Unimatrice Zero

Operazione Butterfly


  Sabato pomeriggio ore 15,30. Finisco di vestirmi, indosso la mia parrucca nera, le lenti a contatto colorate e mi dirigo verso il luogo dell’appuntamento. Arrivata sul posto non trovo nessuno. Comincio a pensare che l’operazione sia stata rimandata ma dopo pochi minuti ricevo una telefonata da bluangel che mi avverte Evaso sta arrivando, è un po’ in ritardo perché si è perso. Dannazione, penso, ma dovevano affiancarmi proprio ad un principiante alle prime armi, uno che scambia il nome del locale dove ho prenotato per il nome di una strada? Non faccio a tempo a riflettere sull’enorme rischio che sto per affrontare quando Evaso entra nel locale, è ancora al telefono con bluenagel che, mossa a pietà e sprezzante del pericolo intercettazioni, gli ha fatto da navigatore per raggiungermi. Viene verso di me, uno veloce scambio di saluti,  noto che anche lui è leggermente nervoso, man mano che i secondi passano la tensione sale e diventa palpabile, leggo l’inquietudine nei suoi occhi, ha le pupille dilatate, mi viene il dubbio che possa aver inspirato per sbaglio la droga destinata alla nostra preda, ma preferisco non pensarci e continuo a fissare l’entrata, Lui non sta arrivando, i minuti di attesa sono lunghissimi sembra che il tempo si stia dilatando ma eccolo, finalmente Aldo compare, lo riconosco subito, d’altronde l’anno scorso per una giornata la sua foto fu resa pubblica ed io memorizzai perfettamente i suoi lineamenti . Mi ero anche immaginata un uomo di gusto e raffinato (nonostante la leggenda metropolitana che lo raffigura come assiduo frequentatore di McDonalds) ed infatti apre la porta, gli faccio un cenno, e con elegante disinvoltura ci raggiunge al tavolo. Le sue prime parole sono “ma voi siete pazzi” Capisco subito che Bluenangel per telefono l’ha già condizionto mentalmente, una sorta di trance preipnotica, una vecchia tecnica sovietica insegnata a tutte noi bambine già alle scuole medie, d’altronde con quella voce vellutata lei è sempre stata avvantaggiata ed oggi è diventata una vera maestra. Aldo ed Evaso cominciano a parlare e tutto procede come da copione, ci portano il tè, due Butterfly e un te "nero". Evaso maldestramente prende quello sbagliato, quello che avrebbe dovuto bere Aldo. Echeccavolo!!.. io mi spazientisco perché tutta l’operazione rischia di andare in frantumi. Per fortuna ho con me un po’ di quel preparato che viene utilizzato in caso d’emergenza, con la scusa di servire la bevanda riesco a metterne una dose nella tazza di Aldo. Ci vorrà un po’ prima che faccia effetto, nel frattempo parliamo. Evaso ha studiato bene la sua parte e sta distraendo la preda con taluni argomenti che hanno catalizzato l’attenzione della vittima, sono molto affiatati, vedendoli parlare sembrerebbero vecchi amici. Ma la droga sta facendo effetto, Tengo gli occhi fissi su Aldo, che ogni tanto mi ricambia con il suo sguardo magnetico ed in quei momenti mi vedo riflessa nella sua pupilla, ringrazio il cielo di aver utilizzato il travestimento, la mia parrucca e le lenti, perché lui è disarmante e dà la sensazione che possa vedere oltre, che possa leggerti l’anima. D’istinto mi tocco la nuca, i lunghi capelli neri ci sono sempre, idem per le lenti colorate. Devo calmarmi! Ma ormai il più è fatto. Dopo poco sia Aldo che Evaso si accasciano sul tavolo, alle 18.30 in punto Hans Keppermayer è già all’opera su entrambi. In mattinata Aldo, o ciò che di lui ne resta, è stato prelevato da un collega che lo ha subito rassicurato con un sorriso del buongiorno. Di Evaso non ho notizie, ma di una cosa sono certa, a questo punto, una promozione non me la negherà più nessuno!