L’inizio del mese di luglio 2012 ha fatto piangere Senigallia per la perdita di Michele Caiazzo, uomo di giustizia e di fede profonda. Nato nella provincia di Lecce, ha servito lo Stato nella Polizia antisabotaggio ad Ancona e non appena in pensione si è dedicato alla chiesa di Senigallia, aiutando i sacerdoti, facendo le letture, le preghiere, i canti e tanto altro. Faceva il volontario per l’Unitalsi e per l’Avulss, e offriva la sua assistenza gratuita ai malati. Quando, quattro anni fa, i medici gli dissero che era stato colpito da un male che non perdona, invece di perdersi d’animo intensificò il suo impegno per portare il suo aiuto a chi più non sperava. E ha continuato a fare l’autista in ospedale per portare un aiuto, una speranza e un sorriso a una persona malata come lui fino a pochi giorni prima del peggioramento delle sue condizioni di salute.
L'inizio del mese
L’inizio del mese di luglio 2012 ha fatto piangere Senigallia per la perdita di Michele Caiazzo, uomo di giustizia e di fede profonda. Nato nella provincia di Lecce, ha servito lo Stato nella Polizia antisabotaggio ad Ancona e non appena in pensione si è dedicato alla chiesa di Senigallia, aiutando i sacerdoti, facendo le letture, le preghiere, i canti e tanto altro. Faceva il volontario per l’Unitalsi e per l’Avulss, e offriva la sua assistenza gratuita ai malati. Quando, quattro anni fa, i medici gli dissero che era stato colpito da un male che non perdona, invece di perdersi d’animo intensificò il suo impegno per portare il suo aiuto a chi più non sperava. E ha continuato a fare l’autista in ospedale per portare un aiuto, una speranza e un sorriso a una persona malata come lui fino a pochi giorni prima del peggioramento delle sue condizioni di salute.