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Dopo Noa

Post n°3051 pubblicato il 11 Giugno 2019 da namy0000
 

2019, Avvenire 10 giugno. Dopo la morte di Noa. Marco che si è salvato: «Ho incontrato chi ha saputo aiutarmi»

Il disagio psichico giovanile e il boom di suicidi. Il racconto di un ragazzo che ha trovato sul suo cammino la persona giusta nel momento giusto. "Dateci gratificazione, è quella che ci può salvare"

«Venne anche da noi quando ero in terza media e per me è stata la rinascita, oggi altrimenti non sarei qui», continua Marco. Un dolore può salvarne un altro e la catena può non finire mai, perché solo chi ha provato a soffrire sa davvero ascoltare gli altri. «È diventato mio padre. Lui aveva perso in modo drammatico un figlio, io mio papà. Mia mamma all’inizio era prudente, poi lo ha conosciuto bene e ora ne è felice». Una madre che ancora combatte con la vita, la memoria non le ha più restituito gli anni immediatamente successivi al risveglio, quando Marco le cresceva accanto come uno sconosciuto e frequentava le medie «senza nessuna voglia di studiare», ma oggi a 54 anni «è dolce e aperta, per me è madre e padre insieme, siamo una bella squadra». Non ha mai pensato molto a studiare, ammette Marco, e si capisce, gli è sempre interessato di più «pensare a chi sono io, chi sono gli altri. L’anno scorso sono stato bocciato, ma oggi, ultimo giorno di scuola, so che sarò promosso». Ma la sua vera vita sono le poesie che scrive, aforismi che posta su Instagram e che vorrebbe diventassero il suo futuro: «Voglio scrivere i miei pensieri e avere successo – spiega –, non per lucro ma per continuare ad aiutare gli altri. Voglio crearmi un’immagine che vale, come ha fatto Gianpietro, e attraverso il dolore sorreggere chi soffre».

Lo fa già, quando Gianpietro lo porta con sé a testimoniare, «allora cerco sempre di esserci per tutti. Ogni volta ascolto, do la mia parte, e poi mi sento tanto tanto bene... Ciò che oggi manca a noi giovani è l’empatia, chi soffre viene giudicato anziché aiutato, c’è troppa superficialità ». Lui sa cos’è mancato a Noa, una ragazza come lui, stessa età ma un altro destino: «Se fosse riuscita a trovare un minimo di gratificazione nella sua storia, bisognava puntare su questo e ampliarla. Non so nulla di lei, so solo che non ha incontrato la persona che sapesse aiutarla». 

 
 
 
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