UniversoParallelo

Post N° 212

Sapete che in gennaio sono trent'anni tondi che lavoro al nido?

Ne ho visto passare di cotte e di crude...da morire dal ridere ma anche da piangere...

In questi giorni sto iniziando ad organizzare una mostra fotografica sui servizi socio-educativi del mio paese e la memoria va alle vicende e alle colleghe che hanno caratterizzato questi anni...

Anita...ormai in pensione da anni, aveva dei colpi che, giuro, non capivi se ci faceva o se la era...
Nei pomeriggi estivi tutti i bambini dormivano nel salone a piano terra...fresco e ampio...
Anche le educatrici si stendevano con i bambini ma lei...lei si addormentava proprio...

Spesso e volentieri, nel silenzio del sonno profondo dei bambini...lei sollevava la testa e sibilava dei "shhhhhhhhh"
tanto potenti da spaventarci...A quel punto noi ci guardavamo intorno per vedere chi era sveglio...ma nessuno si era mosso di un millimetro...
(chissą cosa si sognava....)

Abitava vicino al nido e faceva il tragitto a piedi....
Un giorno entra in salone e ci dice "Ragazze...non so il perchč ma questa mattina tutte le macchine che ho incontrato mi suonavano...chissą perchč...."
La guardiamo e troviamo immediatamente il motivo...
Aveva un lembo della gonna infilato nelle mutande....e aveva coperto il tratto di stada con le estremitą al vento....

Erano giorni che aveva lasciato il suo "126" parcheggiato davanti al nido...una mattina arriva a scuola disperata...
dicendoci che il giorno prima si era recata in caserma a denunciare la scomparsa dal cortile della sua auto...noi stupite ci guardiamo in faccia  e le rispondiamo...
"Gentili quei ladri...te l'hanno parcheggiata di fianco al cancello d'entrata al nido..."

Insomma...da morire piegati dal ridere...