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"Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all'odio e al terrore" C.Chaplin

Creato da UnitedFilm il 01/03/2009

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Nota del Redattore

Non sono una giornalista cinematografica, non ho mai studiato il settore in modo approfondito e l'esperienza me la son fatta a suon di pellicole dalla più tenera età;

non sono una santona, i miei gusti son del tutto opinabili e quasi sempre sufficienti ...

insomma, per capirci: lo faccio per diletto!

 

 

Quando l'amore brucia l'anima

Post n°11 pubblicato il 29 Maggio 2009 da UnitedFilm
 

Titolo Originale: Walk the Line
Anno: 2005
Genere: Biografico
Durata: 136 minuti
Regia: James Mangold
Attori principali: Joaquin Phoenix, Reese Witherspoon, Ginnifer Goodwin, Robert Patrick
Premi: nomination per miglior attore, montaggio, suono e migliori costumi agli Oscar 2005; Premio Oscar 2005 per miglior attrice a Reese Witherspoon
Premio Golden Globes 2006 per miglior film brillante, miglior attrice e miglior attore in un film brillante

Plot in breve: Vita, opere e amori di Johnny Cash, leggenda americana della musica country anni 60.

I Biopic a me piacciono molto ma raramente sono fatti davvero bene e non scadono nell'autocelebrazione del protagonista... è il caso, per esempio, di Tu chiamami Peter che - con la chiusa identica a quella del bellissimo Oltre il giardino - finisce per far passare Peter Sellers per un personaggio umano mitico che non fu.
Questo biopic invece ha il pregio di essere molto realista e di non ambire ad altro se non a un racconto di vita: partendo dai primi anni di carriera sino ad arrivare al matrimonio con June Carter, ci racconta uno spaccato esistenziale molto attuale se si pensa alle speranze disattese delle milioni di celebrità o pseudo  tali in circolazione negli ultimi anni. Reese Witherspoon, meritata vincitrice dell'Oscar per questa interpretazione, scompare per impatto dinannzi al magnifico Phoenix: strepitosa la sua versione di Cash, perfetta la resa dell'uomo Johnny.... così tanto perfetta da far sospettare una somiglianza di vite che - da qualche intervista rilasciata dall'attore - parrebbe esistere.
La colonna sonora alterna pezzi originali ai grandi successi del cantante, senza eccedere in ridondanza per i secondi: ricordo quanto mi seccò aspettare per ore la fine delle canzoni in Dreamgirls.... per carità, ma se volevo sentire la loro discografia mi compravo il disco, non guardavo un film!
E poi...vogliam parlare del romanticismo? qui ce n'è e non v'è traccia di melassa.... quasi incredibile!

Voto: 9

 
 
 

Il papà di Giovanna

Post n°10 pubblicato il 17 Maggio 2009 da UnitedFilm
 

Titolo Originale: -
Anno: 2008
Genere: Drammatico
Durata: 104 minuti
Regia: Pupi Avati
Attori principali: Silvio Orlando, Francesca Neri, Ezio Greggio, Alba Rohrwacher
Premi: Coppa Volpi migliore interpretazione maschile a Silvio Orlando alla mostra di Venezia
Numerose nomination tra cui regia, attrice, attore, costumi ai David di Donatello 2009

Plot in breve: Michele Casali, professore di disegno il cui unico vanto sembra essere aver conosciuto da bambino una divenuta celebrità nell'arte, cerca di proteggere in tutti i modi la figlia, timida e insicura; si accorgerà solo tardi di averle rovinato la vita.

Ammetto che la valutazione non sarà parziale: il film mi è piaciuto, e molto anche! Mi ispirò già a partire dal trailer e devo accertare come la prima impressione sia risultata corretta. Nel film c'è tutto quello che dovrebbe esserci: buoni attori, personaggi ben caratterizzati e una regia indagatrice. Molto brava Alba Rohrwacher: la sua Giovanna ha il pregio di una interpretazione sopra le righe ma umana tale da farci sentire molto simili alla sua fragile personalità. Ma forse il migliore resta davvero Silvio Orlando, umile e sconfitto per tutto il film, ma unico personaggio positivo nonostante gli sbagli. La chiusa del film è uno spiraglio di luce in un film molto triste sia per le vicende dei personaggi che per il contorno sociale ivi rappresentato: stagliandosi nel periodo storico fascista e della seconda guerra mondiale, ci raffronta le due vicende che - a mio avviso - procedono quasi a braccetto. La liberazione di Giovanna e la sua lenta risalita verso una minima stabilità è la stessa epopea del nostro Paese liberato. La tanto accalamata interpretazione di Ezio Greggio si fa effettivamente notare come nota positiva e interessante.

Voto: 8/9

 
 
 

Espiazione

Post n°9 pubblicato il 05 Aprile 2009 da UnitedFilm
 

Titolo Originale: Atonement
Anno: 2007
Genere: Drammatico
Durata: 123 minuti
Regia: Joe Wright
Attori principali: Keira Knightley, James McAvoy, Romola Garai, Brenda Blethyn, Vanessa Redgrave
Premi: Oscar e Golden Globes 08 alla migliore colonna sonora originale; Golden Globes 2008 per miglior film drammatico.
Numerose nomination tra cui regia, attrice, attore, sceneggiatura e film europeo

Plot in breve: Briony Tallis, giovane e annoiata figlia di un'aristocratica famiglia inglese anni 40, lascia che la passione per la scrittura e il romanzo giudichino la vita al posto suo. Gli errori commessi la tormenteranno tutta la vita.

