The Factory

Grave Factory


Oggi mi sono capitati in mano, mentre cercavo dei documenti per un direttivo sindacale, dei vecchi rapporti sicurezza oltre ad alcuni studi sul rischio tumore per chi lavora nelle aziende chimiche, e mi sono reso conto che le multinazionali guadagnano soldi macinando vite umanenon solo nei paesi in via di sviluppo ma ovunque, anche nella civilissima europa.In poco più di 10 anni di lavoro ho assistito a 7 incidenti gravi di cui uno con esito mortale, negli altri casi i lavoratori coinvolti hanno riportato ferite e danni con prognosi superiori ai 30gg, inoltre ho avuto il piacere di vedere almeno 5 casi di tumore legato alle sostanze chimiche utilizzate di cui uno di esito mortale.Tutte le volte era palese la responsabilità implicita dell'azienda, per procedure operative di dubbia moralità piuttosto che la mancanza di adatti strumenti di lavoro o peggio per un numero insufficente di essi sul luogo di lavoro, tutte le volte la scusa principe era l'errore umano, purtroppo non ho mai incontrato persone disposte a proseguire l'azione contro le aziende, anche perchè in questi frangenti le direzioni del personale diventano stranamente molto accomodanti e molto generose.Quando invece si tratta di tumori, allora si finisce in un ginepraio, poichè internazionalmente si riconoscono cancerogene solo le sostanze in classe 1 secondo lo IARC, tutte le altre non vengono considerate tali anche se magari vi è una ridda di studi indipendenti che pongono il legittimo dubbio, o comunque danno indicazioni del rischio reale di queste sostanze, e ciò è consentito, percui è onenre del lavoratore fornire il nesso di casualità, e visto le ultime sentenze (BREDA) è meglio metterci una pietra sopra.Lato positivo, dove lavoro ora la materia prima principale è il CN(cianuro),percui in caso di infortunio non dovrei soffrire molto, ovviamente se dovesse succedere qualche incidente di una certa rilevanza passeremmo all'onore delle cronache nazionali per aver sterminato un'intera provincia, ma questo è poco rilevante dal punto di vista dei profitti che l'azienda trae tagliando le spese per la sicurezza personale.Altro che sport estremi, certe volte maneggiando i campioni da analizzare, vengo colto da improvvise scariche adrenaliniche pensando a cosa può succedere se mi dovesse scappare di mano, o il contenitore non fosse ben sigillato(è già successo con relativa piccola esplosione e lieve intossicazione del personale in servizio), che nemmeno quando facevo MTB estrema ho mai provato.Stay Tune