VAMPIRI

La nascita del vampirismo


l problema principale che distanzia fisicamente il vampiro dall'essere umano è la sua dieta: il vampiro si nutre principalmente o esclusivamente di sangue, l'essere umano non può farlo. Questa principale differenza bisogna però anche valutarla in considerazione del fatto che esistono anche all'interno della stessa razza umana sostanziali differenze fisiologiche. Conviene quindi fare il punto circa quali possono essere le differenze fino ad oggi conosciute e riconosciute dalla medicina moderna su queste differenze. I giapponesi hanno un metro in più, circa, di intestino rispetto a noi caucasici, adattamento dovuto alla loro dieta ricca di verdura, non possiedono l'enzima che assimila l'alcool (si ubriacano facilmente ed altrettanto rapidamente tornano sobri), hanno valide difese contro il colesterolo. Il popolo inuit (gli eschimesi) hanno enzimi che permettono loro di nutrirsi per ben l'70% di carne o pesce. L'uomo caucasico non ne ingerisce mediamente più del 10%. Proviamo ad esaminare ora il passato della razza umana in modo da tentare di comprendere cosa e dove può esserci stata una divergenza evolutiva. Andando indietro nel tempo fino alla preistoria possiamo trovare altre differenze: i neanderthal avevano una dieta che non prevedeva quasi assolutamente verdure. Dalle coproliti (feci fossili) ritrovate si ha infatti la prova che questi nostri antenati si nutrivano principalmente di carne, fino al 80/90%, inoltre il loro fabbisogno alimentare era inoltre ben superiore al nostro arrivava nei periodi invernali fino a necessitare di ben 7000 calorie contro le attuali nostre 2000. Questo era un adattamento dovuto alle condizioni climatiche che non permetteva loro di trovare molte bacche o radici. Si è anche riscontrato che dai tipi di incisioni trovate sulle ossa degli animali macellati e su quelle di alcuni neanderthal che era anche praticata l'antropofagia. Ovviamente si può anche parlare semplicemente di un rituale funerario. Sono esistite comunità antropofaghe fino allo scorso secolo, e non avevano problemi a nutrirsi di carne umana e di sangue. L'antropofagia rituale è stata adottata da parecchi popoli considerati primitivi, almeno fino al contatto con la nostra cultura che l'aborre. Si potrebbe quindi ipotizzare che un gruppo chiuso di esseri che si siano sempre nutriti di carne umana o sangue umano possano comunque esistere, ed abbiano sviluppato differenze fisiologiche tali per cui l'ingestione di queste sostanze per un'alta percentuale o totalmente non creino problemi fisiologici.