The Factory

I mondi fantastici di Unionman.


Da sempre sono un'amante della fantascienza e quei mondi fantastici ritornano nei turni di notte, quando la fabbrica con i suoi fumi , le sue luci, i suoi rumori, si trasfigura e diventa uno sperduto avamposto su di un pianeta lontano; questi mondi mi permettono di tenere testa alle notevoli limitazioni che lavorare a ciclo continuo comporta nei riguardi delle relazione con gli altri esseri umani, specialmente quelli di sesso opposto al mio(ormai non conto più le volte in cui sono stato mollato perchè non c'ero quella data sera,o l'accusa di anteporre il sindacato alla persona allora accanto a me), che pare non siano in grado di capire quale responsabilità comporti essere membro di un collettivo sindacale. Ma anche nelle saghe più epiche i buoni hanno bisogno del sostegno della base perchè il loro agire assuma un significato, in questo momento di crisi gli operai che rappresento hanno deciso di mettere la testa sotto la sabbia, e questo fatto ha svuotato di significato l'agire della RSU, Nanetti li spernacchia bollandoli come "chgghioni" ma purtroppo questa considerazione non cambia la situazione.Ebbene, anche in questo frangente ecco che i miei mondi fantastici ritornano a darmi man forte, e così diventiamo gli ultimi Jedi che nel tempio di Massassi si preparano ad affrontare l'impero Sith, la difficoltà di coinvolgere la base è evidente ma forse, il vero problema è quello di far capire che la responsabilità di come questa crisi finirà è in capo a tutti gli attori di questa storia e non solo nella semplice contrapposizione sindacato/direzione.La Forza è presente in molti lavoratori, solo che pochi sono disposti ad accettare anche la responsabilità che ne deriva.Stay Tune