Questa è una cosa che non dimenticherò mai; anche nella fabbrica di prima ero un analista chimico addetto al controllo qualità, circa 7 anni fa me ne stavo in lab. ad analizzare una novolacca quando sento un gran botto, -un'altra flangia di scoppio è andata-penso, ma poi scatta l'allarme e la squadra di emergenza di cui io pure ero parte viene allertata, ovviamente era successo qualcosa.La fabbrica di prima era molto più grande di quella dove sono ora, che comunque non è piccola, percui mi ci vuole un po' per arrivare sul luogo della chiamata quando arrivo io ed altri colleghi notiamo uno strano vuoto in prossimità del forno 5, mancava il camino del forno(si trattava di un camino d'acciao alto circa 30m inbullonato e trattenuto da tiranti di sicurezza del diametro di 1cm e pesante svariate tonnellate). Era sucesso che poichè il funzionamento di tale apparecchiatura era fondamentale per la preparazione di una materia prima del processo produttivo, si era deciso dopo che i tentativi di normale accensione non erano riusciti, di farlo partire con una procedura d'emergenza; tali procedure sono previste ed in genere sono state sottoposte alle autorità competenti che le devono validare onde evitare incidenti rilevanti.Quella volta andò male, ci furono dei feriti e anche 2 morti, me li ricordo bene perchè mandarono me ed un'altro collega nel locale del forno a controllare la situazione, uno era accasciato su se stesso stroncato da un infarto, il secondo era schiantato contro il muro antiesplosione con il cervelletto spappolato e gli occhi fuori dalle orbite, ci vollero i pompieri per staccarlo, poi ce n'era un altro a terra vivo su cui facemmo un intervento di primo soccorso, con il volto semidistrutto sul lato destro dai frammenti del cristallo d'ispezione della camera di combustione.Il resto furono sirene, ambulanze, magistrati e tutto il corollario che seguono questi eventi, più per il sottoscritto e buona parte di quelli di noi che intervennero, 3 mesi di supporto psicologico per superare quello che avevamo visto.E' chiaro che da allora il mio grado di attenzione alla sicurezza sul lavoro è alle stelle, e chiaro anche che quella cosa modificò in modo radicale alcuni aspetti del mio carattere.Avolte i sogni ritornano, ma mi fanno meno paura, quello che mi fa arrabbiare è che della gente sia morta per fare un prodotto che serva a fare i paraurti delle macchine, piuttosto che i portaceneri o le palle da bowling.Stay Tune.
Una storia della Fabbrica di prima
Questa è una cosa che non dimenticherò mai; anche nella fabbrica di prima ero un analista chimico addetto al controllo qualità, circa 7 anni fa me ne stavo in lab. ad analizzare una novolacca quando sento un gran botto, -un'altra flangia di scoppio è andata-penso, ma poi scatta l'allarme e la squadra di emergenza di cui io pure ero parte viene allertata, ovviamente era successo qualcosa.La fabbrica di prima era molto più grande di quella dove sono ora, che comunque non è piccola, percui mi ci vuole un po' per arrivare sul luogo della chiamata quando arrivo io ed altri colleghi notiamo uno strano vuoto in prossimità del forno 5, mancava il camino del forno(si trattava di un camino d'acciao alto circa 30m inbullonato e trattenuto da tiranti di sicurezza del diametro di 1cm e pesante svariate tonnellate). Era sucesso che poichè il funzionamento di tale apparecchiatura era fondamentale per la preparazione di una materia prima del processo produttivo, si era deciso dopo che i tentativi di normale accensione non erano riusciti, di farlo partire con una procedura d'emergenza; tali procedure sono previste ed in genere sono state sottoposte alle autorità competenti che le devono validare onde evitare incidenti rilevanti.Quella volta andò male, ci furono dei feriti e anche 2 morti, me li ricordo bene perchè mandarono me ed un'altro collega nel locale del forno a controllare la situazione, uno era accasciato su se stesso stroncato da un infarto, il secondo era schiantato contro il muro antiesplosione con il cervelletto spappolato e gli occhi fuori dalle orbite, ci vollero i pompieri per staccarlo, poi ce n'era un altro a terra vivo su cui facemmo un intervento di primo soccorso, con il volto semidistrutto sul lato destro dai frammenti del cristallo d'ispezione della camera di combustione.Il resto furono sirene, ambulanze, magistrati e tutto il corollario che seguono questi eventi, più per il sottoscritto e buona parte di quelli di noi che intervennero, 3 mesi di supporto psicologico per superare quello che avevamo visto.E' chiaro che da allora il mio grado di attenzione alla sicurezza sul lavoro è alle stelle, e chiaro anche che quella cosa modificò in modo radicale alcuni aspetti del mio carattere.Avolte i sogni ritornano, ma mi fanno meno paura, quello che mi fa arrabbiare è che della gente sia morta per fare un prodotto che serva a fare i paraurti delle macchine, piuttosto che i portaceneri o le palle da bowling.Stay Tune.