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Rimesso in carreggiata
Post n°2602 pubblicato il 15 Aprile 2018 da namy0000
“Ha 35 anni, e finalmente ha rimesso in carreggiata una vita che aveva preso, fin dall’infanzia, una curva sbagliata. Parla N.B.: ‹‹In casa mia non si respirava il calore dell’amore. Tra i miei genitori c’erano violenza e tradimenti; nei miei confronti c’erano anche atteggiamenti sessuali sbagliati. Io ne soffrivo, piangevo e mia madre mi picchiava. Poi, quando avevo 6 anni, mio padre ha scoperto un tradimento di mia madre, e lei, dalla sera alla mattina, senza neppure prendere le sue cose, se ne è andata via di casa. Senza di lei, e con mio padre molto assente a causa dei problemi economici della sua ditta, mi sono sentito completamente destabilizzato, sbagliato, senza appigli››. N. cresce con la nonna. ‹‹A scuola mi consideravano un bimbo povero. Questo mi scatenava dentro tanta rabbia, diventavo violento, picchiavo i compagni››. A 12 anni ha le prime esperienze con l’alcol e le droghe. ‹‹Ho provato le pasticche, il fumo, la cocaina e l’eroina. È diventata una schiavitù. Ho lasciato la scuola, mi sono messo a spacciare, ho cominciato a vivere in strada, ero diventato una mina vagante, sempre alla ricerca di soldi e di sballo. Sono arrivato in comunità che mi sentivo morto dentro, senza neppure la forza di sorridere. Ho cominciato una risalita non facile, impegnativa, anche dolorosa. Finalmente ho rivisto mio padre, e piangere insieme, dopo esserci parlati, è stato un momento importante della mia guarigione…››. Ora N. gestisce due cooperative, ed è un piccolo imprenditore. ‹‹Qui, in comunità, ho trovato la pace, e non me ne vado più via››” (FC n. 13 del 1 aprile 2018). |
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