Unimatrice Zero

Sempre a proposito di pipì


Sono reduce da un fine settimana a Roma. La città è, come sempre, stupenda. Inoltre, per una come me che vive a Firenze ossia in un "buco" di città, è anche immensa e le meraviglie da vedere sono infinite.  Ma questo, come si evince dal titolo, non è un post culturale.Sabato, verso l'ora di pranzo, con l'unico scopo da parte mia - in quanto atea  - di rivedere il colonnato del Bernini, arriviamo in San Pietro e, maremma paletta, mi  scappa la pipì! Oh, c'è poco da fare, se scappa scappa e alla pipì non gliene frega nulla di dove sei.Non vedendo intorno a noi cartelli indicanti toilette pubbliche alla fine mi rassegno ad entrare in un self service. Si, e non ridete, proprio uno di quelli per turisti, terribilmente tristi, ancora in stile anni 70, con tutte le foto dei papi e dei santi appese nelle loro cornici che ti guardano mentre mangi. Ma non c'era proprio alternativa e la mia vescica sta supplicando pietà. Una volta dentro ordiniamo 2 patatine fritte, 2 coppe di tiramisù, 2 coca. Il conto è di 32 euro. TRENTADUE???  Notare che la sera prima eravamo capitati in una pizzeria dove, tanto per fare un confronto, una pizza margherita costava appena 3,00 euro.Vabbè, mi rassegno ad aver fatto la figura della turista cogliona (inoltre sono abituata ai prezzi di Firenze che purtroppo sono oltremodo vertiginosi) e, con sollievo, mi avvio verso la toilette. Lì trovo una bella fila. Tutti insieme appassionatamente ad aspettare di poter espletare le nostre necessità fisiologiche e, mentre aspetto, noto un bel quadretto appeso al muro del CESSO con scritto, in ben 6 lingue diverse,  che la direzione invita l'utenza a lasciare un contributo per il servizio offerto.Come? Non solo ti spennano perché sei un turista ma devi anche sentirti in dovere di pagare l'utilizzo del gabinetto? Sono rimasta veramente scandalizzata, forse proprio perché mi trovavo in Vaticano e non a Las Vegas.   Ho passato il resto della mattinata a cercare di ricordare brani del saggio "perché non sono cristiano" di B. Russel ed a discutere sul miliardario volume d' affari del turismo a scopo religioso.