ci siamo divertiti un mondo su uno dei migliori circuiti a livello mondiale.

DADO.