 Il film, tratto dal romanzo omonimo di Ian McEwan, risulta convincente soprattutto nella strutturazione della sceneggiatura: articolandosi nelle 3 fasi di vita della protagonista, rende perfettamente il potente significato del titolo del film. Ciò che ho amato maggiormente è stato lo spirito antimilitaristico e il modo in cui è stata resa la condizione emotiva di Briony; la splendida colonna sonora di Martinelli - giustamente premiata con l'Oscar - ci permette di cogliere i suoi pensieri e l'incedere del suo destino tormentato come se l'ossessivo tichettio dei tasti della macchina da scrivere diventasse l'inesorabile rintocco di un orologio.

Intensa la Redgrave che, seppur in 10 minuti scarsi di film, riesce a tirare le fila di un personaggio così discutibile ma anche così umano. Ennesima prova deludente per la Knightley: mi risulta davvero difficile considerarla una buona attrice quando posso solo riscontrare in lei infinite mossette e identica faccia per ogni circostanza.... la sua Cecilia è identica ad Elizabeth Swann, come anche a Lizzie Bennet e a Jules di Sognando Beckham.
In tutta onestà le riesco ad invidiare solo quello stupendo abito verde.
Fotografia crepuscolare azzeccatissima.

 

Voto: 7 e mezzo
 
 
 

Tutti dicono I Love You

Post n°8 pubblicato il 04 Aprile 2009 da UnitedFilm
 

Titolo Originale: Everyone Says I Love you
Anno: 1996
Genere: Commedia musicale
Durata: 101 minuti
Regia: Woody Allen
Attori principali: Woody Allen, Julia Roberts, Goldie Hawn, Woody Allen, Alan Alda, Tim Roth

Plot in breve: Commedia musicale che mette in scena una famiglia allargata americana di stampo socialista in viaggio tra varie città europee

Descrivere questo film è molto semplice: si parla di Allen, ultimo vero Regista esistente sulla faccia della Terra, che si cimenta con il suo primo - e credo unico per quello che ne so - musical. Si parla di attori davvero superbi come Alan Ada e Goldie Hawn e si possono vedere le origini di attori come Edward Norton, Natalie Portman e Drew Barrymore - anche se per quest'ultima parlare di origini da interprete risulta un po' ardito.... personalmente ancora le aspetto.
Si parla di un film sull'amore, il tema preferito da Allen, affrontato con il solito spirito causticamente romantico e ingenuamente cavalleresco (Joe che cambia casa per far colpo su Von... altri tempi......eeeeh!). Direi che le cirocostanze citate valgono da sole, senza necessità di ulteriori commenti.
Il film è una ventata di spensieratezza e allegria, guardatelo nei momenti di nero.

Voto: 8
E il voto vale anche solo per questa scena

 
 
 

Il treno per il Darjeeling

Post n°7 pubblicato il 04 Aprile 2009 da UnitedFilm
 

Titolo Originale: The Darjeeling Limited
Anno: 2007
Genere: Commedia - Drammatico
Durata: 91 minuti
Regia: Wes Anderson
Attori principali: Owen Wilson, Adrien Brody, Jason Schwartzman, Anjelica Huston, Amara Karan

Plot in breve: Dopo un anno di silenzio, tre fratelli organizzano un viaggio spirituale in treno verso l'India per ritrovare se sessi e il loro rapporto.

Mi ricordo che rimasi molto colpita dopo aver visto I Tenenbaum, primo film davvero noto di Anderson: notai una regia molto partecipata, indagatrice e surreale tesa ad avviare lo spettatore verso quella strana sensazione di follia che accompagna l'intera lunghezza del film. Allora pensai che solo un genio poteva mettere in scena un film come quello ma oggi sono in parte delusa: seppur migliore de Le avventure acquatiche di Steve Zissou, questo film non mi ha convinta appieno.
Pur ritrovando nelle avventure dei tre fratelli - bravi Wilson, Schwartzman e Brody - lo stesso guizzo di eccentricità che trovai nei Tenembaum, qui manca completamente quel cinismo e quella inquieta apatia che mi aveva reso così indimenticabile il primo film. La fotografia, così sfavillante e brillante, fa da contorno ad una storia di fragilità e delusioni che - per mio modesto parere - è più un film di formazione/road movie che un racconto di vite.
Messa da parte scelta registica e considerazioni finali, il film si lascia guardare con piacevolezza: forse un po' lunghetto, presenta il grande pregio di spolverare di eccentricità l'elaborazione di un lutto fantasticamente proposto nel viso inespugnabile di Adrian Brody.
Per la gioia delle fashion victim come me: le onnipresenti valigie dei tre fratelli sono state disegnate da Marc Jacobson per LV.

Voto: 7

 
 
 
 
 

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