Le dinamiche delle crisi aziendali sono imprevedibili, nella fabbrica di prima tendevano a creare schieramenti contrapposti e in genere un atteggiamento violento dei lavoratori verso la dirigenza, questo faceva si che le trattative si svolgessero secondo le regole e secondo i procedimenti formali previsti dalla legge ma creava anche situazioni di rigdità che non sempre sono auspicabili, la cosa positiva è che perlomeno si sapeva su chi contare e dove fosse il punto di rottura.()Nella fabbrica di dopo invece sono tutti dei gran fregnoni e la cosa è abbastanza imbarazzante, da che la direzione ha fatto sapere che è in grado di garantire il ciclo continuo solo per il 2006, gli operai invece di far fronte comune si sono messi a darsi contro gli uni agli altri; non passa giorno che io non raccolga i piagnistei ()di qualcuno, come se al sindacalista fregasse qualcosa se il tuo collega ha fatto 5 minuti di pausa in più o è andato al bagno 3 volte in 2 ore, sei grande te la puoi risolvere da solo.Questa sera però abbiamo toccato il fondo, Anzianotti è venuto a darci il cambio, RedMax gli ha illustrato la situazione lavorativa del lab. precisandogli poi che la presenza di un campione ancora in analisi era dovuta a dei ritardi del turno antecedente il nostro e non ancora recuperati(ci vorranno almeno altre 12 ore per mettersi in pari con la tabella di marcia), a tale notizia è partito con una filippica infuocata nei confronti del turno Jegermaister-Scart, rei di essere i primi fautori di ritardi, per un po' l'ho ascoltato(anche divertito) poi gli ho fatto notare che vista la sua età non dovrebbe avere problemi a chiarirsi con i colleghi visto che potrebbe esserne il padre; inoltre nulla gli vieta di ricorrere al capo se la situazione è cosi grave ed infine che le procedure prevedono la possibilità dietro richiesta scritta di convocare un incontro specifico su tali problematiche, ragazzi ha improvvisamente cambiato atteggiamento, insomma per farla breve secondo lui(e i miei colleghi) dei loro problemi personali dovrei farmi carico io, siamo alla follia; il sindacato si fa carico del fatto che qualcuno non ti riconosca i tuoi diritti di lavoratore, ma se il tuo collega ti schiaccia un piede e non ti dice scusa e la cosa ti fa innervosire quella è una questione tua.Sono come bambini, talmente impegnati a farsi i dispetti a vicenda che non si rendono conto dello scherzone che sta per fargli la direzione.Stay Tune.
Come Bambini
Le dinamiche delle crisi aziendali sono imprevedibili, nella fabbrica di prima tendevano a creare schieramenti contrapposti e in genere un atteggiamento violento dei lavoratori verso la dirigenza, questo faceva si che le trattative si svolgessero secondo le regole e secondo i procedimenti formali previsti dalla legge ma creava anche situazioni di rigdità che non sempre sono auspicabili, la cosa positiva è che perlomeno si sapeva su chi contare e dove fosse il punto di rottura.()Nella fabbrica di dopo invece sono tutti dei gran fregnoni e la cosa è abbastanza imbarazzante, da che la direzione ha fatto sapere che è in grado di garantire il ciclo continuo solo per il 2006, gli operai invece di far fronte comune si sono messi a darsi contro gli uni agli altri; non passa giorno che io non raccolga i piagnistei ()di qualcuno, come se al sindacalista fregasse qualcosa se il tuo collega ha fatto 5 minuti di pausa in più o è andato al bagno 3 volte in 2 ore, sei grande te la puoi risolvere da solo.Questa sera però abbiamo toccato il fondo, Anzianotti è venuto a darci il cambio, RedMax gli ha illustrato la situazione lavorativa del lab. precisandogli poi che la presenza di un campione ancora in analisi era dovuta a dei ritardi del turno antecedente il nostro e non ancora recuperati(ci vorranno almeno altre 12 ore per mettersi in pari con la tabella di marcia), a tale notizia è partito con una filippica infuocata nei confronti del turno Jegermaister-Scart, rei di essere i primi fautori di ritardi, per un po' l'ho ascoltato(anche divertito) poi gli ho fatto notare che vista la sua età non dovrebbe avere problemi a chiarirsi con i colleghi visto che potrebbe esserne il padre; inoltre nulla gli vieta di ricorrere al capo se la situazione è cosi grave ed infine che le procedure prevedono la possibilità dietro richiesta scritta di convocare un incontro specifico su tali problematiche, ragazzi ha improvvisamente cambiato atteggiamento, insomma per farla breve secondo lui(e i miei colleghi) dei loro problemi personali dovrei farmi carico io, siamo alla follia; il sindacato si fa carico del fatto che qualcuno non ti riconosca i tuoi diritti di lavoratore, ma se il tuo collega ti schiaccia un piede e non ti dice scusa e la cosa ti fa innervosire quella è una questione tua.Sono come bambini, talmente impegnati a farsi i dispetti a vicenda che non si rendono conto dello scherzone che sta per fargli la direzione.Stay Tune.