Creato da fortyfour67 il 05/01/2012

Speakers' Corner

Spazio-Pensiero

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

 

La buona condotta

Post n°7 pubblicato il 26 Settembre 2013 da fortyfour67

Cominciare a scrivere è difficile. Non per mancanza di mezzi o di tempo e, per quanto non sia nemmeno uno scrittore, neanche per mancanza di capacità. Ciò che è davvero difficile, come per ogni cosa ultimamente, è riuscire a sentire di fare qualcosa che abbia un senso e sinceramente, ora che scrivo, non sono sicuro che questo mio esercizio abbia un senso definito. Poco importa, scrivo lo stesso.

Sono qui, nel mio piccolo soggiorno, in compagnia del mio portatile, di una bottiglia di Coca Zero, delle sigarette e della mia sempre più prolungata e consistente solitudine. Nella testa un miliardo di pensieri che a stento riesco a sopire: l’assenza di un lavoro, i problemi economici che questo comporta, le preoccupazioni che ne conseguono e le mille riflessioni generali di ogni giorno, di ogni istante.

Il lavoro l’ho perso da oltre due anni, dopo un iter tanto sgradevole, quanto, purtroppo, comune a moltissime persone: l’asticella del rispetto che si abbassa sempre più, preludio al completo annullamento del potere contrattuale dei lavoratori e delle conquiste sociali che sono state raggiunte dopo lunghe e legittime lotte durante il secolo scorso. Fa impressione riferirsi al secolo scorso, ma dato che sono oltre trent’anni che in atto una vera e propria guerra di potere a livello globale, il secolo scorso, a differenza di questo, ha conosciuto sia gli aspetti positivi di lotta e di conquista sociale, sia gli aspetti che hanno teso ed ancora tendono a demolire quanto conquistato in termini di equità, libertà, emancipazione sociale ed individuale.

Ma quali poteri? Quali sono quelle forze, tutt’altro che astratte, che da così tanto tempo stanno determinando le sorti del mondo?

L’uomo, cinico e distaccato, perfino sociopatico direi, determina tutto questo. Ciò che chiamano oggi crisi, era ieri la globalizzazione, la delocalizzazione delle produzioni laddove costano meno, la pretesa flessibilità quale ricetta unica per restare competitivi nel mercato globale, come fossero dogmi, come se non ci si potesse sottrarre, come se le logiche del mercato globale fossero l’aria che respiriamo.

Riconosco che sono stati abili ad abbindolare le masse, spacciando ognuna delle cose sopra menzionate come ineluttabili. Riconosco che abbiano potuto abusare delle loro posizione dominanti, posizioni di potere. Riconosco che a rendere possibile tutto questo in questo abbiano concorso la connivenza, la corruzione di politici, amministratori ed imprenditori, ma anche il qualunquismo, la superficialità e la passività di tutti.

Oggi è già tardi, ed è molto difficile rimediare perché chi si è preso ancora più spazio, ancora più potere e denaro, ben se ne guarda dal tornare indietro ed ha ancora più mezzi, più forza di sempre, per continuare ad imporre le proprie regole del gioco, fino a che queste ultime gli garbano, altrimenti le riscrive in un battito di ciglia, come gli tornano più comode.

Qual’è oggi il ruolo della politica? Qual’è il progetto politico di un Paese occidentale? Qual’è la capacità politica di contrastare lo strapotere economico e finanziario? Credo, da profano quale sono, di poter dire che oggi la politica non è più in grado di dare risposte, di interpretare quel ruolo che storicamente ha avuto, perché la situazione gli è sfuggita di mano ed ora non ha più il benché minimo controllo su di essa, ma è oggetto di ricatto costante da parte dei mercati, della finanza, dalle banche.

Ciò che vi prego di tenere bene in mente è il fatto che i mercati, la finanza, le banche non sono omologabili ai terremoti, alle eruzioni vulcaniche o agli tsunami. A questi ultimi sì che non possiamo sottrarci, ma certo non possiamo permettere agli uomini che stanno dietro alle entità sopra citate, di essere potenti ed ineluttabili quanto i fenomeni naturali. Essi non sono fenomeni naturali verso i quali non si possa fare nulla. Sono uomini, soltanto uomini che traggono vantaggi personali a danno di altri uomini. E sono pochi, molto pochi, ma fanno danni, grandi quanto l’intero pianeta.

Com’è possibile allora che un manipolo di pochi uomini riescano ad imporre sé stessi e le loro logiche al resto dell’umanità?

Ovviamente, non ho la risposta in tasca, ma penso che sia un problema culturale che ci induce ad accettare passivamente ogni aberrazione, ogni abuso. Intrinsecamente una rinuncia totale alla difesa delle dignità, dei principi di equità, del senso di appartenenza a qualcosa più grande di noi, del senso di bene comune. Si sono completamente perse di vista queste cose, addirittura quando se ne parla si è subito attaccati, tacciati d’essere anacronistici e liberticidi nella migliore delle ipotesi.

Il denaro impera e chi ha il denaro fa come gli pare.

Solo se glielo lasciamo fare, altrimenti no.

Ognuno di noi è tenuto a recuperare la propria dignità ed una dignità ancora più grande della propria, magari quella di uno Stato o addirittura di un mondo capace di riequilibrare le sorti di quante più persone possibile, rimettendo l’uomo al centro e non più il denaro. Se non comprendiamo questo, se non agiamo di conseguenza, subiremo ancora gli effetti devastanti di chi esercita senza scrupoli lo strapotere che gli è concesso.

Dobbiamo recuperare una morale, personale prima, collettiva poi. Dobbiamo recuperare il senso di appartenenza ed una coscienza collettiva, dobbiamo essere in grado di rifiutare le logiche aberranti del denaro, della corruzione, del vantaggio personale. Significa sostenere dei costi? Certo che sì! Ma con la grande differenza che questi costi sono finalizzati al bene comune e non più agli interessi di pochi. Stiamo sostenendo costi altissimi da tantissimo tempo: manovre finanziarie, rapporti con le banche, costo della vita, perdita di posti di lavoro, flessibilità, precariato. La lista è virtualmente infinita poiché infinite sono le situazioni che possiamo ricondurre al sostenimento dei costi, personali o sociali che siano.

Cosa facciamo quindi? L’ho già scritto, non ho una soluzione in tasca, ma sono convinto che se improntassimo le nostre vite, il nostro quotidiano, al perseguimento di una condotta moralmente ineccepibile, nel rispetto delle regole di convivenza civile, nel senso del bene comune, del rispetto del prossimo e del rispetto in generale, respingendo ad ogni livello ogni forma di distorsione, ogni menzogna, ogni tentativo di corruzione o richiesta di connivenza, per piccola che sia, allora potremmo sradicare il male che sottende alla situazione attuale.

Piccole cose, forse, ma possibili e molto meno piccole di quanto sembra: pretendiamo lo scontrino ogni volta che facciamo un acquisto, non compriamo cose rubate, indigniamoci e rendiamo palesi ogni situazione scorretta con cui veniamo in contatto, di cui veniamo a conoscenza. Recuperiamo la solidarietà in ogni situazione che riconosciamo come nostra ed appoggiamo chi lotta per difenderla.

Apparirà come un elenco di banalità, ma sono convinto che se ognuno di noi facesse la sua “piccola” parte ogni giorno, senza trovare facili scuse per non farla, allora le cose migliorerebbero radicalmente e sono altresì convinto che chi oggi è in una posizione dominante, non starà a guardare, non vorrà rinunciare ai propri privilegi e combatterà con tutte le forze che ha, ma ditemi, cosa potrebbe fare se davvero ognuno di noi (il 99% ricordate?) non collocherà più al centro delle proprie esistenze il denaro? Beh, soccomberebbe e sarà possibile vivere secondo altre logiche, secondo altri principi, altre priorità.

 

Chissà quanti si faranno beffa di me per di ciò che ho appena scritto? Chissà quanti mi compatiranno o mi definiranno uno sprovveduto, un illuso? Immagino tanti, purtroppo, ma se anche una sola persona avrà colto il senso delle mie parole, del mio sprono, allora quanto ho scritto avrà avuto quel senso che non ero sicuro in partenza le mie parole potessero avere. 

 
 
 

Il potere

Post n°6 pubblicato il 10 Luglio 2013 da fortyfour67

"Il potere logora chi non ce l'ha" quanlcuno disse un giorno.

Sapate chi? e cosa ne pensate?

 

 
 
 

Rotto

Post n°5 pubblicato il 22 Luglio 2012 da fortyfour67

Pubblico elenco della pochezza che costantemente registro nelle persone  intorno a me:

·        egoismi (quasi sempre camuffati da libertà)

·        totale assenza di dignità personale

·        servilismo

·        violenza

·        assenza di progettualità (al di là delle difficoltà)

·        mancanza di coraggio, viltà

·        assenza di tenacia

·        mancanza di coerenza

·        nessuna assunzione di responsabilità

·        passività, pigrizia mentale e non

·        apatia

·        tanta ipocrisia e superficialità

·        vanità, egocentrismo

·        assenza di rispetto

·        indifferenza, cinismo

·        nessuna puntualità

·        stronzaggine dilagante

·        totale assenza di garbo e gentilezza

·        corruzione

·        abusi di potere (datori di lavoro, mercati, finanza, lobbies, corporativismi, politici, amministratori …)

·        cattiveria

·        ignoranza

·        zero deontologia professionale …

e, seppur vero che il genere umano è anche tutto ciò, direi che da almeno trent’anni a questa parte si precipita nel baratro …

 Mi sono proprio rotto! Vaffanculo.

 
 
 

Take Your Mama Out by Scissor Sisters

Post n°4 pubblicato il 31 Gennaio 2012 da fortyfour67

 
 
 

Laura by Scissor Sisters

Post n°3 pubblicato il 31 Gennaio 2012 da fortyfour67

 
 
 
Successivi »
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

fortyfour67nives333Lady_JulietteLA_PIOVRA_NERAKimi.777solemar_72MarquisDeLaPhoenixEn_El_Muelle_decappottinoneroAcomeAntipaticapaperinopa_1974libertad_nashelythscettica_menteSky_Eagle
 

CHI PUŅ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963